Paolini, la sconfitta non fa male: la strada verso le Finals resta in discesa. Arnaldi, debutto ok a Shanghai
- Postato il 2 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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È rimasta un po’ sul gozzo a Jasmine Paolini la sconfitta con Amanda Anisimova, che adesso dovrà fare una rincorsa decisamente complicata a uno degli 8 posti disponibili per le WTA Finals di Riyadh. Che restano più di un semplice obiettivo da raggiungere per la giocatrice toscana, decisa a vendere cara la pelle fino all’ultima pallina. Fosse approdata in semifinale nel 1000 cinese, però tutto sarebbe stato più semplice: adesso ci sarà da sperare in qualche scivolone altrui e soprattutto in una condotta da qui a inizio novembre pressoché impeccabile.
- Paolini, una rimonta che brucia: quasi tre ore di battaglia
- La corsa verso le Finals: Rybakina nel mirino (e non solo)
- Arnaldi, buona la prima a Pechino: 7 italiani al secondo turno
Paolini, una rimonta che brucia: quasi tre ore di battaglia
Per come si erano messe le cose nel primo set, la sconfitta contro la giocatrice statunitense brucia. Jas aveva fatto tutto alla perfezione, riuscendo a recuperare un break di svantaggio e trascinando poi la rivale al tiebreak del primo set, vinto con una certa autorità (pesano un paio di errori della finalista dello US Open).
Poi però strada facendo l’azzurra s’è smarrita: ha approcciato male al secondo set, dando la possibilità alla Anisimova di risalire la china e di ritrovarsi comodamente sul 4-0. A quel punto, sebbene qualche segnale di ripresa è arrivato, Jasmine ha preferito concentrare tutte le proprie risorse sul terzo e decisivo parziale, nel quale però dopo un break per parte sono ben 6 le opportunità di fuga annullate dalla statunitense in un game davvero giocato senza coscienza (almeno 4 righe spolverate per annullare punti che parevano già scritti).
Alla fine è proprio Paolini a cedere al servizio nell’ottavo gioco, con Amanda che non tradisce e nel gioco successivo chiude i conti dopo due ore e 49 minuti di battaglia furente.
La corsa verso le Finals: Rybakina nel mirino (e non solo)
La questione Finals è tornata in ballo, con Elena Rybakina distante appena 65 punti. Paolini oggi sarebbe la prima esclusa, anche se poi la distanza da Madison Keys (oggi al quinto posto nella Race, e non iscritta ad alcun torneo da qui a fine ottobre) è di 709 punti.
Il che lascia aperti tanti spiragli, pensando anche ai tornei ai quali la giocatrice toscana è iscritta da qui a fine mese: giocherà il 1000 di Wuhan, poi il 500 di Ningbo, quindi il 500 di Tokyo. Una dote di potenziali 2000 punti che potrebbe aprire le porte delle Finals a Paolini, che a Riyadh andrà comunque a giocare in doppio in coppia con Sara Errani.
Arnaldi, buona la prima a Pechino: 7 italiani al secondo turno
Non ha di questi pensieri Matteo Arnaldi, che pure però ha cominciato col piede giusto la sua avventura a Pechino. Contro il qualificato Sakamoto, numero 190 del mondo, il ligure ha saputo volgere a proprio favore i momenti più caldi del match, vincendo per 7-6 6-4 e guadagnandosi così il secondo turno, dove sfiderà Alejandro Davidovich-Fokina.
Con Arnaldi salgono a 7 gli italiani presenti nel tabellone di secondo turno: oltre a Sinner, Musetti, Darderi e Cobolli, che hanno goduto di un bye in virtù dell’essere teste di serie, ci sono anche Bellucci e Nardi che hanno vinto i rispettivi match d’esordio.