Pierpaolo Piccioli alla guida di Balenciaga

  • Postato il 19 maggio 2025
  • Di Panorama
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È ufficiale: Pierpaolo Piccioli prenderà le redini creative di Balenciaga, succedendo a Demna, come annunciato dal gruppo Kering. L’incarico sarà effettivo dal 10 luglio 2025, subito dopo l’ultima sfilata couture firmata da Demna per la maison, ma Piccioli è già al lavoro sulla sua prima collezione, attesa per ottobre durante la Paris Fashion Week.

Le parole dello stilista

«Questo è un nuovo momento per la moda, e puoi cambiare le regole solo dall’interno. Credo che possiamo proporre una nuova immagine della moda che parli di assertività, umanità e intelligenza, valori non sempre scontati». 

«Voglio abbracciare il passato, perché sento che è molto importante avere rispetto per ciò che hanno fatto Nicolas [Ghesquière] e Demna prima di me. La storia di Balenciaga è una storia di designer che rispetto profondamente» ha proseguito Piccioli. «Questo è più un passaggio di testimone che un gioco delle sedie, e mi sento molto fortunato a farne parte».

Il designer italiano ha evocato anche un legame personale con il fondatore Cristóbal Balenciaga: «Vengo da un posto molto piccolo, proprio come Cristóbal, e so bene che fare il lavoro che ami è un privilegio». E ha aggiunto: «Cristóbal si esprimeva attraverso il proprio mestiere. Se pensiamo alle sue silhouette, alle sue forme – faceva della creatività una cultura, ed è sempre stato un innovatore».

La carriera di Pierpaolo Piccioli

Piccioli approda a Balenciaga dopo un percorso ventennale in Valentino, casa nella quale è entrato nel 1999 insieme a Maria Grazia Chiuri, con cui ha condiviso la direzione creativa fino al 2016. In quell’anno, dopo la partenza di Chiuri per Dior, ha assunto il ruolo di direttore unico, tracciando un nuovo corso fatto di romanticismo visionario, sofisticazione emotiva e consapevolezza sociale. Le sue collezioni haute couture hanno saputo coniugare l’eredità storica della maison con una sensibilità contemporanea, senza cedere alla nostalgia o al formalismo.

Oltre il cambio estetico: una visione strategica

Apparentemente distante dal linguaggio visivo di Demna – più concettuale e provocatorio – lo stile di Piccioli, più lirico e umanista, potrebbe segnare un nuovo equilibrio strategico per Balenciaga. Ma non si tratta solo di estetica. La scelta di Piccioli suggerisce un’intenzione più profonda da parte di Kering: ricalibrare il posizionamento culturale del marchio, mantenendo la sua carica innovativa ma con una nuova intensità narrativa e, forse, una maggiore apertura empatica.

Francesca Bellettini, deputy CEO del gruppo, ha dichiarato in un comunicato ufficiale: «È uno dei designer più talentuosi e celebrati del nostro tempo. La sua padronanza dell’haute couture, la sua voce creativa e la sua passione per il savoir-faire lo rendono la scelta ideale per la maison». 

Parole confermate anche da Gianfranco Gianangeli, CEO di Balenciaga dal gennaio 2025: «La sua visione creativa prospererà, e interpreterà perfettamente l’eredità di Cristóbal Balenciaga, costruendo sulla creatività audace, sul ricco patrimonio e sulla forte cultura della casa».

Un passaggio chiave per Kering

La nomina di Piccioli si inserisce anche in una più ampia strategia del gruppo Kering. Dopo l’acquisizione del 30% di Valentino nel 2023 per 1,7 miliardi di euro, con l’opzione di acquisire il restante entro il 2028, la mossa rafforza ulteriormente l’influenza del colosso francese sulla geografia del lusso. Proprio sotto la guida di Piccioli, Valentino ha chiuso il 2024 con ricavi per 1,3 miliardi di euro, cifra non lontana dai 1,66 miliardi stimati per Balenciaga nello stesso periodo.

Balenciaga, dopo la crisi reputazionale del 2022 e il rallentamento del mercato globale del lusso, sta conoscendo una graduale ripresa, in particolare nel segmento leather goods. La promozione di Nathalie Raynaud a deputy CEO e l’arrivo di Gianangeli confermano l’intenzione di stabilizzare e rilanciare il marchio anche sul piano manageriale.

Autore
Panorama

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