Pedagogia antimafia, il fumetto realizzato dagli studenti di Crotone
- Postato il 26 maggio 2025
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Il Quotidiano del Sud
Pedagogia antimafia, il fumetto realizzato dagli studenti di Crotone
Pedagogia antimafia, il fumetto degli studenti del liceo Pitagora di Crotone ispirato dal romanzo “Senza scorciatoie” di Gratteri e Nicaso
Esistono partite che non si giocano su un campo da calcio, ma nelle strade di quartieri dimenticati, nei silenzi imposti dalla paura, in quegli sguardi che hanno imparato a non vedere. Oggi le mafie non si presentano più minacciandoti apertamente, o almeno, non sempre lo fanno. Ti chiamano per nome. Ti offrono un passaggio, un lavoro, un favore, tendendoti una mano. E, se nessuno ti ha insegnato a riconoscerla, la prendi quella mano.
LA SCUOLA DELLA COSTITUZIONE
«Chi è bravo non ha bisogno di queste scorciatoie», sostiene il procuratore Nicola Gratteri autore, col professore Antonio Nicaso, del romanzo “Senza scorciatoie”, invitandoci a riconoscere le mafie, e allo stesso modo, a rifiutarne la mano tesa. Gli studenti della I “E” hanno anche realizzato un fumetto traendo ispirazione dal libro.Nel corso di questo anno scolastico molti studenti del Liceo classico “Pitagora” hanno avuto la possibilità di prendere parte ai seminari del percorso di studio “La scuola della Costituzione”. E per molti studenti è stata un’esperienza formativa importante.
Si è discusso di diritti calpestati, di quei silenzi imposti dalla paura, del mancato coraggio di fare scelte diverse, della necessità di cambiare le cose. Come nel finale del romanzo però la partita è aperta. Anche in Calabria. Bisogna solo imparare a scegliere da che parte stare. Forse, all’accettazione siamo stati educati, forse vivere in un mondo in cui tutto si ripete ciclicamente ha spinto noi tutti all’assuefazione.
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MAFIE E INGIUSTIZIE SOCIALI
Eppure la nostra generazione, oggi, è consapevole che parlare di mafie significa parlare di ingiustizia sociale e che l’ingiustizia sociale porta ad un’emigrazione forzata che distrugge vite e inaridisce i territori. Questa immagine è crudele: i criminali si trasferiscono in altri territori con economie più forti, lasciandoci con le macerie di una terra impoverita. Loro si arricchiscono, mentre noi assistiamo alla perdita della nostra identità, delle nostre tradizioni, della nostra dignità.
E, invece, andarsene deve essere una scelta. Purtroppo, fino ad ora, non abbiamo imparato a sognare, non siamo stati capaci di immaginarla una realtà diversa. Anche a questo bisogna essere educati. Ecco perchè solo la scuola può insegnarci il valore di una scelta che si fa pratica di libertà. La Calabria può risorgere, ma solo se tutti noi decidiamo di essere parte del cambiamento. Perché il futuro della nostra terra dipende da noi. Scorciatoie non ne esistono più. Quella è la strada dei sudditi. Non dei cittadini.
Benedetta Virardi
Elisa Proto
Martina Milano
Alessia Rama
studentesse del Liceo classico Pitagora di Crotone
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