Pagellone serie B, Palermo regina del mercato, bene il Bari di De Laurentiis, bocciata la Sampdoria
- Postato il 3 settembre 2025
- Di Virgilio.it
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La sosta per le nazionali spegne l’entusiasmo dei tifosi, ma non i ragionamenti che accompagnano la chiusura ufficiale del calciomercato estivo in Serie B. Tempo di bilanci e pagelloni per tutte le squadre che partecipano al campionato cadetto, che ha già messo alle spalle i primi 180 minuti della regular season. Bene il Palermo di Filippo Inzaghi, forte delle risorse del City Football Group, così come il Bari e il neopromosso Avellino, che hanno cambiato tanto ma hanno costruito organici competitivi. Bocciata la Sampdoria, penalizzata dalle note problematiche societarie nel mese di luglio, ma priva di un progetto coerente e lineare.
- Serie B, Palermo regina del mercato: da Gyasi al colpo Palumbo, fino all'esperienza di Bani
- Le neoretrocesse: il Monza trattiene i top, Empoli bene in difesa, il Venezia punta su Adorante
- Il mercato delle neopromosse: Avellino tra certezze e scommesse, il Padova si affida al Papu
- Rivoluzione Bari, incognita Juve Stabia. Bocciata la Sampdoria
Serie B, Palermo regina del mercato: da Gyasi al colpo Palumbo, fino all’esperienza di Bani
Il Palermo non si è nascosto. Una volta metabolizzata la delusione per il finale della scorsa stagione, andata in archivio con il ko ai playoff contro la Juve Stabia, il City Football Group ha immediatamente riprogrammato il lavoro per l’annata successiva, salutando Dionisi e affidandosi a un tecnico esperto come Filippo Inzaghi, che di promozioni in A se ne intende. Una svolta importante, che ha portato anche ad investimenti di rilievo, complici le risorse messe a disposizione dalla proprietà: dal colpo Gyasi alla telenovela Palumbo con il Modena, chiusa grazie al coinvolgimento di Di Mariano e a un conguaglio superiore al milione di euro, fino ad arrivare all’esperienza di Bani, strappato al Genoa.
Le neoretrocesse: il Monza trattiene i top, Empoli bene in difesa, il Venezia punta su Adorante
“Dany Mota, Colpani e Pessina non rimarranno mai in Serie B, sicuramente troveranno sistemazione in A entro fine mercato”. Quante volte abbiamo sentito questa frase nel corso dell’estate? E alla fine, i tre calciatori più importanti del Monza di Paolo Bianco sono rimasti in Brianza, andando oltre il cambio di proprietà e la categoria. Trattenere giocatori di questo livello in cadetteria non era certo la più facile delle missioni, eppure ci si è riusciti. Chapeau Monza, segnale chiaro a tutte le altre. Ottimo colpo anche tra i pali con Thiam, reduce da due stagioni superlative con i colori della Juve Stabia.
Ha cambiato molto l’Empoli di Guido Pagliuca, tornato nella sua Toscana per aprire un ciclo e replicare quanto di buono fatto a Castellammare. Dalla scommessa Saporiti, tra i migliori dell’ultima Serie C, alla sostanza di Belardinelli, passando per la fisicità di Curto e Obaretin, fino ad arrivare all’acquisto di Elia, soffiato al Palermo nel mese di agosto. Il punto interrogativo, invece, è rappresentato dalle condizioni di Pietro Pellegri, reduce dall’infortunio al legamento crociato. Un Empoli intrigante, ma già pronto per il ritorno in Serie A? Parola al campo.
E poi, tra le neoretrocesse, c’è il Venezia di Giovanni Stroppa, che non ha perso la sua proverbiale ambizione. Il mercato dei lagunari si è aperto con un investimento da 3,5 milioni di euro per il cartellino di Andrea Adorante, bomber della Juve Stabia che si è definitivamente consacrato tra i cadetti. E ora, il peso dell’attacco non può che essere sulle spalle del ragazzo cresciuto nelle giovanili dell’Inter. Qualche incognita davanti a Stankovic, “figlio d’arte” già straordinario protagonista tra i pali contro la Juve Stabia, mentre a centrocampo la società è stata brava a sostituire il partente Nicolussi Caviglia con le geometrie di Bohinen. Usato sicuro.
