Palmisano attacca pure Schwazer: "Col doping niente seconde occasioni, ha messo in cattiva luce la marcia"

  • Postato il 9 ottobre 2025
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La crociata di Antonella Palmisano continua. Dopo le polemiche con Fidal ed European Athletics, faticosamente ricomposte grazie alla mediazione del presidente federale Stefano Mei, la campionessa pugliese di marcia se la prende con Alex Schwazer, l’atleta altoatesino di recente rientrato alle competizioni dopo una lunga squalifica per doping. Secondo Palmisano chi ha sbagliato una volta non merita una seconda opportunità, neppure dopo aver scontato anni e anni di squalifica. Un caso come quello che ha coinvolto l’ex gieffino, sottolinea, ha messo in cattiva luce l’intero mondo della marcia.

Palmisano, il clamoroso attacco a Schwazer

L’attacco a Schwazer, espressione comunque di un sentimento molto comune tra gli atleti, difficilmente percepibile dall’opinione pubblica, è contenuto in un passaggio della lunga intervista concessa da Palmisano a Vanity Fair. “La mia opinione è chiara: ritengo che chi tradisca i valori sportivi utilizzando il doping per raggiungere dei risultati debba essere allontanato in maniera definitiva. Per me non esistono seconde occasioni”, la sentenza tranchant. “Non conosco personalmente Schwazer, ma il suo caso ha messo in cattiva luce la marcia, lo sport che amo, danneggiando l’immagine di questa disciplina”.

La marcia in secondo piano: il nuovo sfogo

“Barare non fa bene allo sport e purtroppo i furbi ci sono. Si alzeranno un po’ i tempi d’arrivo al traguardo? Pazienza“, è la considerazione finale di Palmisano sull’argomento doping. Una posizione netta, senza zone grigie, così come netta e perentoria è stata la presa di posizione di Antonella sull’esclusione della marcia dalla presentazione social dei prossimi Europei. Uno sfogo, il suo, che ha fatto il giro del web: “Sono disattenzioni non tollerabili in chi si occupa di comunicazione, come non è accettabile un bilancio della squadra che non parla della marcia o di questa medaglia”.

L’idea di Palmisano per la marcia: “Basta gare alle 8”

Dopo la bufera, la pace fatta coi vertici federali e il rinnovato ottimismo in vista del futuro. Con un’idea per certi versi sconvolgente: ma non è che la marcia è diventata così poco popolare perché le gare più importanti si svolgono quasi sempre al mattino presto, quando tutti dormono? “L’intervento del presidente federale Mei è stato fondamentale per eliminare il post e porre attenzione a certe tematiche”, ha aggiunto la marciatrice pugliese. “Sono fiduciosa che qualcosa possiamo cambiare. Si può partire, per esempio, dalle gare che potrebbero non iniziare alle 8 della mattina quando il pubblico è minore“.

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