Perché l'Italia entrò nella Grande guerra?

  • Postato il 11 settembre 2025
  • Di Focus.it
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All'inizio del XX secolo l'Europa era divisa in due blocchi contrapposti che restarono in vigore, con qualche piccolo cambiamento, fino alla Grande guerra.. La trappola. Nel 1882 la Germania, l'Austria-Ungheria e l'Italia avevano stretto un patto militare e difensivo, la Triplice alleanza, che le impegnava a intervenire nel caso in cui uno dei tre Paesi fosse stato attaccato. Stabiliva inoltre che, nel caso in cui una delle parti si trovasse costretta a ingaggiare una guerra preventiva contro una potenza straniera dalla quale si sentiva minacciata, le altre potenze erano tenute a una "benevola neutralità".. Triplice intesa. Nel 1907 nacque anche la Triplice intesa, che legava Francia, Russia e Regno Unito attraverso accordi bilaterali che non comportavano impegni di reciproca difesa. Il percorso verso la stipula dell'Intesa era cominciato quando la Francia, dopo la sconfitta del 1871 contro la Prussia di Bismarck, si era avvicinata alla Russia e poi, per fronteggiare l'espansionismo tedesco, aveva rafforzato i rapporti anche con Londra.. La polveriera dei Balcani. Questi sistemi di alleanze non bastarono però a risolvere le crisi locali, come quella del Marocco, o le guerre balcaniche del 1912-1913, che esasperavano la rivalità tra la Russia e Austria-Ungheria nella regione balcanica, diventata "polveriera d'Europa".. Giravolta italiana. Quanto all'Italia, dopo aver dichiarato la propria neutralità allo scoppio della Prima guerra mondiale, nel 1915 uscì dalla Triplice alleanza per combattere a fianco della Triplice intesa. Il 23 maggio 1915 entrò nel conflitto, dichiarando guerra alla sua ex alleata, l'Austria-Ungheria. Che cosa spinse alla giravolta il regno di Vittorio Emanuele III, che il 2 agosto dell'anno precedente si era proclamato neutrale?. Divisa in due. I rapporti fra Vienna e Roma non erano buoni: impreparata a combattere e contraria all'egemonia asburgica nella regione balcanica, l'Italia, divisa fra neutralisti e interventisti, si appellò inizialmente al carattere difensivo della Triplice alleanza (era infatti stata l'Austria a dichiarare guerra alla Serbia). Con l'evolversi del conflitto, il governo (su posizioni interventiste) cominciò a trattare le condizioni per un possibile ingresso in guerra a fianco delle alleate.. Irredentismo. L'Italia puntava a ottenere i territori "irredenti", ancora parte dell'impero asburgico. Fallite le negoziazioni con Vienna, il governo cominciò a trattare con l'Intesa. Il 26 aprile 1915, con la promessa di ricevere Sud Tirolo, Trentino, Trieste, Istria, Fiume e parte della Dalmazia, firmò il Patto di Londra. In segreto e senza il voto del parlamento, che era in maggioranza neutralista..
Autore
Focus.it

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