Pizzo, rinascita alla Marinella: da discarica a polo sportivo modello

  • Postato il 14 ottobre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Pizzo, rinascita alla Marinella: da discarica a polo sportivo modello

Inaugurata a Pizzo l’area bonificata della discarica grazie a fondi Pnrr: alla Marinella realizzato un polo sportivo attrezzato. Il sindaco Sergio Pittito: “Restituiamo ai cittadini un luogo di legalità”


PIZZO – Da simbolo di degrado ambientale a modello virtuoso di recupero e legalità. Si è compiuto il percorso che ha portato alla definitiva restituzione alla collettività dell’area della ex discarica in località Marinella, a Pizzo.
Si chiude così una pagina buia durata decenni, una vera e propria ferita aperta sul litorale. Al posto di tonnellate di rifiuti, oggi sorge un moderno e vasto polo sportivo. Il complesso comprende un campo da calcio a 5 in erba sintetica, due campi da padel, due campi da beach volley. E ancora: un’area ludica attrezzata per bambini, percorsi pedonali e ampie zone verdi. Una giornata di festa e di orgoglio per la cittadina, celebrata con una conferenza stampa in Municipio e il successivo, taglio del nastro.

Da discarica a polo sportivo, all’inaugurazione un imponente schieramento di autorità, a testimonianza del valore strategico dell’intervento realizzato a Pizzo

L’evento ha visto la partecipazione di un imponente schieramento di autorità, a testimonianza del valore strategico dell’intervento. Presenti il Generale di Divisione dei Carabinieri Giuseppe Vadalà, Commissario Unico per le bonifiche, il prefetto di Vibo Valentia, Anna Aurora Colosimo, e i vertici provinciali delle forze dell’ordine.

Assente fisicamente ma presente con un videomessaggio, il viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Vannia Gava, che ha lodato l’operazione: «Questo intervento è un mirabile esempio di buona amministrazione e di sinergia tra istituzioni, impresa e cittadini, un modello da replicare. È la dimostrazione che, grazie ai fondi del Pnrr e a una visione chiara, possiamo trasformare i problemi in risorse, promuovendo un’economia circolare che fa bene all’ambiente e alle comunità». Il sindaco Sergio Pititto ha fatto gli onori di casa, visibilmente emozionato. «Oggi non celebriamo solo la fine di un complesso lavoro, ma l’inizio di una nuova fase per la nostra città», ha dichiarato il primo cittadino.


«La mia profonda gratitudine va alla Struttura Commissariale, all’impresa e a tutte le forze istituzionali che hanno creduto in questo progetto. Restituiamo ai nostri cittadini, e soprattutto ai nostri giovani, non solo un’area bonificata, ma un luogo di aggregazione e di crescita sana. Ora spetta a noi, come comunità, custodire e valorizzare questo bene prezioso, motore di un nuovo sviluppo anche turistico». Parole a cui hanno fatto eco quelle del generale Vadalà, che ha sottolineato la portata nazionale dell’intervento: «Pizzo rappresenta un modello virtuoso a livello nazionale. Abbiamo trasformato una procedura d’infrazione europea in un’opportunità di sviluppo, portando l’investimento da 500 mila a 11 milioni di euro. Questo è lo Stato che funziona e che restituisce ai cittadini territori risanati e fruibili. Ogni euro speso qui è un investimento sulla legalità e sulla qualità della vita»

Anche il prefetto Anna Aurora Colosimo ha voluto sottolineare il valore dell’operazione

Anche il prefetto Anna Aurora Colosimo ha voluto sottolineare il valore dell’operazione: «La bonifica di questo sito non è solo un’opera di riqualificazione, ma una potente affermazione della presenza dello Stato e del principio di legalità, che vince sull’abbandono e sull’illecito».
Un successo corale, come ribadito da più parti, che ha visto il contributo essenziale di enti come Arpa Calabria per il monitoraggio ambientale e dell’intera struttura commissariale. I dettagli tecnici dell’imponente opera sono stati illustrati da Carmelo Marangi, Direttore Tecnico della ditta esecutrice Serveco. «La nostra scelta tecnica è stata quella di non limitarci a trasportare altrove le 50.000 tonnellate di rifiuti», ha spiegato Marangi.

«Attraverso un innovativo processo di vagliatura in loco, abbiamo recuperato e riutilizzato circa il 77% dei materiali per la rinaturalizzazione della duna costiera, un intervento completato dalla messa a dimora di 6.000 nuove piante. Una soluzione che ha evitato il trasporto di migliaia di camion, con un enorme beneficio in termini di sostenibilità e minori emissioni»,

Questo successo è il frutto di un’intensa collaborazione istituzionale e di una precisa volontà politica, sostenuta dagli ingenti investimenti del Pnrr destinati alla tutela ambientale. Un impegno che ha permesso all’Italia di risparmiare oltre 200 milioni di euro in sanzioni europee. Ora la responsabilità passa alla politica locale e alla comunità, chiamata a mantenere pulito il litorale e a dare vitalità ai nuovi impianti, trasformando definitivamente un luogo di abbandono in uno spazio di socialità, crescita e sport. Le celebrazioni sono poi proseguite nel pomeriggio con l’inaugurazione dell’intera area riqualificata, animata da esibizioni sportive e di danza che hanno offerto un primo assaggio della nuova, vibrante vita che questo luogo è destinato a ospitare.

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