Pirelli approva il bilancio e si libera dal controllo cinese

  • Postato il 28 aprile 2025
  • Di Panorama
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Stop al controllo cinese su Pirelli. Il cda della società oggi ha approvato il bilancio a maggioranza e Sinochem, nonostante il suo 37% di azioni, non esercita più il controllo. Mossa attesa per rispondere al Golden Power sollevato dal governo nel 2023 e per rafforzarsi e garantirsi nel mercato americano.

Il cda dello scorso 27 marzo si era chiuso con il rinvio ad oggi, per risolvere la questione del peso cinese sulla governance del gruppo. E oggi il consiglio d’amministrazione si è espresso a maggioranza. Nove consiglieri su quindici hanno votato a favore dell’approvazione del bilancio e della presa d’atto della perdita del controllo da parte di Sinochem. Hanno votato contro cinque consiglieri di area cinese e un membro si è astenuto. “A seguito dell’emanazione del Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri Golden Power, è venuto meno il controllo di Marco Polo Italy (e, per l’effetto, di Sinochem) su Pirelli ai sensi dell’Ifrs 10. Al contempo Pirelli non risulta, ai sensi del predetto principio contabile, sottoposta al controllo di alcun soggetto”, spiega una nota.

La decisione di oggi arriva alla fine di lunghe analisi condotte insieme a società di revisione e studi legali, dopo che la questione “peso della parte cinese nella governance” era stata sollevata sia dal collegio sindacale sia dal management in seguito all’intervento del Golden Power nel 2023. Quello di oggi è un “primo passo, ma non risolutivo” nel percorso di adeguamento della governance di Pirelli ai vincoli normativi statunitensi però, come ricordato dal management in una nota ufficiale. Gli Stati Uniti, mercato strategico per Pirelli, si prepara a introdurre restrizioni severe sull’uso di componentistica tecnologica cinese nei dispositivi per la mobilità connessa, rendendo necessario per la casa di pneumatici storica italiana un netto distanziamento da influenze cinesi, per tutelare e ampliare la propria presenza commerciale. Sinochem mantiene circa il 37% del capitale di Pirelli, ma con la decisione di oggi riduce il suo peso diretto nella gestione della società, senza avere, per ora, l’obbligo di vendere la propria partecipazione.

Il Cda oltre all’approvazione del bilancio proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo per azione di 0,25 euro per un totale di 250 milioni di euro. Un segnale di solidità finanziaria, in un momento in cui l’equilibrio dell’azionariato potrebbe subire nuovi assestamenti.

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Panorama

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