Pendolari in trincea: “Treni cancellati sulla Genova Milano, disagi inaccettabili e promesse disattese”

  • Postato il 26 agosto 2025
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  • Di Genova24
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Persona sui binari ad Albenga: circolazione ferroviaria sospesa

Genova. Il Comitato Pendolari della tratta ferroviaria Milano-Genova torna a denunciare il peggioramento delle condizioni di viaggio a seguito dell’inizio dei lavori estivi, accusando le istituzioni di non aver rispettato le promesse fatte. Secondo il comitato, i disagi per i viaggiatori sono aumentati ma “Trenitalia e RFI, con il pieno appoggio di Regione Liguria, hanno negato ed escluso ogni forma di rimborso, anche parziale, in favore dei titolari di abbonamenti regionali“.

Lo scrivono in un lungo comunicato stampa diffuso questa mattina: “La motivazione ufficiale fa riferimento a ritardi “contenuti” entro il limite dei trenta minuti, soglia considerata “tollerabile” e non meritevole di alcuna tutela. Una giustificazione che appare inaccettabile alla luce del reale impatto sulla quotidianità di migliaia di utenti, costretti a tardare sistematicamente le entrate nei luoghi di lavoro ed i rientri a casa nonché a viaggiare su mezzi sovraffollati che non garantiscono la piena sicurezza dell’utenza”.

Un caso emblematico è quello dei pendolari di Ronco Scrivia, che subiscono le conseguenze più gravi. Prima dell’inizio dei lavori, avevano a disposizione quattro collegamenti utili per raggiungere Genova entro le 9:00 del mattino, inclusi due treni diretti a Brignole. Ora, invece, i treni diretti sono stati eliminati e rimangono solo due collegamenti che costringono i passeggeri a fare un cambio a Genova Piazza Principe, arrivando a destinazione in ritardo o partendo con largo anticipo.

Il comitato segnala anche l’inaffidabilità del servizio, citando ritardi e cancellazioni improvvise. Ad esempio, negli ultimi giorni, un treno si è fermato inspiegabilmente a Ronco Scrivia e non è più ripartito. Anche al ritorno da Genova, i pendolari si trovano di fronte a un servizio insufficiente, con treni sovraffollati o con orari che costringono ad attese prolungate.

In conclusione, il comitato ritiene che il limite dei “trenta minuti di ritardo” sia un pretesto per non concedere rimborsi, ignorando le esigenze reali dei viaggiatori. Il comitato sostiene che i disservizi non sono un’eccezione, ma una condizione strutturale che ha gravi conseguenze sulla vita personale e professionale dei pendolari. Per questo il comitato chiede “Una presa di responsabilità immediata da parte di Trenitalia, RFI e delle istituzioni competenti, con l’adozione di misure concrete, anche economiche, di tutela e ristoro per gli utenti colpiti – conclude la nota – Sarà nostra cura sottoporre l’argomento al prossimo tavolo tecnico regionale”.

Autore
Genova24

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