Palermo, l’assassino di Paolo Taormina resta senza avvocato: la penalista si ritira per “divergenze” con la famiglia
- Postato il 18 ottobre 2025
- Cronaca
- Di Il Fatto Quotidiano
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Gaetano Maranzano, 28 anni, l’assassino di Paolo Taormina, ucciso una settimana fa a Palermo, al momento è senza avvocato. Rosanna Vella, la penalista che lo ha seguito sin dalle prime battute dopo il suo arresto, ha comunicato che lascia l’incarico per “insanabili divergenze sulla strategia difensiva”. Non è un fatto da poco, perchè Vella conosce bene la famiglia; la professionista assunse la difesa di Vincenzo Maranzano, padre di Gaetano, che era stato accusato di tentato omicidio nei confronti dei fratelli Giuseppe e Antonio Colombo, nell’ambito dei contrasti tra i due nuclei nel quartiere Zen. Vincenzo Maranzano era stato condannato a dieci anni, ma assolto dall’accusa di associazione mafiosa. Sebbene non trapeli altro sulla scelta della penalista, c’è da credere che la frattura con la famiglia Maranzano sia stata seria.
L’omicidio di Paolo Taormina è avvenuto dinanzi al pub che la vittima gestiva assieme alla sua famiglia, nella zona del Teatro Massimo. Pur ammettendo di aver sparato a bruciapelo al ragazzo, Maranzano ha sostenuto che Taormina si fosse comportato male sui social nei confronti di sua moglie.
Una “tesi” che però non ha trovato alcun riscontro rispetto agli accertamenti degli investigatori, che proseguono nelle indagini per stabilire chi abbia aiutato Vincenzo Maranzano la sera del delitto ad allontanarsi; prima della pistolettata alla nuca di Paolo Taormina, nel pub c’era stata una lite, e proprio per riportare la calma il ragazzo era intervenuto. Uno dei protagonisti della zuffa – è quello che gli inquirenti vogliono stabilire – potrebbe aver fatto parte della cerchia di Maranzano.
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