Piemonte tra le regioni con più lavoratori stranieri in ingresso: 79.660 assunzioni previste, oltre 7.000 nell’artigianato

  • Postato il 8 maggio 2025
  • Lavoro
  • Di Quotidiano Piemontese
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Lavoratori

TORINO Il Piemonte si conferma tra le regioni italiane con la maggiore incidenza di lavoratori stranieri in ingresso. Secondo i dati del Sistema Informativo Excelsior (Unioncamere-Ministero del Lavoro), sono 79.660 le assunzioni previste nella regione, di cui 7.160 riguarderanno imprese artigiane, pari al 17,8% delle nuove assunzioni del settore.

Il comparto artigiano resta uno dei principali poli attrattivi per la manodopera straniera, in particolare nei settori Costruzioni (22,4%), Servizi (18,5%) e Manifatturiero esteso (16,6%). A livello nazionale, nel 2024 si stimano oltre 1 milione di ingressi di lavoratori immigrati, di cui 93.390 destinati all’artigianato.

“Non si tratta solo di colmare i vuoti lasciati da chi esce dal mondo del lavoro – commenta Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – ma di accompagnare una nuova fase di sviluppo, fondata su manodopera stabile, formata e valorizzata. Serve una politica del lavoro che legga i fabbisogni reali delle imprese e investa in formazione professionalizzante”.

Il fabbisogno complessivo di lavoratori stranieri nel quinquennio 2024-2028 è stimato in 607.400 unità per l’economia privata non agricola. Di queste, 66.000 saranno richieste dall’artigianato, con una concentrazione nelle filiere a più alta intensità di lavoro manuale: Costruzioni e infrastrutture (20.900 ingressi previsti), Moda (10.400) e Agroalimentare (7.500).

Felici punta anche il dito su un cambiamento culturale: “Ci stiamo trasformando in una società che disprezza il lavoro manuale. È ora di riconnettere giovani e famiglie con l’etica del lavoro come fondamento della vita. Non è un caso che don Bosco fosse piemontese”.

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Quotidiano Piemontese

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