Pace, Democrazia, Difesa, Riconoscenza. Le parole chiave di Mattarella e Crosetto alla festa del 4 Novembre
- Postato il 4 novembre 2025
- Politica
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Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Roma e Ancona sono stati i “teatri” delle cerimonie solenni. Manifestazioni iniziate nella capitale con l’omaggio al sacello del Milite Ignoto all’Altare della Patria e concluse, eccezionalmente, al Porto Antico di Ancona; evento trasmesso in diretta dalla Rai.
Sempre presenti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il ministro della Difesa Guido Corsetto. A Roma ha partecipato anche Giorgia Meloni.
Allora tutto bene? Formalmente sì: cerimonie impeccabili, show delle Frecce tricolori (ma non a Roma per evitare complicazioni post crollo alla Torre dei Conti ), 21 colpi a salve sparati da una delle navi militari ancorate al porto marchigiano, caserme aperte al pubblico, studenti sul podio accanto al Capo dello Stato, tripudio di folla e di bandiere, cellulari in azione, parate perfette. Unico intoppo: è stato annullato il lancio dei paracadutisti causa vento. Pazienza.
Voglia di democrazia e pace
La festa del quattro novembre ha comunque avuto un sapore diverso dal solito. Perché diverso è il contesto geo politico in cui si è svolta. Diverso e delicato. Preoccupa il clima politico e sociale, le ruggini governo-toghe, i maldipancia nei partiti (tutti!) in vista delle prossime Regionali, l’allarme rosso tra i dem per la deriva estremista (sotto processo il radicalismo di Elly Schlein), FdI che continua a rivendicare la Lombardia, gli scricchiolii in casa M5S, il derby Sangiuliano-Boccia in Campania.
Senza dimenticare le turbolenze su Gaza. Esplicito il messaggio di Mattarella: ”Nuovi conflitti, aggressione russa impone grande attenzione e adattamento. Riconoscenza per chi fece l’Italia libera“.
Il ministro Crosetto ha rimarcato: ”Il 4 novembre è giorno di memoria, riflessione e riconoscenza. Quella Grande Guerra, la prima guerra mondiale, è il presupposto della Repubblica di cui godiamo oggi gli effetti e della democrazia”.
“La difesa è come l’aria”
Lo ha detto Crosetto per rispettare il tema della giornata e il suo ruolo. “La Difesa è come l’aria, fin quando non serve non si vede, quando manca nei momenti in cui serve si capisce la sua necessità”.

Sulla stessa linea ovviamente l’intervento del capo di Stato maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano. In chiusura di programma sono state consegnate le onorificenze dell’Ordine Militare d’Italia a diverse Bandiere di Guerra dell’Esercito italiano (Alpini, Paracadutisti).
Nessun cenno alla provocazione del Cremlino (“tutta l’Italia è destinata a crollare”). E’ bastata la risposta della Farnesina (“Quelle della portavoce Zakharova sono parole squallide e volgari”).
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