Per ripulire gli stadi non serve trasformarli in teatri
- Postato il 23 agosto 2025
- Di Il Foglio
- 1 Visualizzazioni

Per ripulire gli stadi non serve trasformarli in teatri
"Senza ultras, San Siro è tristissimo”. Ogni tanto anche il ministro Salvini ne dice una giusta. San Siro senza bandiere, striscioni e cori è peggio della famosa corazzata cara a Fantozzi. San Siro, come ogni altro stadio, naturalmente. La Bombonera del Boca, il muro giallo di Dortmund, il never walk alone e la Kop a Anfield fanno spettacolo da soli. Lo stadio trasformato in teatro non si può vedere. E scommetto che neppure Allegri o Tare lo vorrebbero. Contano sul dodicesimo uomo in campo, disposti anche a sentire dei fischi se le cose non dovessero funzionare. Il Milan non vuole uno stadio trasformato in teatro. Non lo vuole neppure la Questura che però ha impartito degli ordini precisi per ripulire le curve da quei traffici che poco hanno a che vedere con il tifo.
Tutto nasce dall’inchiesta Doppia Curva che con le sentenze di primo grado ha già colpito duramente, portando alla compilazione di un elenco di ultrà non graditi. Non perché tifassero contro o contestassero la proprietà. Perché avevano sfruttato il loro potere in curva per mettere i piedi traffici poco legali, ma molto remunerativi (per loro). Per ripulire lo stadio sono stati bloccati gli abbonamenti di questi signori e dei loro amici. Vietato abbonarsi, ma non comprare i biglietti per le singole partite. Può sembrare un’idea bizzarra, ma serve per sgretolare le gerarchie della curva, per evitare che certi traffici ripartano come se nulla fosse. Procura e Questura hanno fatto delle richieste precise e le società non hanno fatto altro che metterle in pratica anche se poi qualcuno dovrebbe spiegare perché lo striscione dedicato a Herbert Kilpin, il fondatore del club rossonero, è finito sulla lista nera.
Gli ultrà rossoneri hanno reagito mettendo in pratica lo sciopero del tifo, tanto che in Coppa Italia si sentivano solo i 5.000 tifosi del Bari. È questo lo scenario tristissimo a cui si riveriva il ministro Salvini. Uno spettacolo che si ripeterà anche nell’esordio in campionato con l’Udinese. Poi vedremo che cosa accadrà all’Inter nel debutto stagionale con il Torino, anche se il tifo nerazzurro non sembra essere sulle barricate come quello rossonero dove le seconde linee dei gruppi organizzati sono compatte nel restare in silenzio tappando la bocca a tutto lo stadio. Come si può alzare il volume del tifo milanista? Magari arrivando a un compromesso che tenga certi affari lontano dalle curve, ma permetta ai club di esporre striscioni politicamente corretti. Spero che il Milan non si sogni di vietare le critiche perché sono convinto che neppure la proprietà americana voglia questo. Ma la cronaca degli affari delle curve negli ultimi anni non permette più di voltarsi da un'altra parte. Uno stadio ripulito non deve necessariamente essere uno stadio trasformato in teatro, addirittura senza loggionisti. Non tutti gli ultrà sono come quelli finiti nelle indagini. Ma chi resta deve sapere che certi traffici non potranno più entrare a San Siro. E negli altri stadi italiani.