Palagiano, spaccio di droga e armi: cinque arresti

Il Quotidiano del Sud
Palagiano, spaccio di droga e armi: cinque arresti

A Palagiano, otto persone arrestate per spaccio di droga e detenzione di armi modificate. L’indagine dei carabinieri ha svelato una rete organizzata via app, con sequestri di droga e pistole.

PALAGIANO (TARANTO)- Sono di otto misure cautelari nei confronti di altrettante persone residenti a Palagiano. Gli arresti sono state eseguite dai Carabinieri della Compagnia di Massafra nell’ambito di un’operazione antidroga. Degli arrestati a Palagiano, quattro persone in carcere, una ai domiciliari e due obblighi di firma, sono accusati a vario titolo di detenzione ai fini di spaccio di droga e detenzione illecita di armi da fuoco. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto, hanno permesso di raccogliere gravi indizi a carico degli indagati. Gli indagati, agendo in concorso, avrebbero creato una solida rete logistica e operativa per soddisfare le numerose richieste di un vasto numero di acquirenti.

PALAGIANO, SPACCIO DI DROGA: IL MODUS OPERANDI E SEQUESTRI

Il modus operandi del gruppo era caratterizzato dall’utilizzo di comuni applicazioni di messaggistica per organizzare gli incontri con i clienti, ai quali venivano forniti hashish e cocaina. Gli inquirenti sono riusciti a decifrare un linguaggio convenzionale che facilitava le transazioni illecite tra i presunti spacciatori e gli acquirenti. Sequestrati oltre 3 chilogrammi di hashish, grazie a intercettazioni, appostamenti e sofisticate tecniche investigative, nel corso delle indagini. Sequestrati anche circa 60 grammi di cocaina e due pistole. Il ritrovamento delle armi, in particolare, ha rivelato una pericolosità ulteriore del gruppo criminale.

Le pistole sequestrate erano originariamente armi a salve, abilmente modificate per renderle capaci di esplodere proiettili calibro 7.65, aumentando significativamente la loro letalità.

L’Autorità Giudiziaria ha disposto l’applicazione di otto misure cautelari: quattro in carcere, una ai domiciliari, due obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria e una permanenza in casa. Quest’ultima misura è stata emessa dal Gip del Tribunale per i Minorenni di Taranto su richiesta della Procura per i Minorenni, in quanto applicata a un soggetto minorenne all’epoca dei fatti contestati.

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