Piano Ue di investimenti per gli alloggi, stretta sugli affitti brevi

  • Postato il 16 dicembre 2025
  • Economia
  • Di Agi.it
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Piano Ue di investimenti per gli alloggi, stretta sugli affitti brevi

AGI - La Commissione europea ha presentato un piano europeo per l'edilizia abitativa, per aiutare gli Stati membri Ue a realizzare alloggi a prezzi accessibili, sostenibili e di qualità. Il pacchetto si concentra sull'aumento dell'offerta di alloggi, sull'incentivazione di investimenti e riforme, sulla risoluzione del problema degli affitti a breve termine nelle zone in difficoltà abitative e sul sostegno alle persone più colpite. Prevede anche una stretta sugli affitti brevi.

"Dal 2013, i prezzi delle case nell'Ue sono aumentati di oltre il 60%, superando la crescita del reddito e lasciando indietro molte famiglie, mentre gli affitti medi sono aumentati di circa il 20%, con nuovi affitti che aumentano ulteriormente nei mercati urbani. Inoltre, gli affitti a breve termine sono aumentati di quasi il 93% tra il 2018 e il 2024", si legge in una nota dell'esecutivo Ue.

Per colmare il divario tra domanda e offerta nel prossimo decennio, la Commissione europea stima che nell'Ue sarà necessario aggiungere circa 650 mila alloggi all'anno agli attuali livelli di nuova offerta (circa 1,6 milioni all'anno), con un costo stimato di 150 miliardi di euro all'anno. L'offerta di alloggi può concretizzarsi nella costruzione di nuove abitazioni, nella riconversione di edifici esistenti in alloggi residenziali e a prezzi accessibili e nella ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente per creare alloggi più sostenibili e di qualità.

Nello specifico, le misure della Commissione europea prevedono di promuovere l'innovazione sia nell'edilizia che nella ristrutturazione, con l'obiettivo di aumentare la produttività. Le misure includono l'adozione di metodi di costruzione moderni, il sostegno a una transizione verso una maggiore circolarità e processi digitali, la facilitazione della fornitura transfrontaliera di servizi di costruzione e il miglioramento dell'accesso alla manodopera qualificata.

La Commissione sta inoltre valutando la possibilità di ridurre la burocrazia, sia a livello Ue attraverso un nuovo pacchetto di semplificazione per l'edilizia abitativa, sia collaborando con gli Stati membri, le regioni e le città per aiutarli a semplificare i codici edilizi, le procedure amministrative in materia di zonizzazione, pianificazione e rilascio di permessi, e ad aumentare la loro capacità amministrativa.

"Una nuova Alleanza europea per l'edilizia abitativa tra Stati membri, città, regioni, istituzioni dell'Ue, fornitori e associazioni di alloggi, parti sociali, industria e società civile guiderà l'attuazione del piano", precisa ancora la Commissione europea. L'esecutivo Ue presenterà inoltre una relazione sui progressi compiuti prima della fine del mandato e organizzerà il primo vertice Ue sull'edilizia abitativa nel 2026. Il pacchetto include anche una Comunicazione e una raccomandazione del Consiglio sul nuovo Bauhaus europeo (Neb), che sostiene progetti sostenibili, accessibili e di alta qualità, principalmente nell'ambiente delle costruzioni.

Inoltre, norme Ue riviste in materia di aiuti di Stato mireranno a rendere più facile per gli Stati membri sostenere finanziariamente l'edilizia abitativa e sociale a prezzi accessibili. Una nuova iniziativa legislativa sugli affitti a breve termine sosterrà poi le aree in difficoltà abitative. Tramite il bilancio europeo 2021-2027, compreso il Recovery, specifica la Commissione europea, sono già stati mobilitati 43 miliardi di euro per l'edilizia abitativa. La Commissione intende continuare a investire nel settore con 10 miliardi di euro previsti per il 2026 e 2027 tramite il piano Invest Eu.

Nuovi fondi dovrebbero poi essere messi a disposizione tramite il prossimo bilancio pluriannuale europeo. L'esecutivo europeo prevede anche di riuscire a garantire al settore abitativo almeno 1,5 miliardi di euro in proposte da parte di Stati membri e regioni per riprogrammare i fondi di coesione nell'ambito della revisione intermedia; e ulteriore sostegno dal Fondo sociale per il clima. Sarà poi sviluppata una nuova piattaforma paneuropea per gli investimenti in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti, le banche di promozione nazionali e regionali e altre istituzioni finanziarie internazionali.

La Commissione mira anche a mobilitare nuovi investimenti nell'edilizia abitativa sociale e per gli studenti, e aiuterà gli Stati membri a mettere in atto soluzioni migliori per le persone senza fissa dimora, basate sui principi dell'iniziativa "Housing first". Infine, la Commissione proporrà, nel quadro della Strategia anti-povertà 2026, una raccomandazione del Consiglio sulla lotta all'esclusione abitativa, per prevenire e affrontare la situazione dei senzatetto. L'obiettivo sarà promuovere l'elaborazione e l'attuazione di politiche basate su un approccio incentrato sulla persona, incentrato sull'alloggio e integrato.

"Nonostante gli sforzi compiuti finora, il numero di senzatetto è in aumento, con oltre un milione di persone senza fissa dimora, tra cui 400 mila bambini nell'Ue", ha conclude la nota dell'esecutivo Ue.

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Agi.it

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