“Pensavo di aver mandato troppi messaggi con il cellulare e invece avevo la Sla. Il mio braccio destro ha smesso di funzionare”: lo sfogo di Eric Dane di Grey’s Anatomy

  • Postato il 17 giugno 2025
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Pensavo di aver mandato troppi messaggi o che la mano fosse affaticata”. Invece, quello era il primo, subdolo segnale della SLA, la sclerosi laterale amiotrofica. Eric Dane, l’attore noto al grande pubblico per i suoi ruoli in “Grey’s Anatomy” e “Streghe“, ha scelto il salotto di “Good Morning America” per la sua prima, toccante intervista dopo aver rivelato pubblicamente, lo scorso aprile, la sua diagnosi. Di fronte alla giornalista Diane Sawyer, l’attore ha raccontato con coraggio e profonda commozione la sua battaglia quotidiana contro una malattia che gli sta progressivamente togliendo il controllo del suo corpo.

“Il lato destro del mio corpo ha smesso di funzionare”, ha dichiarato Dane con voce ferma. “Ho un braccio funzionante, quello sinistro“. Ma la prognosi è crudele, e la consapevolezza del futuro è un peso costante: secondo l’attore, mancano “ancora pochi mesi” prima che anche il braccio sinistro smetta di funzionare. “È una cosa che fa riflettere”, ha continuato, ammettendo di essere “preoccupato di perdere la funzionalità delle gambe”. Il percorso per arrivare alla diagnosi è stato lungo e frustrante. Dopo quel primo sintomo alla mano destra, “qualche settimana dopo notai che la situazione stava peggiorando”. Sono seguiti nove mesi di visite con diversi specialisti e neurologi, prima del verdetto arrivato a inizio anno. Un momento che gli ha cambiato la vita per sempre: “Non dimenticherò mai quelle tre lettere [SLA], le ricordo dal momento in cui mi sveglio”.

In questa battaglia, il suo punto di riferimento è la moglie, l’attrice Rebecca Gayheart. La coppia, che aveva avviato le pratiche per il divorzio, le ha annullate dopo la diagnosi. “Quando le cose si fanno troppo difficili, mi rivolgo a mia moglie”, ha confessato Dane. “Chiamo Rebecca, parlo con lei ogni giorno. Siamo riusciti a diventare migliori amici e i migliori genitori, lei è la mia più grande sostenitrice. Mi affido a lei”. Ma è parlando delle sue due figlie che l’emozione ha preso il sopravvento. Con le lacrime agli occhi, l’attore ha espresso la sua rabbia e la sua paura più grande: “Mio padre mi è stato portato via quando ero piccolo. Ora ci sono buone probabilità che io venga portato via dalle mie figlie che sono ancora piccole”.

Nonostante la prognosi, la sofferenza e la consapevolezza di ciò che lo attende, Eric Dane non si arrende. Pur avendo rivelato che la malattia gli permette ancora di “continuare a lavorare”, sa che la lotta è impari: “Sto lottando con tutte le mie forze, ma ci sono tante cose fuori dal mio controllo“. Eppure, nel profondo, una speranza resiste. In lacrime, ha concluso l’intervista con una dichiarazione potente, che ha commosso il pubblico: “Non credo che questa sia la fine della mia storia, non sento, nel mio cuore, che questa sia la mia fine”.

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