Per smontare le fandonie sull'inquinamento, i dati vanno letti tutti. Appunti per Ilaria Salis

  • Postato il 14 novembre 2025
  • Di Il Foglio
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Per smontare le fandonie sull'inquinamento, i dati vanno letti tutti. Appunti per Ilaria Salis

E’ falso che l’aria di Milano è sempre più irrespirabile. E’ sempre più respirabile. L’inquinamento c’è – ahinoi – ma da anni in tutta Italia l’aria continua a migliorare, e ciò avviene soprattutto nella Pianura padana. Chi vi dice che lo smog aumenta dice fanfaluche, baggianate, corbellerie. L’ha fatto per esempio l’eurodeputata Ilaria Salis. Più sotto seguiranno i dati. Il fatto: il 10 novembre alle 11,35 (ora X) Ilaria Salis ha usato lo smog di Milano per affermare che il governo Meloni fa schifo. La qualità del governo Meloni non è misurabile in microgrammi per metro cubo d’aria e quindi possiamo discutere se fa schifo o no, invece le polveri sottili nell’aria milanese si misurano e non c’è discussione.

L’aria respirata dai milanesi non è spazzata da venti baltici ma migliora da anni, e ogni anno è migliore rispetto all’anno prima. Attenzione però, perché Salis si è basata su un dato vero che ha pizzicato a suo vantaggio, secondo la fallacia del “bias di conferma” con cui si selezionano solo i dati che fanno comodo e si scartano quelli che smentiscono. A Milano gli inquinanti calano sì, ma non lo fanno in modo né omogeneo né lineare. Secondo le bizze del meteo, l’aria è molto più limpida ma a momenti s’intorbida un po’ in qualche punto per breve tempo. Ecco, Ilaria Salis ha preso quel punto in quel momento. Il post di Salis sulla piattaforma social X diceva: “L’aria di Milano è più inquinata dell’anno scorso, e il governo Meloni taglia i fondi anti-inquinamento”.

Ecco i dati rilevati dalle centraline dell’Arpa Lombardia. Se consideriamo il Pm10 nella centralina peggiore della città, a Milano quest’anno abbiamo avuto fino a lunedì 10 novembre 49 giorni di superamento del limite di 50 microgrammi al metro cubo e l’anno scorso nello stesso periodo (1° gennaio-10 novembre) i giorni di superamento erano stati meno, 38. Un punto per Salis. Nelle altre stazioni di misura è il contrario. Sempre periodo 1° gennaio-10 novembre: a Milano Pascal i giorni di superamento sono scesi dai 30 del 2024 ai 24 di quest’anno, in via Senato da 36 a 22, alla colonna del Verziere da 22 sono scesi a 19.

E così funziona per tutte le altre stazioni di misura e per tutti gli altri inquinanti. Qualche misura sale in qualche momento secondo gli sbuffi dello scirocco e della tramontana, tutte le misure scendono. Per esempio gli ossidi di azoto NO2 prodotti da gasolio, allevamenti e concimazioni: negli ultimi 365 giorni fino all’11 novembre solo due centraline annusano un aumento (via Pascal e viale Marche), tutte le altre scendono. Fino agli anni 90 era abituale avere 100 microgrammi di biossido di azoto per metro cubo d’aria e nel 90 la soglia era stata superata 900 volte; negli anni 80 le polveri sospese nell’aria stavano fisse sopra i 200 microgrammi, negli anni 90 sotto ai 100, ora sotto i 50.

Se si prende una mappa più ampia, a Brescia quest’anno l’inquinamento è dimezzato rispetto all’anno scorso. L’aria impestata non è un toccasana per la salute, e fa vittime; tuttavia la speranza di vita di chi nasce a Milano (84,4 anni, diviso tra gli 81,6 dei maschi e gli 85,7 anni delle femmine) è più lunga rispetto al resto della Lombardia e molto più lunga rispetto alla media italiana (83,4 anni nel 2024). A Milano il tumore uccide 7,6 abitanti ogni 10 mila, troppi, ma meno della Lombardia (7,7) e della media italiana (8). Le città più longeve sono quelle con l’aria più lercia (Firenze con 86,7; Prato e Monza-Brianza con 84,6, Milano a 84,4). A Roma è 83,1. Dove l’aria è più nitida può andare peggio: a Crotone la speranza di vita si accorcia a 81,8 anni, Caltanissetta 81,7, Enna 81,4. Non significa che lo smog fa bene. E’ rivelatrice la mappa del pil, che coincide alla perfezione con quella della salute e della longevità ed è opposta a quella dello smog: la prima fonte di asma, malattie, tumori e morte prematura non è la qualità dell’aria ma la qualità del reddito. E’ la povertà a fare strage, è la povertà il nemico da sconfiggere.

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Autore
Il Foglio

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