Pallanuoto, Campagna paventa l’addio dopo il flop del Settebello ai Mondiali di Singapore
- Postato il 24 luglio 2025
- Di Virgilio.it
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Il Settebello chiude al 7° posto il torneo maschile di pallanuoto dei Mondiali di Singapore 2025, peggior risultato da Roma 2009 a oggi: a fine gara il c.t. Sandro Campagna si lascia andare a uno sfogo per difendere il suo lavoro e quello della squadra, aprendo anche alla possibilità dell’addio.
- Mondiali, Settebello al 7° posto: peggio con Campagna solo nel 2009
- Campagna, lo sfogo dopo gli Stati Uniti
- Il c.t. azzurro apre all'addio
Mondiali, Settebello al 7° posto: peggio con Campagna solo nel 2009
Dopo lo choc – per la prestazione, più che per il risultato finale – della sconfitta ai quarti con la Grecia e la mancata reazione nella semifinale per il 5° posto persa contro il Montenegro, il Settebello chiude il torneo maschile di pallanuoto dei Mondiali di Singapore 2025 con la vittoria per 9-8 sugli Stati Uniti, che vale il 7° posto finale.
Si tratta del peggior risultato della gestione Campagna, se si esclude l’11° posto di Roma 2009, quando però il c.t. era in carica da soli 6 mesi: dopo quel tonfo, il commissario tecnico ha rivoluzionato i sistemi di lavoro e di formazione della pallanuoto italiana, conducendola all’era più vincente dopo quella di Ratko Rudic. Con Campagna il Settebello ha vinto un argento e un bronzo olimpico, un oro e due argenti ai Mondiali, un argento e due bronzi agli Europei, un oro, due argenti e un bronzo in World League, un argento in World Cup. Quell’epoca, però, potrebbe essersi chiusa a Singapore.
Campagna, lo sfogo dopo gli Stati Uniti
A farlo capire è lo stesso Campagna, che per la prima volta nel corso dei suoi 16 anni di gestione del Settebello ha accennato alla possibilità di fare un passo indietro. Dopo aver elogiato l’Italia per essere riuscita a reagire e a chiudere i Mondiali con una vittoria, il c.t. ha risposto in maniera sibillina a una domanda sul futuro: “Vediamo dopo le vacanze, dobbiamo riflettere”, le sue parole.
Poi Campagna ha ricordato le difficoltà di competere ai massimi livelli in uno scenario in cui, in ogni competizione, ci sono 6-7 squadre da medaglia d’oro. “La Grecia oggi è nelle prime quattro, ma per tre competizioni è stata fuori; la Serbia è stata fuori dalle prime quattro prima di vincere le Olimpiadi per la terza volta; la Spagna ha toppato le Olimpiadi. È nell’ordine delle cose: la competitività è alta, i giocatori di altissimo livello. Bisogna puntare al massimo ma capire si può anche non arrivare, soprattutto quando in squadra si hanno 6 giocatori nuovi”.
Il c.t. azzurro apre all’addio
Campagna ha infatti ricordato che l’Italia ha appena avviato un nuovo ciclo dopo Parigi 2024 e i 6 mesi di squalifica. “Non si può pretendere l’impossibile, per costruire una squadra ci vuole del tempo”, ha aggiunto il c.t., prima di tornare al tema del futuro del Settebello. “Le mie sono considerazioni che vanno fatte con serenità. Poi si prendono anche decisioni drastiche… – ha chiuso Campagna, legato da un contratto alla FIN fino a Los Angeles 2028 – Ma qualunque sia l’allenatore, sarà difficile entrare sempre tra le prime 4 nei prossimi eventi internazionali”. Parole che a questo punto lasciano aperto ogni scenario sul futuro del Settebello e del suo c.t..