Pechino riorienta le milizie verso la nuova guerra. La riforma militare cinese

  • Postato il 31 ottobre 2025
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La Cina sta riorganizzando le sue forze di milizia per renderle parte integrante del sistema militare nazionale. È il principale risultato di un processo avviato nel 2018 e descritto in un recente rapporto di Recorded Future, Insikt Group, che analizza la trasformazione del comparto sotto la guida della Commissione militare centrale (Cmc).

Le milizie, costituite da civili in servizio part-time sotto il doppio controllo delle autorità militari e civili, sono storicamente impiegate in funzioni di supporto o emergenza. Oggi, secondo l’analisi, la priorità è spostata sulle esigenze di guerra, con l’obiettivo di rafforzare la loro capacità di affiancare l’Esercito popolare di liberazione (Pla) in tutti i domini operativi: terra, mare, aria, spazio, cyberspazio e spettro elettromagnetico.

Dal soccorso civile al supporto operativo

La riforma prevede una “trasformazione da reale a forte”, espressione con cui le autorità indicano il passaggio da una forza numerosa ma poco efficiente a un sistema più coeso e addestrato.
Dal 2018 il Dipartimento per la mobilitazione della difesa nazionale della Cmc ha introdotto linee guida per migliorare infrastrutture, equipaggiamento e formazione. L’obiettivo è rendere più realistici gli addestramenti, regolarizzare la partecipazione e creare una maggiore integrazione con le forze regolari.

Le province hanno avviato programmi di investimento in basi di addestramento modernizzate, dotate di simulatori e strumenti di realtà virtuale. In parallelo, vengono sperimentati metodi come l’addestramento senza copione, che mira a migliorare la capacità decisionale dei miliziani in contesti imprevisti.

Il quadro organizzativo

Ogni livello amministrativo, dalla provincia al distretto, è responsabile della costruzione e gestione delle proprie unità di milizia, secondo il Piano quinquennale 2021-2025 per la costruzione delle milizie.
Il piano indica la priorità di orientare le forze verso i compiti di guerra, ottimizzare l’uso dei fondi e rafforzare il legame politico con le strutture del Partito comunista.

Per incentivare la partecipazione, diverse province hanno adottato dal 2023 misure di tutela e benefici per i miliziani, che prevedono compensi, coperture assicurative e agevolazioni fiscali per le imprese coinvolte. L’obiettivo è stabilizzare il reclutamento e migliorare la disponibilità alla formazione, da sempre punti deboli del sistema.

L’integrazione con il PLA

Un elemento chiave della riforma è la normalizzazione dell’addestramento congiunto tra milizie e forze armate regolari.
Il Dipartimento della mobilitazione della Cmc punta a integrare le milizie nel sistema di addestramento alle operazioni congiunte del Pla, creando meccanismi di valutazione condivisi e standard di interoperabilità. In alcune regioni si registrano esercitazioni congiunte annuali, anche in contesti complessi come la difesa aerea o le operazioni di supporto logistico. Le milizie marittime, in particolare, continuano a svolgere un ruolo operativo nel controllo costiero e nelle attività di pattugliamento con la Guardia costiera cinese.

Un indicatore strategico

Il rapporto di Recorded Future osserva che le riforme, pur procedendo in modo disomogeneo, stanno producendo risultati visibili. Le milizie restano in gran parte sottofinanziate e con livelli di addestramento variabili, ma il processo in corso ne sta migliorando l’efficienza e la coordinazione. Secondo gli analisti, l’evoluzione delle milizie può essere considerata un indicatore della preparazione militare complessiva della Cina, utile per valutare l’orientamento strategico di Pechino nei prossimi anni. In caso di crisi nello Stretto di Taiwan o in altre aree sensibili, queste forze sarebbero verosimilmente impiegate come supporto interno e logistico alle operazioni del Pla. In sintesi, la trasformazione delle milizie cinesi segna un ulteriore passo nel rafforzamento del sistema di mobilitazione nazionale. Un processo graduale, tecnocratico e centrato sul controllo del Partito, che mira a rendere più integrata e reattiva la struttura di difesa del Paese.

Autore
Formiche

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