Ossessione, vittoria e moneyball: le parole chiave della Juventus di Comolli
- Postato il 10 giugno 2025
- Di Panorama
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La conferma di Igor Tudor sulla panchina della Juventus anche oltre il Mondiale per Club. La struttura del club da ridisegnare dopo un’annata ai limiti del fallimento, la cacciata del predecessore Cristiano Giuntoli, e la necessità di avviare un nuovo progetto. L’ossessione per la vittoria e quella per i dati, algoritmi che non sempre sono stati sinonimo del successo nel mondo del calcio una volta scontata la suggestione per il modello di Moneyball. Ecco come Damien Comolli, uomo scelto da John Elkann per riportare la Juventus a competere per la vittoria, si è presentato al mondo bianconero.
Asciutto e concreto, come a cercare di rispettare da subito la fama di dirigente estremamente pragmatico e diretto, Damien Comolli ha cominciato a tratteggiare quella che sarà la struttura alle sue dipendenze. Con una novità immediata: se uno dei problemi della Juventus del recente passato era stata la mancanza di uomini di calcio nei posti chiave, la sensazione è che ora le figure ci saranno. Anzi, il pericolo è che possa sorgere anche qualche dannosa duplicazione.
Comolli e la sua Juventus: le parole chiave
Nella prima conferenza stampa da plenipotenziario della Juventus, Comolli ha voluto consegnare al popolo juventino una serie di concetti chiave su cui basarsi per comprendere le successive mosse. Key words in aperta discontinuità con il passato, ad esempio nel ribadire la necessità di non puntare ad altro che non sia la vittoria. Il tempo della Juventus che si accontenta di lottare per un piazzamento è finito. Almeno nelle intenzioni. Ecco le parole chiave della Juventus di Comolli:
Le parole di Comolli: emozioni e razionalità
“Noi siamo pagati per dare emozioni, tre volte a settimana, e garantire che la nostra comunità raggiunga il più alto livello di emozioni, è il mio pensiero fisso al mattino. I nostri fan devono avere il più alto livello di emozioni. Noi però non dobbiamo prendere decisioni di pancia, ma dobbiamo essere razionali”.
Le parole di Comolli: ossessione (per la vittoria)
“La mia ossessione sarà quella di vincere e voglio trasmettere questa passione in tutto il club. La prima volta che ho incontrato la proprietà mi è stato chiesto cosa volessi raggiungere. Ho detto che volevo vincere. Non posso garantire che vinceremo, ma posso garantire che farò di tutto per vincere. Alla Juventus per andare avanti devi provare a vincere trofei. Poi nel calcio ci sono gli imprevisti e non possiamo controllare tutto. Però quello che possiamo controllare dobbiamo farlo al 100%”.
Le parole di Comolli: dati e metodologia
“L’1 agosto 2025 sarà il mio trentatreesimo anno nel calcio, non mi sono mai imbattuto in un approccio più razionale che non sia l’utilizzo dei dati. Utilizzeremo i dati in diverse aree, ci assisteranno nella selezione dei calciatori, nel misurare la forza della nostra squadra rispetto alle altre, a definire la nostra strategia. Tutti ormai analizzano i dati. Noi utilizzeremo i dati e ci aiuteranno per misurare la forza della nostra squadra in Europa. I dati ci aiuteranno nella nostra strategia, questi potranno aiutarci per prevenire anche gli infortuni. I dati fanno parte della mia vita e so come funzionano. Nel campionato inglesi tutti si basano sui dati e noi lo metteremo in pratica”.
Le parole di Comolli: moneyball
“Modello moneyball? Non so se sia stato romanzato o una storia della stampa. Io so cosa abbiamo fatto. Abbiamo reso razionale un modello irrazionale. Noi cerchiamo di essere razionali e creare emozioni. Il signore del moneyball è un mio amico e ho parlato con lui. La mia frustrazione era vedere tante cattive decisioni sullo scouting. Mi chiedevo: come essere più precisi? Il principio moneyball è stato molto utile e può aiutare sul mercato“.
Le parole di Comolli: struttura (e ruoli)
“Abbiamo creato un comitato sulla football strategy che discuterà di giovani e prima squadra e Chiellini farà parte di questo. Non si occuperà di mercato o allenamenti. Vorrei assumere un direttore sportivo che si occuperà dei trasferimenti e della gestione e sarà coinvolto nel calciomercato, con un occhio al settore giovanile e riporterà a me. Avremo un direttore tecnico che riporterà a me. Sono due ruoli e ne abbiamo già discusso per formare la struttura migliore. Ho in mente la persona giusta, è un processo ma non vogliamo essere affrettati. Decisa la struttura decideremo anche le persone“.
E a proposito di Giorgio Chiellini, fresco di nomina da Director of Footbal Strategy: “Potrei parlare del ruolo di Giorgio per cinque minuti. Facevamo parte dello stesso comitato all’Uefa, lui sarà rappresentate alla Lega Calcio e all’Uefa. Sono appassionato del settore giovanile, passeremo da un ambito all’altro, abbiamo collaborato bene insieme”.