Pazza idea Verstappen: vuole riscrivere la storia della F1, le più grandi rimonte da Hamilton a Vettel
- Postato il 2 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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Due vittorie consecutive, Monza e Baku. E ci è scappato pure il tris al Nurburgring. Il Re è tornato, sua maestà Max Verstappen si è ripreso le copertine e non solo del motorsport sfoggiando tutto il suo talento trasversale come la sua passione per le quattro ruote. Alla vigilia del week end del Gp di Singapore sono in molti a chiedersi se l’olandese riuscirà nell’impresa di rimontare così tanti punti alla coppia McLaren Piastri-Norris. La storia della F1 gli concede una speranza a patto che continui ad avere una media di dominio in stile 2023.
Verstappen a -69 da Piastri: la rimonta im… possibile
Con la vittoria di Baku che ha fatto il paio con quella di Monza, approfittando del ritiro di Oscar Piastri in Azerbaijan e il solo 6° posto di Lando Norris, Max Verstappen si è portato a -69 punti dal leader del Mondiale nella classifica piloti. Ma va detto che l’olandese 4 volte campione del mondo è partito da molto lontano: ben 104 lunghezze. Tanto era il divario prima del Gp d’Italia.
A questo punto, dopo la grande scorpacciata al Nordschleife, SuperMax si rigetta nella mischia della Formula 1 cullando il sogno della rimonta che lo consegnerebbe ancora di più alla storia. Ecco appunto, la storia dice che la remuntada è sempre possibile. Negli ultimi anni tanti sono stati gli episodi di grandi ritorni nel finale di stagione, di mezzo anche la Ferrari ma non sono state sempre gioie.
Le grandi rimonte della storia della F1
2017 – Lewis Hamilton rimonta 25 punti a Sebastian Vettel
Hamilton con la Mercedes ebbe un buon inizio d’anno, classificandosi primo in Cina e secondo in Australia e Bahrein, ma un periodo difficile successivo ha permesso a Vettel con la Ferrari di prendere in mano la corsa al titolo. Il vantaggio per il tedesco raggiunse il suo apice dopo il settimo posto a Monaco dell’inglese, con Vettel in vantaggio di 25 punti. Ma da quel momento in poi la situazione cambiò. Una vittoria in Canada e a Silverstone fu seguita da cinque vittorie in sei gare, con Hamilton che riprese il controllo. Alla fine Lewis vinse il suo quarto titolo mondiale con 46 punti di vantaggio sulla rossa di Seb.
2014 – Lewis Hamilton rimonta 29 punti a Nico Rosberg
L’anno iniziò male per l’inglese con un ritiro in Australia, ma reagì con quattro vittorie consecutive. A Monaco, Hamilton e Rosberg si scambiarono i risultati migliori, ma un ritiro in Canada diede il vantaggio al tedesco. Rosberg vinse poi in Austria, con Hamilton secondo, portando il vantaggio a 29 punti, ma subito dopo Nico si ritirò a Silverstone, mentre Hamilton vinse. Cinque vittorie consecutive diedero a Lewis un po’ di respiro e gli consentirono di vincere il titolo in scioltezza con ben 67 punti di vantaggio.
2010 – Sebastian Vettel rimonta 31 punti a Lewis Hamilton
Red Bull e Ferrari si contendono il titolo fino all’ultima gara. In particolare c’è Alonso sulla rossa contro la coppia Webber-Vettel. Fernando nonostante una monoposto inferiore inizia forte ottenendo un vantaggio di 25 punti su Vettel, ma il tedesco ha risposto con una vittoria in Malesia, dove Alonso è riuscito ad arrivare solo al 13° posto.
Poi è Lewis Hamilton con la McLaren a ingranare nella parte centrale della stagione, vince in Turchia e poi ancora in Belgio arrivando ad avere 31 punti di vantaggio su Vettel in una classifica cortissima con Webber, l’altra McLaren di Button e la Ferrari di Alonso in lotta per il titolo.
Ma Hamilton nel finale si è ritirato due volte di seguito nelle due gare successive, mentre Vettel ha messo insieme una serie di tre vittorie negli ultimi quattro Gran Premi per assicurarsi il suo primo campionato del mondo, finendo primo con quattro punti di vantaggio su Alonso con la Ferrari che harakiri all’ultima gara ad Abu Dhabi coprendo la strategia di Webber. Hamilton chiuderà il campionato addirittura 4°.
2012 – Sebastian Vettel recupera 44 punti a Fernando Alonso
Altra rimonta per Vettel ancora in lotta con la Ferrari di Alonso. Dopo un inizio alla pari lo spagnolo prende il volo e in Germania dopo il famigerato “Fernando in faster tha you” ordine di scuderia per l’altra rossa di Massa, Fernando si ritrova con un vantaggio di 44 punti su Vettel. Poi succede l’incredibile: Grosjean mette fuori causa Alonso allo start del Gp del Belgio, da lì in poi ha inizio la rimonta del tedesco che vince quattro Gran Premi di fila vincendo il titolo con 3 punti di vantaggio in un altro finale convulso a Interlagos sotto la pioggia.
2022 – Max Verstappen rimonta 46 punti a Charles Leclerc
Ancora una volta è la Ferrari a subire una rimonta. Ma l’inizio del 2022 è da sogno per la rossa e per Leclerc che inanella una vittoria dietro l’altra. Verstappen campione in carica dopo Abu Dhabi 2021 ha un inizio difficile. Il monegasco arriva ad avere 46 lunghezze di margine ma incappa in qualche “zero” di troppo: errore suo in Francia, problema alla power unit a Baku. Mentre la Red Bull diventa imbattibile: Verstappen vinse 14 delle ultime 18 gare e si aggiudicò un secondo titolo.
Altre rimonte storiche in F1: Hunt su Lauda
Andando più indietro nel tempo con metodi di assegnazione punti completamente diversi da quello della F1 moderna impossibile non citare la rimonta di 35 punti di James Hunt su Niki Lauda che dopo il GP di Gran Bretagna (gare 9 di 16) aveva 35 punti di vantaggio. Di mezzo però anche il pauroso incidente dell’austriaco al Nurburgring che gli fece saltare qualche gara e il discusso Gp finale al Fuji sotto un diluvio in cui Lauda si rifiutò di correre. Hunt vinse quel mondiale con un solo punto sulla Ferrari.
Altre rimonte storiche in F1: Raikkonen su Hamilton
Impossibile non dimenticare il finale convulso del Mondiale 2007, di fatto l’ultimo vinto da un pilota Ferrari. Lo ricordiamo anche per questo, per masochisimo forse… A metà stagione Kimi Raikkonen al primo anno in rosso nell’era post Schumacher, aveva 26 punti di svantaggio da Lewis Hamilton giovane rampante sulla McLaren in piena lotta senza esclusione di colpi col compagno Fernando Alonso. Proprio in questa faida interna riuscì a inserirsi Iceman che complice qualche errore del giovane Lewis arrivò poi all’apoteosi del Gp del Brasile vincendo per un solo punto sull’inglese e sullo spagnolo.