Il mercato delle neopromosse: Avellino tra certezze e scommesse, il Padova si affida al Papu
Riflettori puntati anche sulle neopromosse dalla C. Grande curiosità per l’Avellino di Raffaele Biancolino, che usufruirà della sosta per recuperare gran parte dei calciatori attualmente in infermeria, a partire da Gennaro Tutino. È lui, insieme a Roberto Insigne, il colpo del mercato estivo dei Lupi, per modalità di trasferimento e qualità del calciatore: prestito con diritto di riscatto a 500mila euro e ingaggio pagato per il 70% dalla Sampdoria. Sulla carta, un capolavoro del ds Aiello. Sfortunato il neo arrivato Favilli, operato e fuori lista fino a gennaio, mentre lascia qualche dubbio il pacchetto arretrato, nonostante l’esperienza di Simic. Preoccupa la fragilità di alcuni elementi sotto il profilo fisico, ma non mancano le alternative in tutti i reparti.
Il Padova di Matteo Andreoletti, invece, si affida ad un veterano come Sgarbi per guidare una retroguardia completata dal mancino di Perrotta e dall’ex Benevento Pastina, tornato a giocare dopo il caso scommesse. È in avanti, però, la “figurina” per eccellenza: il Papu Gomez, sceso in Serie B per rilanciarsi dopo mesi di stop e la parentesi non fortunata con il Monza. C’è anche Baselli, che però non è garanzia di continuità, considerando la lunga serie di infortuni che ha caratterizzato la sua carriera. In attacco, molto dipenderà dai gol di Kevin Lasagna. Certezze importanti sulle corsie esterne: Ghiglione e Barreca, due quinti veri.
Difficile interpretare il mercato del Pescara, che sembra avere più di qualche falla all’indomani del gong finale. Al di là delle prime due sconfitte stagionali, bisognerà attendere per vedere a pieno regime la squadra di Vincenzo Vivarini, che ha accolto soltanto lunedì scorso l’attaccante richiesto sin da inizio sessione. Dalle trattative per Lapadula e Coda all’acquisto di Tsadjout dalla Cremonese. I tifosi non sono rimasti soddisfatti, Vivarini pure. In mediana, la certezza è Caligara, anche lui tra gli ultimi ad arrivare in Abruzzo. Troppi, inoltre, i giocatori presi in prestito, con conseguente scarsa patrimonializzazione.
E la Virtus Entella? Non si snatura la formazione di Chiappella, tenendo fede al progetto di una società che vuole fare affidamento su giovani in rampa di lancio e over all’esordio in questa categoria. Non sono tra questi, però, Karic e l’ex Bari Benali, approdato a Chiavari per ritrovare stimoli ed essere il faro della mediana biancoceleste. Esperienza necessaria per condurre la barca in porto. In attacco, probabilmente, si poteva fare qualcosa in più.
Rivoluzione Bari, incognita Juve Stabia. Bocciata la Sampdoria
Tra i club che più hanno rivoluzionato la loro rosa, rispetto allo scorso anno, c’è sicuramente il Bari di Luigi De Laurentiis, che ha detto addio a tantissimi giocatori in scadenza e altri semplicemente arrivati a fine prestito. Con Fabio Caserta in panchina, la musica è cambiata: le geometrie e le idee di Verreth in cabina di regia, la spinta di Dickmann sulla fascia e i gol del tandem Moncini-Gytkjaer in attacco. Partipilo e Nikolaou in cerca di riscatto, mentre la scommessa è Gaetano Castrovilli, tornato nella sua Bari per allontanare i fantasmi delle ultime stagioni. Organico da playoff.
Incuriosisce il Catanzaro di Alberto Aquilani, che ha chiuso il suo calciomercato con gli acquisti di Hasa, Pandolfi e Oudin, dando brio e imprevedibilità al possibile undici titolare. La certezza è il solito Pietro Iemmello, ma molto dipenderà dal livello che riusciranno ad esprimere gli under. Un’incognita è anche la Juve Stabia di Ignazio Abate, che ha perso Adorante e lo ha rimpiazzato con Gabrielloni, prelevato in prestito dal Como. Dovranno cambiare i numeri e le statistiche sotto porta della “bandiera” lariana, altrimenti per le vespe si prospetta un’annata complicata. Positiva la permanenza di pilastri come Bellich e Mosti.
Impossibile dimenticare la Sampdoria di Donati, che ha visto partire concretamente il suo mercato soltanto nella prima decade di agosto, quando ha salutato ufficialmente Gennaro Tutino, direzione Avellino. Sembrava destinato a partire anche Massimo Coda, che alla fine è rimasto e ora è inevitabilmente il punto di riferimento avanzato. Non si vede, però, l’ombra di un progetto: la confusione ha portato ad un solo acquisto degno di nota in prospettiva, che corrisponde al nome di Simone Pafundi. Centrocampo da modellare, con Abildgaard ed Henderson chiamati a guidare la truppa blucerchiata. Non convince Barak, che rischia di essere l’ennesima “figurina” gettata lì nel mucchio. Stimolante, invece, l’arrivo del giovane Coubis dal Milan.