Paupisi, svolti i funerali di Elisa e Cosimo, autopsia conferma 15enne morto subito

  • Postato il 10 ottobre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Paupisi, svolti i funerali di Elisa e Cosimo, autopsia conferma 15enne morto subito

Funerali a Paupisi che ha dato l’addio a Elisa e al figlio Cosimo. Il paese si stringe nel lutto mentre Antonia la sorella di Cosimo e figlia di Elisa lotta in ospedale.


PAUPISI (BENEVENTO) – Alle 16 in punto, le campane della chiesa di Santa Maria del Bosco hanno cominciato a suonare lente, profonde. Un rintocco dopo l’altro, come se il paese intero trattenesse il fiato. Oggi, venerdì 10 ottobre 2025, Paupisi ha dato l’ultimo saluto a Elisa Polcino e a suo figlio Cosimo Ocone, quindici anni appena. Madre e figlio, uniti nella morte da una violenza che ha travolto tutto e tutti, cancellando una famiglia, una quotidianità, un futuro. Sul sagrato, accanto ai fiori bianchi e alle corone inviate da scuole e associazioni, il gonfalone del Comune listato a lutto. Il sindaco, Salvatore Coletta, ha proclamato il lutto cittadino: negozi chiusi, serrande abbassate, bandiere a mezz’asta. «Non ci sono parole. Solo una comunità ferita che si stringe attorno ai suoi ragazzi».

PAUPISI, AI FUNERALI DI ELISA E COSIMO: Il silenzio dei compagni di scuola DEL 15ENNE

In prima fila, i compagni di classe di Cosimo. Dietro di loro, un gruppo di insegnanti con gli occhi lucidi. Anche la scuola di Antonia, la sorella sedicenne ancora ricoverata in terapia intensiva, ha mandato una delegazione.

Una fuga senza senso

Le indagini hanno ormai delineato i contorni di una tragedia familiare che lascia senza respiro. Salvatore Ocone, 58 anni, padre e marito, è in carcere a Campobasso, accusato di duplice omicidio, tentato omicidio e sequestro di persona. Secondo la ricostruzione della Procura di Benevento, la furia è esplosa alle prime luci del 30 settembre 2025. Una grossa pietra, usata come arma, ha colpito a morte prima Elisa, poi Cosimo. Antonia è stata trovata agonizzante, in un’auto abbandonata tra gli ulivi di Ferrazzano, a settanta chilometri da casa, nel tardo pomeriggio di quel giorno di orrore.

L’autopsia sul corpo del quindicenne, eseguita l’8 ottobre, ha chiarito che il ragazzo era già morto quando il padre ha caricato i due figli sull’auto per fuggire. Una corsa disperata e priva di senso, finita in un campo di silenzio e follia.

Antonia, la speranza appesa alla vita

All’ospedale Neuromed di Pozzilli, Antonia lotta ancora. I medici hanno interrotto il coma farmacologico due giorni fa: il suo quadro resta critico ma stabile, e c’è «un cauto ottimismo».

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