Partito il cantiere per le Politiche 2027. Ma restano i malumori delle ultime regionali. L’idillio Pd-M5S è durato meno di 24 ore

  • Postato il 26 novembre 2025
  • Politica
  • Di Blitz
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È partito il cantiere per le Politiche (primavera 2027). Non è mai troppo presto. Archiviate anche le ultime Regionali – il Centrodestra conferma la guida in 13 regioni su 20 raddoppiando i consensi rispetto alle precedenti Regionali – le coalizioni guardano già al prossimo appuntamento “pesante”. Prima però devono sciogliere alcune turbolenze lasciate in eredità dalle elezioni.

A cominciare dai tanti esclusi eccellenti che reclamano un “risarcimento” per i loro sogni infranti. In Puglia c’è il caso Vendola (a casa); in Campania scalpita la “palestinese napulitana”, al secolo Souza Fatayer, che Fico ha voluto per sfruttare l’effetto-Gaza e la visibilità garantitagli dallo sponsor (AVS). Tacciono per ora Maria Rosaria Boccia, stretta al suo misero bottino (160 voti) e la tiktoker più famosa di Napoli, Rita De Crescenzo, esclusa addirittura dal voto per aver cambiato residenza; probabile che dopo “l’assalto a Roccaraso” ne stia preparando un altro, cosa che Forza Italia non esclude. In Veneto Luca Zaia ha sfondato il record di preferenze regionali (sui social mostra il cartello che indica una raccolta di 203.054 voti) e siccome il leghista ha già detto in passato cose allarmanti (“Vedrò di essere un prblema”), il Carroccio trema.

Nuove frizioni crescono

L’idillio Pd-M5S alimentato dall’euforia del voto in Campania e Puglia è durato meno di 24 ore. Elly Schlein galvanizzata  dal largo successo sembra incontenibile (“Siamo pronti per il governo”), Conte frena lanciando il confronto sul programma e si rallegra per l’esultanza della segretaria interpretandola addirittura come un autogol dem che di fatto porta acqua al mulino grillino. I Cinquestelle, ricorda Ricciardi, capogruppo alla Camera, sottolinea: ”Abbiamo ottenuto ottimi risultati, ora guidiamo due Regioni”. Come dire: Elly stai calma. Le proposte per il Paese si fanno insieme.

Sull’altra sponda le rogne sono più o meno le stesse. La Lega è tentata di tenersi la Lombardia ma Fratelli d’Italia ha già messo gli occhi sul Pirellone. E Tajani avvisa: ”Noi di Forza Italia cresciamo in voti reali, altri no. Ora un sistema proporzionale”.

Battaglia sulla riforma elettorale

Si farà una nuova legge elettorale? Scettici i dem (“Perché dovremmo riformarla? A noi basta giocare di rimessa”). Cauto Salvini (“Queste elezioni dimostrano che possiamo andar bene anche con quei sistema”). In casa Fdl sono convinti che il Centrosinistra abbia pronto un piano per stoppare la maggioranza, per impedire a Giorgia Meloni di governare. Ma la premier vuole a tutti i costi la legge. Evaporato il “premierato” Fdl si concentrerà sulla riforma. E sarà di nuovo battaglia.

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Blitz

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