Per Jasmine Paolini c'è ancora speranza per le WTA Finals 2025, ma deve rispettare il piano anti Rybakina

  • Postato il 3 ottobre 2025
  • Di Virgilio.it
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Il rammarico resta, anche se per Jasmine Paolini la conclusione del WTA 1000 di Pechino assume un significato in più se si colloca nel quadro delle qualificazioni alle WTA Finals di Riad a cui accederebbe con un miglioramento matematico immediato, sfumato con l’uscita di scena ai quarti contro Amanda Anisimova. Certo, la finalista di Wimbledon e degli Us Open non era affatto un’avversaria abbordabile per l’azzurra, che aveva un solo precedente nel suo curriculum e pure datato considerata la giovane età dell’americana nonché la sua storia personale. Una carriera in ascesa quella della statunitense di origine russa, che ha interrotto la sua carriera per poi riprendere e scalare torneo dopo torneo la classifica WTA.

L’occasione sfumata a Pechino per Paolini

Dopo la vittoria al tie-break del primo set e poi soprattutto quelle sei palle break mai convertite nel terzo e decisivo set hanno illuso Paolini, al pari del suo team che si potesse auspicare un accesso alla semifinale di pechino con un tesoretto punti utile.

Alle Finals (che ricalcano le medesime regole adottate per stabilire chi partecipa sul versante ATP) sono già qualificate, senza dubbio alcuno, la numero 1 Aryna Sabalenka, Iga Swiatek, Coco Gauff e proprio Amanda Anisimova che con questo risultato contro Jasmine si garantisce i punti e i risultati adeguati all’obiettivo principale, rimasto sullo sfondo dello scontro ai quarti del Masters 1000.

Le ultime quattro qualificate e il nodo ottavo posto

Mentre le americane Keys e Pegula e la russa Andreeva sono prossime alla qualificazione, quanto si va delineando nel post Pechino rivela uno stato di evidente incertezza sull’assegnazione dell’ottavo – e ultimo – posto utile per le WTA Finals. Potrebbe riuscire a compiere una autentica impresa la nostra Jasmine, che però deve fare i conti con la kazaka Rybakina che al momento gode di un leggero vantaggio e dunque occupa l’ultima posizione utile, l’ottava.

Lo scarto tra le due è davvero minimo: ammonta ad appena 65 punti contro i 2000 circa messi in palio dal trittico asiatico in calendario per le tenniste e che corrisponde, nel post Pechino, a Wuhan-Ningbo-Tokyo. L’ambizione di Paolini, che ha già ottenuto riconoscimenti consolidati pure su questo fronte in doppio con Sara Errani, si è palesata ormai da mesi: riuscire a centrare una simile qualificazione con l’ultimo posto utile richiede concentrazione, metodo e, parallelamente, che la diretta avversaria (molto provata da una vicenda nota e delicata per via del suo coach) ceda punti.

I tornei di ottobre

Archiviata, dunque, l’esperienza del China Open l’azzurra si appresta ad affrontare in doppio un nuovo obiettivo con la testa anche alle Finals, ai tre tornei che andrà a disputare e che le dovrebbero consentire di accedere all’ultima possibilità di concorrere, dopo un 2024 strepitoso. Il calendario che aspetta Paolini, in singolare, da qui a fine ottobre è assolutamente necessario, rigido quanto propedeutico al rimanere in corsa contro Rybakina la quale segue la medesima programmazione:

  • Wta 1000 di Wuhan (dal 4 al 12 ottobre)
  • Wta 500 di Ningbo (dall’11 al 19 ottobre)
  • Wta 500 di Tokyo (dal 18 al 26 ottobre)

Ottobre determinante, dunque. Perché per Paolini la questione non è affatto chiusa, decisa e uno spiraglio si intravede ancora se gioca come abbiamo visto in campo contro la Anisimova, una delle tenniste più in forma capace di brillare anche su questa superficie stupendo su erba e cemento.

Insomma, Jasmine può costruire un piano funzionale ad agganciare la diretta antagonista, a superarla garantendosi nonostante ad oggi sia, punti alla mano, la prima delle escluse.

Che cosa serve per qualificarsi

Per la qualificazione alle WTA Finals, infatti, i punti sono calcolati sui migliori 18 risultati del ranking WTA dopo la 43a settimana, inoltre le tenniste devono aver partecipato ad almeno 8 tornei di categorie WTA 500 e WTA 1000 (a meno di infortuni di lungo periodo). Stando alle regole vigenti, l’assetto attuale favorirebbe la kazaka che gode, rispetto all’italiana, un leggero vantaggio nella classifica live WTA Race aggiornata:

  • Elena Rybakina (26) KAZ 3806
  • Jasmine Paolini (29) ITA 3741

Quei 65 punti, così calcolati, stanno decretando la provvisoria collocazione di Jas in una posizione davvero scomoda quanto imbarazzante pur riconoscendo le difficoltà accusate a seguito del cambio di coach. L’addio di Renzo Furlan, la decisione di affidarsi a Marc Lopez e l’annuncio di un nuovo cambiamento segnano inevitabilmente questo 2025, comunque contraddistinto dalla grinta, e successi, che la stessa Paolini ha fortissimamente voluto. Forse la questione, mentale, oltre al tema punti e pianificazione sta tutta qui. Nella volontà che a Jasmine non è mai mancata.

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Virgilio.it

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