Pensioni, arrivano gli aumenti: chi riceverà un importo più alto a settembre
- Postato il 10 agosto 2025
- Economia
- Di Blitz
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Settembre segna un mese importante per i pensionati italiani, con un aumento significativo degli importi. Le cifre
Saranno tanti i pensionati che tra circa un mese riceveranno somme più cospicue a causa delle nuove misure introdotte dal governo. L’incremento, che riguarda principalmente le pensioni più basse, è stato deciso per rispondere all’andamento dell’inflazione e per correggere alcuni errori nei calcoli fiscali. Ecco, allora, come si calcolano gli aumenti, a chi spettano e quando i pensionati potranno vedere l’accredito dei nuovi importi.
Le simulazioni sono particolarmente utili per comprendere come l’adeguamento all’inflazione inciderà concretamente sulle pensioni. Sebbene gli aumenti siano pensati per compensare la perdita del potere d’acquisto, alcuni pensionati potrebbero ancora trovare difficile far fronte alle spese quotidiane, soprattutto in un contesto di crescente inflazione che ha toccato vari settori dell’economia.
Gli aumenti delle pensioni
A partire dal prossimo mese, diversi pensionati italiani vedranno un incremento nelle loro mensilità, che varierà in base alla fascia di reddito. L’obiettivo principale dell’intervento governativo è di contrastare l’effetto dell’inflazione sul potere d’acquisto dei pensionati, con un focus particolare sulle pensioni più basse. Questo significa che chi riceve una pensione inferiore ai 1.000 euro al mese avrà un aumento maggiore rispetto a chi ha un reddito pensionistico più elevato.

Le pensioni più basse, infatti, subiranno un incremento che va dai 40 ai 70 euro al mese, con un effetto di maggiore sollievo per quelle famiglie che si trovano a dover gestire spese quotidiane con importi limitati. D’altra parte, chi percepisce una pensione mensile di 1.500 euro vedrà un aumento pari a circa 100 euro al mese. In generale, gli aumenti delle pensioni, che vanno dai 40 ai 120 euro, copriranno una buona parte dei pensionati, ma non tutti. Gli importi esatti variano in funzione del reddito annuo, che determina la fascia di appartenenza del pensionato.
Un altro aspetto fondamentale legato agli aumenti delle pensioni riguarda i rimborsi fiscali legati alla dichiarazione dei redditi 730. Molti pensionati, infatti, si trovano a dover recuperare parte delle imposte versate in eccesso nei mesi precedenti. Il governo ha deciso di utilizzare il pagamento delle pensioni di settembre come occasione per saldare questi rimborsi, che saranno accreditati insieme all’aumento pensionistico.
I pensionati che hanno ricevuto un rimborso fiscale attraverso il 730, vedranno una somma aggiuntiva nella loro busta paga di settembre, a seconda dell’importo delle imposte da rimborsare. Questo meccanismo permette di evitare ritardi e di allineare le tempistiche delle due operazioni (aumento delle pensioni e rimborsi fiscali), rendendo più facile per i pensionati gestire le loro risorse.
Secondo le simulazioni elaborate dall’INPS, un pensionato che percepisce un importo di 1.000 euro mensili potrebbe vedersi accreditare un incremento di circa 50-70 euro, mentre chi riceve 1.500 euro avrà un aumento di circa 100 euro. Questi importi derivano dalla combinazione tra il rialzo delle pensioni e il rimborso delle imposte. Ovviamente, gli aumenti dipendono dalla specifica situazione di ciascun pensionato, ma le simulazioni offrono un’idea di massima di quanto si può aspettare.
Una delle domande più frequenti riguarda le tempistiche di pagamento degli aumenti. I pensionati che ricevono la pensione nei primi giorni del mese di settembre saranno i primi ad accreditare gli aumenti, che compariranno già nelle prime settimane del mese. Per coloro che ricevano la pensione a partire dalla seconda metà del mese, l’accredito degli aumenti potrebbe subire dei ritardi, ma comunque i pagamenti dovrebbero arrivare entro la fine del mese.
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