Patuanelli: “Dalla Meloni tante chiacchiere ma niente per l’economia”
- Postato il 3 maggio 2025
- Politica
- Di Blitz
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Il capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato, Stefano Patuanelli, affida a Repubblica un duro j’accuse contro l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. “È in campagna elettorale da sempre. Tanti annunci e Instagram, parecchia retorica, pochissime conferenze stampa per evitare le domande”, afferma. Poi sfida chiunque a citare un’azione davvero rilevante dell’attuale governo: “Sfido chiunque a ricordarsi un provvedimento incisivo di questo governo”.
L’allarme lanciato è concreto: “Se non agirà con misure concrete per governare l’economia, i nodi verranno al pettine. La crisi economica tocca le tasche dei cittadini, la classe media sprofonda, i numeri non mentono”. A suo avviso, la distanza tra propaganda e realtà economica è sempre più evidente.
Politica estera e interessi nazionali sacrificati
Patuanelli denuncia anche un’impostazione politica centrata più sull’immagine che sui contenuti: “A me sembra, e vale per tanti ministri, che la loro azione sia più orientata alla propria reputazione che ad altro”. L’approvazione da parte di Donald Trump non basta a legittimare l’operato della premier: “Trump la elogia e basta quello, passa in secondo piano che sia andata col cappello in mano promettendo acquisto di armi, di gas, dicendo no alla web tax. Ma gli interessi nazionali dove sono?”.
Per il senatore M5s, il centrodestra sta mancando completamente il bersaglio sul fronte della crescita economica: “Il nulla sul sostegno all’imprenditoria, le ultime troppo timide critiche di Confindustria sono un primo segnale della loro delusione”.

L’alternativa: salari, sanità, formazione
Secondo Patuanelli, il Paese ha bisogno di ben altre priorità: “Se non aiuti la crescita non hai margini per sostenere famiglie e imprese”. L’alternativa proposta dal Movimento 5 Stelle è chiara: “Sostegno a salari e potere d’acquisto, diritto alla salute, investimenti su istruzione e formazione”.
Critica anche le scelte culturali e scolastiche dell’attuale esecutivo: “Qui si parla di dover reintrodurre latino e Bibbia quando altrove insegnano l’intelligenza artificiale alle elementari”.
Infine, Patuanelli rivendica la coerenza del M5s sul tema del lavoro: “Ci stiamo impegnando affinché il referendum non venga occultato. La volontà del governo di nasconderlo è chiara. Sul Jobs Act siamo coerenti, lo abbiamo sempre avversato”.
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