Pluralollo e il pluralismo alla vaccinara del governo su vaccini e scienza

  • Postato il 19 agosto 2025
  • Di Il Foglio
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Pluralollo e il pluralismo alla vaccinara del governo su vaccini e scienza

E così, proprio sulle pagine di questo giornale, abbiamo assistito all’ennesima magnifica interpretazione del ministro Francesco Lollobrigida. “Gli organismi plurali servono a contenere idee differenti”, ha detto attaccando il collega Schillaci per lo scioglimento del Nitag. Prima di lui, Meloni, sulla stessa corda, ha affermato che "Da sempre nel governo noi crediamo nel pluralismo e nel confronto delle opinioni". Sono tutti così pluralisti, al governo e in FdI. Possiamo provare a immaginare la prossima volta che ci sarà bisogno di un medico, come si comporteranno. 

“Dunque, signor Pluralollo, vista la sua età, credo che quest’anno per lei sia indicata la profilassi antinfluenzale. Prenoti pure per la vaccinazione”

“E no, caro dottore. Non possiamo mica procedere così”

“In che senso, scusi?”

“Manca il confronto dialettico fra le parti, anzi mancano del tutto le altre parti in questa discussione. Non vedo Red Ronnie e la Parisi, per dire.”

“Ma cosa sta dicendo, signor Pluralollo? Non capisco”

“Dottore, in questo paese da sempre noi crediamo nel pluralismo e nel confronto delle opinioni. Lei si è confrontato? Perché non vedo dibattiti, qui”

“Signor Pluralollo, io sono un medico, mica una ballerina o un DJ!”

“Appunto! Il suo punto di vista è limitato. Lei non può venire a dirmi di fare questo o quello – addirittura un vaccino – senza aver sentito le altre parti.”

“Ma sono i medici, mica ballerini e DJ, a conoscere la medicina e a dover operare in scienza e coscienza per il bene dei pazienti!”

“Ah, la scienza! Come ha detto ieri il nostro ministro, la storia insegna che non sempre il pensiero scientifico dominante è quello giusto. Lo è statisticamente, ma lasciare spazio a tesi diverse e non soffocarle è la strada maestra”.

“Signor Pluralollo, ma la statistica serve apposta a decidere in presenza di incertezza! Davvero non riesco a seguirla.”

“Noi siamo plurali. Non escludiamo nulla e nessuno.”

“Scusi, signor Pluralollo, adesso però vorrei capire meglio. Se davvero siete così rispettosi di ogni opinione e promuovete dibattito e democrazia, come mai vedo isolato il ministro Schillaci, per una volta che ha provato a deviare dall’opinione della maggioranza? E perché, in ogni tavolo, commissione, strapuntino, dalla Sanità alla Rai, dall’Agricoltura ai Lavori Pubblici e ai Servizi, vedo vostri rappresentanti ben allineati e compatti, senza nessun non dico dissenso, ma pensiero differente?”

“Dottore, lei non vuole capire. Le ho detto che siamo plurali: tanti, moltissimi, tutti uguali e tutti da sistemare. Plurali quando siamo noi, pluralisti quando bisogna decidere in medicina o in ogni materia dove conti la scienza. E’ semplice, no? Devi nominare un organo di tecnico di garanzia? Chessò, il comitato dedicato alla carne coltivata. Siamo plurali – tanti di noi dentro – o pluralisti – discussioni infinite di ogni posizione possibile – in maniera chiara e prevedibile, a seconda dei casi".

“Ma questo è pluralismo alla vaccinara!”

“Dottore, ancora con questi vaccini? Ma la Parisi almeno l’ha chiamata?”

“Signor Pluralollo, esca pure dal mio studio. E magari vada in camerino dalla Parisi, quando avrà bisogno di una cura”.

“Dottore, parlerò con il ministro. Si prepari: dovrà lasciare questo studio e far posti alla Parisi".

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Autore
Il Foglio

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