Petroliere russe sabotate: Kiev dietro la guerra segreta nei porti del Mediterraneo
- Postato il 7 luglio 2025
- Di Panorama
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La caccia alle petroliere che trasportano il greggio Russo ha colpito la quinta nave in sei mesi.
Questa volta è stato il turno della Vilamoura che era partita dal porto libico di Zuatina con un carico di un milione di barili. La nave batte bandiera delle isole Marshall e appartiene a un armatore greco, che poco casualmente è stato a lungo nella black list dei servizi segreti dell’Ucraina in qualità di alleato di Mosca. Questa petroliera prima di arrivare in Libia aveva fatto scalo in due porti russi e secondo il direttore dei servizi segreti di Kiev fa parte, come le altre cinque imbarcazioni, della cosiddetta “flotta fantasma” della Russia.
Kyrilo Budanov, è il capo della Direzione dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, cioè gli 007 militari di Kiev e non ha dubbi sul ruolo della Vilamoura. “Questa nave fa parte del piano di Mosca per esportare petrolio con navi fantasma, una flotta ombra composta da circa 1.000 navi, per lo più obsolete, con una stazza complessiva superiore a 100 milioni di tonnellate. Noi denunciamo questo fatto al mondo e ormai Putin fa tutto alla luce del sole, perché ha fatto scortare da navi da guerra le due petroliere Selva e Sierra entrambe sotto sanzioni dell’Unione Europea.”
Se gli ucraini lasciano intendere un coinvolgimento più o meno diretto in questi attacchi, Salah Huwadi, capo del Joint Security Operation Rooms il servizio segreto di Bengasi accusa apertamente Kiev. “I nostri servizi segreti hanno monitorato il viaggio della nave partita dal porto libico. Si tratta di un boicottaggio fatto da guastatori professionisti, probabilmente gli stessi che hanno attaccato tutte le altre navi negli ultimi mesi. Il boicottaggio non si è tenuto nel porto di Zuatina, perché la nostra intelligence garantisce la sicurezza, le nostre indagini sospettano di qualche elemento dell’equipaggio asiatico.”
Salah Huwaidi, che ha il grado di Maggior Generale dell’Esercito Nazionale Libico guidato dal Maresciallo Khalifa Haftar, ha stretto rapporti con i servizi segreti russi ed egiziani, ma in passato ha lavorato anche con l’intelligence della Grecia. “I servizi segreti ucraini sono dietro a questo attacco, probabilmente sono responsabili di tutti gli attentati alle petroliere, ma noi della Joint Security Operation Rooms abbiamo indagato sulla nave partita dal porto libico. Lavoriamo a stretto contatto anche con i servizi di intelligence di altri paesi e conosciamo tutto quello che l’Ucraina sta architettando da tempo. Hanno agenti infiltrati ovunque e sono stati aiutati anche dai turchi. Ankara ha rapporti con l’illegittimo governo di Tripoli e non riconosce Tobruk che è il vero rappresentante del popolo libico, grazie a quel grande patriota che è il Maresciallo Khalifa Haftar. In uno scenario geopolitico così complesso il ruolo della Turchia è stata determinante per aiutare gli ucraini, i primi a denunciare questa collaborazione sono stati i greci che hanno pessimi rapporti con il Governo di Unità Nazionale di Tripoli.
Kiev da oltre due anni ha creato una rete molto attiva in tutto il continente africano e lavorano per boicottare i russi ovunque. Nella guerra civile del Sudan è stata l’Ucraina ad aiutare i ribelli delle Forze di Supporto Rapido a colpire i depositi di armi dei governativi, utilizzando droni turchi. Ancora più determinante il ruolo di Kiev in Mali dove i Tuareg del nord, terroristi alleati dello Stato Islamico, vengono regolarmente riforniti di armi e mezzi dagli ucraini per combattere l’esercito governativo maliamo e i loro alleati dell’exWagner Group. L’SBU ( Služba bezpeky Ukraïny) ha investito moltissimo nel continente africano ed è riuscito a creare rapporti solidi in tutto il Sahel in funzione antirussa. Kiev ha condotto una guerra parallela non ufficiale dovunque Mosca avesse degli interessi economici o geopolitici. I casi degli attentati alle petroliere sono solo la punta dell’iceberg di quello che l’intelligence di Zelens’kyj sta portando avanti da anni.
La petroliera Vilamoura quando ho lasciato il porto di Zuatina era in perfetta efficienza e posso garantire che nell’attracco libico non ci sono state manomissioni perché noi abbiamo un ferreo controllo del nostro territorio. Negli attacchi delle altre petroliere era ricorrente uno scalo in territorio turco e questo non fa che confermare la connivenza del Mit (Millî İstihbarat Teşkilâtı) il servizio turco con i guastatori ucraini, ma ora sembra che abbiano cambiato modalità.” L’alto ufficiale della Cirenaica non nega di avere una stretta collaborazione con gli 007 russi, ma rivendica l’indipendenza del suo ufficio e del suo governo. “ Lavoriamo con tanti servizi segreti africani e abbiamo un rapporto privilegiato con il Cairo. Certo, la Russia ha sempre appoggiato il governo di Tobruk e questo ci ha permesso di creare una fortissima connessione anche a livello di intelligence, ma le nostre indagini sono totalmente indipendenti e noi siamo sul campo soltanto per garantire la sicurezza del popolo libico.“
Nonostante le dichiarazioni ufficiali il Joint Security Operation Rooms è fortemente legato ai servizi di Mosca e Haftar ha inserito al vertice diversi elementi che avevano lavorato sotto il regime di Muammar Gheddafi, uomini esperti che avevano fatto del Mukhabarat el-Jamahiriya uno degli apparati di sicurezza migliori di tutto il mondo arabo.