Pfas, Giordano e Traversi (M5s): “Regione tuteli i vigili del fuoco esposti a sostanze cancerogenere”

  • Postato il 10 giugno 2025
  • Argomento
  • Di Genova24
  • 2 Visualizzazioni
vigili del fuoco incendio via vesuvio

Genova. “Secondo un monitoraggio indipendente realizzato da USB in collaborazione con Greenpeace e reso noto ieri alla conferenza stampa che si è tenuta alla Camera dei deputati, è stata accertata la presenza di PFAS (composti poli e perfluoroalchilici) nei dispositivi di protezione individuali e nel sangue di 16 Vigili del fuoco dei comandi di Catania, Padova, Verona, Alessandria, Genova e Pisa”.

Così, a margine della conferenza alla quale ha partecipato come relatore, il capogruppo regionale del M5S Stefano Giordano, primo firmatario di un ordine del giorno (depositato e calendarizzato per la seduta del 17 giugno) per impegnare la Regione Liguria ad attivarsi per avviare uno specifico biomonitoraggio sui livelli di Pfas nell’organismo dei Vigili del Fuoco professionisti e volontari anche in quiescenza. Alla conferenza era presente anche il deputato M5S Roberto Traversi che si è speso dal punto di vista politico e legislativo per avviare un percorso di protezione sanitaria dei Vigili del fuoco presso i Ministeri di competenza.

“I PFAS sono sostanze chimiche di sintesi a cui i Vigili del fuoco sono esposti nelle loro attività professionali attraverso le schiume antincendio e l’utilizzo di dispositivi di protezione individuali. I dati, e le segnalazioni che riceviamo, ci dicono chiaramente che la questione non può più essere ignorata: al Governo nazionale chiediamo di intervenire vietando l’uso e la produzione di queste sostanze su tutto il territorio nazionale mettendo così in sicurezza il corpo dei pompieri”.

“Contestualmente, con l’atto depositato, impegniamo il presidente e la Giunta regionale a intervenire presso gli organi competenti affinché venga previsto un biomonitoraggio sanitario, su base volontaria, sui livelli di Pfas nell’organismo dei Vigili del fuoco attivi e in pensione; ad attivarsi presso il Ministero affinché i biomonitoraggi vengano inclusi all’interno del perimetro delle visite periodiche previste dalla medicina del lavoro; e ad avviare tutte le azioni di propria competenza che consentano il riconoscimento dei parametri INAIL al fine di garantire ai Vigili del fuoco lo status di categoria di lavoratori sottoposti ad impieghi altamente e particolarmente usurante e invalidante”.

Autore
Genova24

Potrebbero anche piacerti