Palmisano di nuovo all'attacco: il dt La Torre nel mirino, Mei sceglie il silenzio. Il supporto di Tamberi e Battocletti
- Postato il 1 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
- 6 Visualizzazioni

Antonella Palmisano non vuole rimanere in silenzio, il mondo della marcia che troppo spesso viene tenuto ai margini dell’atletica adesso vuole farsi sentire attraverso la marciatrice pugliese. Lo sfogo di ieri non è stato un episodio isolato ma indice di qualcosa che covava già da tempo e che adesso chiama in causa i vertici della Fidal.
Lo sfogo di Antonella
Nella serata di ieri per Antonella Palmisano la misura era colma ed è arrivato lo sfogo. Prima con una serie di messaggi affidati alle sue storie di Instagram, poi con un lunghissimo post in cui ha spiegato il suo punto di vista. La vicenda può sembrare banale a prima vista ma nelle parole della marcatrice argento a Tokyo c’è un malcontento che nasce da lontano: “Questa sera ho assistito all’ennesima presa in giro: European European Athletics e i responsabili della comunicazione della Federazione hanno ripostato un post di Birmingham per annunciare gli Europei 2026 e, ancora una volta, tra le medaglie di Tokyo 2025 la mia non c’è. Prontamente, dopo la mia chiamata al Presidente e grazie al suo intervento questo post è stato rimosso. Non è la prima volta. È sempre così. La mia disciplina è ignorata, le mie vittorie cancellate come se non fossero mai esistite. Sono stanca. Stanca delle mie medaglie silenziose, di una marcia trattata come uno sport di serie B, di un DT che dimentica di nominare la mia medaglia nel bilancio della squadra alla conferenza stampa e neanche riportato nel sito della Fidal. Stanca di questa mancanza di rispetto continua e sistematica, che ormai non è più una svista: è una scelta”.
Poi continua: “Ho vinto per l’Italia, ho portato il tricolore sul podio, ho dato tutto ogni singola volta… eppure sembra che per qualcuno non valga nulla. Forse l’allora presidente del CONI, Giovanni Malagò, comprese realmente la mia battaglia e la mia delusione. Beh, non starò più zitta. Pretendo rispetto. Pretendo che il mio nome e la mia storia vengano ricordati. Perché se oggi l’atletica italiana può vantare certe medaglie, è anche grazie a me. E chi continua a far finta di non vederle dovrebbe solo vergognarsi”.
[iol_placeholder type="social_instagram" id="DPPQ4GfDXYH" max_width="540px"/]Il nuovo attacco
Il giorno dopo Palmisano non ha nessuna intenzione di mollare la presa e con una nuova storia su Instagram va di nuovo all’attacco: “Instagram mi ricorda che sono passate 16 ore dal mio sfogo. Pensate che qualcuno abbia chiamato per confrontarsi o scusarsi. Pensate che sia uscito un articolo di scuse come già successo con un mio collega di nazionale più influente di me? Niente. Invece ho ricevuto tanti messaggi di supporto e vi ringrazio ma tanti altri messaggi di ragazze e ragazzi che vivono la stessa realtà, che non hanno voce per urlare al mondo i loro sogno ma che hanno la stessa dignità di altri sporti. Sono con voi. Mi hanno sempre dato della brava ragazza, in realtà sono diventa una donna che pretende il rispetto“.
La Torre nel mirino, il supporto di Tamberi
E’ evidente che uno dei primi “obiettivi” di Antonella Palmisano sia il direttore tecnico Antonio La Torre che nel suo bilancio post Mondiale ha dimenticato la sua medaglia d’argento, ma è anche evidente che ci sia un po’ di malcontento generale da parte della pugliese che sente di essere messa in secondo piano rispetto ad altri atleti di punta dell’atletica italiana. La gaffe di ieri può essere stata una semplice disattenzione ma dietro lo sfogo di Antonella si cela qualcosa in più. Per il momento il presidente della Fidal, Mei, è rimasto in silenzio ma quella della marciatrice è senza dubbio una soluzione da affrontare. E sui social arriva il supporto anche dei suoi compagni di squadra a cominciare dal capitano Gianmarco Tamberi, passando per Nadia Battocletti e Leonardo Fabbri.