Pillole di salute: Lo zucchero di canna è davvero migliore di quello bianco? Non proprio
- Postato il 24 aprile 2025
- Lifestyle
- Di Blitz
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Nel mondo della nutrizione, ci sono convinzioni dure a morire. Una delle più diffuse è che lo zucchero di canna sia più sano dello zucchero bianco. Ma è davvero così? In realtà, la differenza tra i due è minima, quasi simbolica, e non giustifica l’idea che uno faccia bene e l’altro male.
La verità è che la differenza tra i due zuccheri è più estetica e di gusto che reale, se si guarda alla loro composizione chimica e al loro impatto sulla salute. Entrambi derivano dalla stessa fonte: la canna da zucchero (o in alcuni casi dalla barbabietola). La variante di colore dorato dello zucchero di canna è dovuta alla presenza residua di melassa, che conferisce un aroma leggermente più intenso. Ma questa è una questione di sapore, non di benefici.
Sul piano nutrizionale, lo zucchero di canna non apporta vantaggi significativi. Una porzione da 100 grammi di zucchero bianco contiene circa 400 kcal; lo zucchero di canna ne ha praticamente lo stesso numero. E i minerali presenti, come ferro, calcio e potassio, sono in quantità talmente ridotte da non avere un reale impatto sul fabbisogno giornaliero.
Uno studio del 2014 pubblicato sul Journal of Food Science and Technology ha analizzato le proprietà nutrizionali dei diversi tipi di zucchero, concludendo che le differenze tra zucchero raffinato e zucchero grezzo sono trascurabili e non giustificano preferenze “salutistiche”. Un’altra revisione pubblicata sul British Dental Journal nel 2020 ha sottolineato che, dal punto di vista della salute orale, entrambi i tipi di zucchero rappresentano un rischio equivalente per carie e altre problematiche dentali, così come per lo sviluppo di sindromi metaboliche e diabete se consumati in eccesso.
Anche dal punto di vista della glicemia, i due zuccheri hanno un indice glicemico quasi identico, il che significa che il loro impatto sul livello di zuccheri nel sangue è sovrapponibile. In sostanza, per l’organismo non c’è alcuna differenza significativa.
Per chi è attento alla propria salute e cerca alternative più valide, la soluzione non sta tanto nel tipo di zucchero, quanto nella quantità. Ridurre il consumo di zuccheri aggiunti è la vera scelta benefica, indipendentemente dalla fonte. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di limitare gli zuccheri liberi a meno del 10% delle calorie giornaliere, suggerendo come obiettivo ottimale il 5%.
Il consiglio del giorno: Smettere di pensare allo zucchero di canna come “salutare” è già un primo passo verso una maggiore consapevolezza alimentare. Meglio ancora, prova a educare il palato a sapori meno dolci. Per dolcificare ogni tanto, scegli opzioni a basso impatto glicemico come la stevia o l’eritritolo. Ma il vero segreto resta la moderazione: meno zucchero significa più salute, sempre.
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