Pazza Italia contro Israele, ma così andare al Mondiale diventa difficile

  • Postato il 8 settembre 2025
  • Di Panorama
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Non c’è alcuna logica nella vittoria che l’Italia ha conquistato a Debrecen, campo neutro di Israele. Nulla che possa essere spiegato con la tattica o con la tecnica e, forse, nemmeno utilizzando la retorica del cuore gettato oltre l’ostacolo o dell’incapacità di essere normale. Una partita folle, manifesto di surrealismo di cui Gattuso farà bene a conservare gelosamente solo il risultato: 5-4. E’ la chiave che serve per mantenere accesa la fiammella della speranza di conquistare la qualificazione al Mondiale, a patto di cancellare tutto il resto.

Per due volte l’Italia è stata sull’orlo del baratro e per due volte si è salvata. E’ accaduto in un primo tempo giocato troppo male per essere vero, in cui Israele non solo si è portato avanti ma lo ha anche meritato, e in avvio di ripresa quando gli israeliani si sono ritrovati nuovamente in vantaggio. Per un’ora gli azzurri di Gattuso hanno camminato sul filo sottile dell’eliminazione da tutto, playoff compresi. Perché perdere in casa di Israele questo avrebbe significato: scrivere una pagina nera nella storia del calcio italiano e prepararsi a disfare le valigie per restare a terra la prossima estate.

Come l’Italia sia riuscita a ribellarsi a questo destino è legato a due fattori: la qualità non eccelsa dell’avversario e una sorta di spirito di resilienza che Gattuso sembra aver instillato nei suoi ragazzi in questa prima settimana di vita in comune a Coverciano. E’ questa la buona notizia, insieme alla messe di gol riversata sull’Estonia in attesa che la Norvegia faccia il suo dovere contro la Moldova e chiarisca se esistono i margini per tentare il ribaltone.

Le buone notizie, però, finiscono qui: la doppietta di un Moise Kean che è diventato finalmente grande, la sua intesa con Retegui e la continuità di Raspadori (in rete appena messo piede in campo) e il guizzo finale di Tonali che di questa nazionale rappresenta l’anima. Il ct ha provato a scherzare, ma nemmeno troppo: “Presi gol assurdi, siamo dei pazzi ma abbiamo reagito”.

Vere entrambe le cose, i gol assurdi incassati (due autoreti tanto per gradire) e anche la volontà di non arrendersi, ma la verità è che in ottobre e novembre servirà mettere da parte la follia della notte di Debrecen e tornare alla normalità. L’Italia che ha battuto Israele non è sufficiente per volare al Mondiale; non subito a novembre, quando dovrà incontrare la Norvegia sperando che Haaland e compagni abbiano lasciato qualcosa per strada prima, ed eventualmente nemmeno in primavera dovessimo passare per la tagliola dei playoff.

Smaltite le emozioni, rimane la contabilità. Gli azzurri hanno agganciato Israele al secondo posto della classifica con una partita in più da giocare. La differenza reti è ora +5 (12 gol fatti e 7 subiti) contro il +11 della Norvegia. Finalmente e per qualche ora a parità di incontri disputati. Una montagna ancora alta da scalare, con il rischio di scivolare irreparabilmente come è stato vicino nella serata di Debrecen.

Autore
Panorama

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