Per Apple e Meta multa da 500 e 200 milioni per violazioni Dma
- Postato il 23 aprile 2025
- Di Agi.it
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Per Apple e Meta multa da 500 e 200 milioni per violazioni Dma
AGI - La Commissione europea ha adottato oggi le prime decisioni di non conformità nell'ambito del Digital Markets Act (DMA), sanzionando Apple per 500 milioni di euro e Meta per 200 milioni di euro per aver violato rispettivamente l'obbligo di mettere in contatto sviluppatori e utenti delle proprie store e l'obbligo di offrire ai consumatori la possibilità di scegliere un servizio che utilizzi meno dati personali.
Entrambe le società hanno 60 giorni per conformarsi alle decisioni, altrimenti rischiano ulteriori sanzioni.
Le motivazioni delle sanzioni: Apple e Meta sotto accusa
"Questo non ha nulla a che vedere con i dazi. È una decisione indipendente, che riguarda esclusivamente il DMA e non le tariffe commerciali", ha spiegato un portavoce dell'UE. "Non è cambiato assolutamente nulla da parte della Commissione riguardo alla legge in seguito al ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. La nostra volontà di applicare la legge non è cambiata", ha confermato un funzionario della Commissione.
La reazione di Meta
"La Commissione europea sta cercando di penalizzare le aziende americane di successo, mentre consente alle imprese cinesi ed europee di operare secondo standard diversi. Non si tratta solo di una multa; il fatto che la Commissione ci costringa a cambiare il nostro modello di business equivale, di fatto, a imporre a Meta una tariffa da miliardi di dollari, obbligandoci a offrire un servizio di livello inferiore. Inoltre, limitando ingiustamente la pubblicità personalizzata, la Commissione europea sta danneggiando anche le imprese e le economie europee". Lo afferma in una dichiarazione Joel Kaplan, Chief global affairs officer di Meta.
Apple: l'Ue ci prende di mira ingiustamente, faremo ricorso
"Gli annunci di oggi sono l'ennesimo esempio di come la Commissione europea stia ingiustamente prendendo di mira Apple con una serie di decisioni che ledono la privacy e la sicurezza dei nostri utenti, danneggiano i prodotti e ci costringono a distribuire gratuitamente la nostra tecnologia". Lo afferma in una dichiarazione un portavoce di Apple. "Abbiamo dedicato centinaia di migliaia di ore di lavoro ingegneristico e apportato decine di modifiche per conformarci a questa legge, nessuna delle quali richiesta dai nostri utenti. Nonostante innumerevoli riunioni, la Commissione continua a spostare i paletti a ogni passo del percorso. Faremo ricorso e continueremo a collaborare con la Commissione al servizio dei nostri clienti europei", aggiunge.
La posizione di Apple, secondo l'Ue
Secondo la Commissione, Apple ha impedito agli sviluppatori di app di informare liberamente gli utenti su offerte alternative fuori dall'App Store, violando l'obbligo di consentire il cosiddetto "steering". Le restrizioni tecniche e commerciali imposte non permettono agli sviluppatori né di promuovere offerte più convenienti né di indirizzare gli utenti verso acquisti esterni, nonostante il regolamento riconosca alla società di Cupertino una compensazione per aver messo in contatto sviluppatore e utente finale.
Apple non è riuscita a dimostrare che tali restrizioni siano necessarie e proporzionate. La Commissione ha quindi ordinato alla società di rimuovere tali restrizioni e di non reiterare comportamenti simili. La sanzione tiene conto della gravità e durata della non conformità, ma anche del fatto che si tratta della prima decisione sotto il DMA.
Meta e la questione del "consent or pay"
Meta è stata invece sanzionata per il modello pubblicitario "consent or pay" (consenti o paga), introdotto nel novembre 2023, che obbligava gli utenti a scegliere tra dare il consenso alla combinazione dei dati personali per la pubblicità personalizzata o pagare un abbonamento per un servizio senza pubblicità.
La Commissione ha rilevato che questo modello non offriva agli utenti un'alternativa equivalente che utilizzasse meno dati personali, come richiesto dal DMA, né consentiva loro di esprimere un consenso realmente libero. A novembre 2024, Meta ha introdotto una nuova opzione pubblicitaria con minore utilizzo di dati personali, attualmente in fase di valutazione da parte della Commissione. Tuttavia, la decisione di oggi si riferisce al periodo marzo-novembre 2024, durante il quale l'unica opzione era quella binaria.
Le sanzioni periodiche previste in caso di mancato rispetto del termine di 60 giorni non sono automatiche. La Commissione ha chiarito che, in caso di mancata conformità, dovrà avviare un nuovo procedimento, notificando preliminarmente alle aziende le ragioni per cui si ritiene che la violazione persista, prima di adottare una nuova decisione per imporre effettivamente le penalità. Queste possono arrivare fino al 5% del fatturato giornaliero delle aziende interessate.
Facebook Marketplace: fuori dal DMA
Oggi la Commissione ha inoltre stabilito che Facebook Marketplace non rientra più tra i servizi designati dal DMA. In seguito a una richiesta di Meta, Bruxelles ha constatato che nel 2024 Marketplace aveva meno di 10.000 utenti business, non soddisfacendo più i criteri per essere considerato un accesso rilevante al mercato.
Il messaggio della Commissione Europea
"Le decisioni odierne trasmettono un messaggio forte e chiaro. Il Digital Markets Act è uno strumento cruciale per liberare potenziale, scelta e crescita, garantendo agli operatori digitali la possibilità di operare in mercati contendibili ed equi. Protegge i consumatori europei e crea condizioni di parità". Lo afferma in una dichiarazione la vicepresidente della Commissione europea con delega alla Concorrenza, Teresa Ribera.
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