Pillole di salute: è vero che i prodotti “light” aiutano a dimagrire?

  • Postato il 23 giugno 2025
  • Lifestyle
  • Di Blitz
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Al supermercato sembrano la scelta più ovvia: i prodotti “light” ci promettono meno calorie, meno grassi, meno zuccheri. Insomma, meno problemi. Ma la domanda che molti si pongono è: aiutano davvero a dimagrire?

La risposta, secondo diversi studi e analisi nutrizionali, è più complessa di quanto sembri. A volte, questi alimenti possono persino ostacolare la perdita di peso. Ecco perché è importante capire cosa c’è davvero dietro l’etichetta “light”.

Cosa significa davvero “light”

In Europa, un alimento può definirsi “light” se ha almeno il 30% in meno di calorie, grassi o zuccheri rispetto alla versione tradizionale. Ma questa riduzione non sempre rende il prodotto più sano o adatto a un regime dimagrante.

Un esempio classico è quello degli snack “a basso contenuto di grassi”, che spesso compensano la perdita di gusto con zuccheri aggiunti, amidi o dolcificanti artificiali. Il risultato? Un prodotto apparentemente più leggero, ma non sempre più nutriente — né davvero più efficace per perdere peso.

L’effetto inganno: più è “light”, più ne mangiamo

Molti studi hanno analizzato il comportamento dei consumatori di fronte ai prodotti “light”. Un celebre studio pubblicato su Health Psychology ha mostrato che le persone tendono a mangiare porzioni più abbondanti quando un alimento è etichettato come “low-fat”.

Questo comportamento, noto come effetto halo, porta inconsciamente a compensare il “beneficio” percepito, annullando del tutto il vantaggio calorico.

Light non vuol dire sano (né naturale)

In molti casi, i prodotti light sono fortemente processati. Per renderli appetibili, si ricorre spesso a sostanze come:

  • Dolcificanti artificiali, che possono alterare il senso di sazietà e influenzare il microbiota intestinale

  • Addensanti e aromi per ripristinare la consistenza persa senza i grassi

Uno studio su Cell Metabolism ha evidenziato come i dolcificanti non calorici possano attivare una risposta cerebrale simile a quella dello zucchero, stimolando l’appetito anziché calmarlo.

I grassi non sono nemici: serve equilibrio

Un altro errore frequente è temere i grassi “a prescindere”. Non tutti sono da evitare: grassi buoni come quelli dell’olio extravergine di oliva, del pesce azzurro o della frutta secca sono essenziali per l’equilibrio ormonale e per la sazietà.

Ecco perché eliminare completamente i grassi a favore di versioni light può rendere il pasto meno saziante e spingere a mangiare di più durante la giornata.

Quando ha senso scegliere un prodotto light?

I prodotti light possono essere utili in contesti specifici, ad esempio per chi deve tenere sotto controllo il colesterolo o ridurre il sodio per motivi clinici. In questi casi, uno yogurt magro senza zuccheri o un formaggio light possono essere buone alternative, ma solo se inseriti in una dieta equilibrata e consapevole.

Il consiglio finale: più che “light”, scegli consapevole

Affidarsi ciecamente alle etichette “light” può essere fuorviante. Meglio puntare su alimenti semplici, poco processati, capaci di fornire energia vera e sazietà duratura.

Un buon punto di partenza è leggere sempre l’etichetta completa, verificando gli ingredienti reali e non solo i valori nutrizionali. In molti casi, una porzione di cibo “normale” ma completo è preferibile a un prodotto light pieno di additivi.

Il consiglio pratico? Piuttosto che cercare scorciatoie nei prodotti “light”, lavora su porzioni consapevoli, ritmo dei pasti regolare e qualità degli alimenti. Non sei ciò che mangi: sei ciò che il tuo corpo riesce a usare bene.

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Autore
Blitz

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