Più controlli, un solo veto (sulla Cina). I numeri del Golden Power 2024

  • Postato il 2 luglio 2025
  • Economia
  • Di Formiche
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Nel 2024 il numero complessivo di operazioni passate sotto il Golden Power è aumentato di quasi il 15 per cento rispetto all’anno precedente (comprendendo notifiche e prenotifiche): 835 operazioni, di cui 660 notifiche e 175 prenotifiche, contro 727 operazioni, di cui 577 notifiche e 150 prenotifiche. Sono i numeri che emergono dalla relazione annuale consegnata ieri alle Camere, già anticipati a marzo dal sottosegretario Alfredo Mantovano che aveva anche aperto all’idea di un “tagliando” alla normativa.

Il contesto generale

“Dalle rilevazioni per l’anno 2024 emerge che il 53 per cento delle notifiche sono state considerate rientranti nel perimetro di applicazione”, si legge nel sommario. Il 92 per cento del totale delle operazioni è stato autorizzato senza misure di mitigazione. Il restante 8 per cento ha ricompreso decisioni di autorizzazione con condizioni o prescrizioni. In questi casi, può essere richiesto, per esempio, alle imprese “di adottare specifiche azioni, anche future, riguardo all’operazione”, continua il testo. Infine, nel 2024, meno dell’1 per cento delle operazioni notificate sono state oggetto di opposizione all’acquisto o di veto, “in linea con la media degli anni precedenti”. “Le attività si sono concluse nei termini previsti e, in tutti i casi, con l’adozione di decisioni comunicate espressamente alle parti, secondo tempistiche tra le più celeri nel panorama europeo”, conclude il sommario.

Le operazioni notificate

Le notifiche relative all’acquisto di partecipazioni societarie, pur diminuendo leggermente rispetto al 2023 (dal 70% al 65%), rimangono la categoria principale. Sono aumentate invece altre operazioni come la costituzione di garanzie e gli investimenti greenfield. Circa il 12% delle notifiche riguarda riorganizzazioni interne al gruppo tramite operazioni infragruppo, mentre i piani annuali 5G rappresentano il 3% delle notifiche, stabile rispetto all’anno precedente.

Le amministrazioni competenti

Nel 2024, il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha gestito il maggior numero di istruttorie, 239, in aumento rispetto alle 211 del 2023. Anche il ministero dell’Economia e delle finanze ha visto una crescita delle istruttorie, passando da 121 a 133 (+10%). Altri ministeri coinvolti sono il ministero della Salute (89 istruttorie), il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (78) e il ministero della Difesa (69).

I settori interessati

La distribuzione settoriale delle notifiche sul Golden Power nel corso dell’anno evidenzia una chiara prevalenza dei comparti della difesa e sicurezza nazionale, che raccolgono il 20,3% delle operazioni notificate. Seguono settori chiave per l’infrastruttura del Paese come le comunicazioni (10,8%) e l’energia (10,5%), a conferma della crescente attenzione istituzionale verso gli asset strategici. La salute (9,3%) e la protezione dei dati (7,8%) risultano anch’essi tra i principali ambiti d’interesse, mentre comparti emergenti come la robotica, il settore creditizio-assicurativo e l’agroalimentare mostrano percentuali più contenute ma significative.

L’unico caso di veto

Nel corso dell’anno si è registrato un unico caso di veto esercitato dal governo nell’ambito del Golden Power. Il provvedimento, adottato il 29 ottobre 2024, ha riguardato il progetto di joint venture tra la società italiana Manta Aircraft S.R.L. e l’azienda cinese Shenyang Aviation Industry Group Co. Ltd. per lo sviluppo di prototipi di velivoli destinati al trasporto passeggeri. Alla luce delle valutazioni emerse dall’istruttoria svolta dal ministero della Difesa, con il coinvolgimento di Leonardo, Cassa Depositi e Prestiti e Guardia di Finanza, è stato accertato il rischio per attivi strategici e tecnologie sensibili di rilevanza per la sicurezza nazionale. Per tali motivi, è stato esercitato il potere di veto sull’operazione. Recita la relazione: “È emersa la necessità di adottare un criterio di massima precauzione rispetto al quale eventuali prescrizioni, di difficile monitoraggio, non sono apparse adeguate a tutelare in maniera efficace l’interesse pubblico perseguito dalla normativa”. L’unica opposizione ha riguardato, con Dpcm del 4 giugno 2024, l’acquisizione, da parte di BM Carpenterie Oil & Gas S.r.I. e Officine Piccoli S.p.a., di FBM Hudson Italiana S.p.a.: “dalle risultanze è emersa, in particolare, la necessità di adottare un criterio di massima precauzione rispetto al quale eventuali prescrizioni, di difficile monitoraggio, non sono apparse adeguate a tutelare in maniera efficace l’interesse pubblico perseguito dalla normativa di settore”.

Autore
Formiche

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