Poco F8 Ultra, lo smartphone che è tutta un’altra musica
- Postato il 26 novembre 2025
- Di Panorama
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da Bali, Indonesia
Ha un nome per niente altisonante, che sa di compromesso, anzi proprio di scarsità. Invece, a livello di prestazioni, dotazioni e design, è agli antipodi. Dimostra di avere tanto da insegnare ai soliti primi della classe. Anzi di appartenere, di diritto, alla loro cerchia.
Si chiama Poco, però dà molto: uno schermo dalle dimensioni generose, una batteria abbondante dalla lunga autonomia, un comparto fotocamere ambizioso, un processore possente, un look che gioca tra l’innovazione e la nostalgia, prendendo in presto alcuni codici della moda.
Soprattutto, oltre a farsi guardare, si lascia ascoltare. Eccome. Grazie alla collaborazione con Bose, suona un audio robusto dai bassi definiti, lasciando indietro tutti i telefoni con l’effetto stereo, ma per modo di dire. Il vorrei, così, diventa posso.
Poco di nome, non di fatto
È il Poco F8 Ultra, appena presentato durante un evento a Bali, in Indonesia. La punta di diamante della serie del marchio della galassia di Xiaomi, che dopo aver raggiunto 98 mercati in 7 anni dal suo debutto e sfornato più di 93 milioni di dispositivi, decide di entrare nel segmento dei flagship di fascia alta, con un prezzo, lo vedremo, molto abbordabile. Piccolo spoiler: tra promozioni per chi lo acquista subito e sconti assortiti, siamo poco sopra i 500 euro.
Poco strizza l’occhio a un pubblico giovane, che vuole un oggetto per divertirsi e, all’occorrenza, giocare in mobilità. Un pubblico attento al portafogli e, altrettanto, alle funzioni e al look degli accessori che l’accompagnano. Per questo motivo, per nulla incline ai compromessi.
L’apparenza non inganna
Per uscire dalla vaghezza ed entrare nelle specifiche tecniche, il Poco F8 Ultra ha sotto il cofano un processore Snapdragon 8 Elite Gen 5 Mobile Platform, che rispetto alla generazione precedente è più performante del 20 per cento e garantisce un’efficienza energetica superiore del 35 per cento. Un dato che non viaggia isolato, anzi si combina con una batteria da 6.500 mAh, che supera ampiamente la prova della giornata stress gestendo una quindicina d’ore di uso continuativo (non a schermo spento, sia chiaro, ma stressando il telefono), oltre una decina di gioco o videochiamate su WhatsApp. Il lasciapassare per una maratona di divertimento e di parole. E grazie alla ricarica ultrarapida da 100W, recupera il pieno dell’autonomia in appena 38 minuti.

Un nuovo livello di acustica per gli smartphone
Ma il vero pezzo forte, lo si diceva prima, è il frutto della partnership con l’ingegneria griffata Bose, che ha portato sullo smartphone un terzetto di speaker minuscoli quanto prestanti, compreso un subwoofer in miniatura, per bassi degni di questo nome e non sgonfi, deludenti, quasi inavvertibili. Lo sforzo, senza precedenti nell’industria, per condensare questa tecnologia in uno spazio minimo e renderla efficace è stato attento e ha richiesto un grande gioco di squadra tra Poco e Bose. Con un fine preciso, legato alle abitudini degli utenti: è vero, gli auricolari senza fili hanno conquistato tasche e borse e anche i diffusori wireless, portatili o elevati a dignità di elementi d’arredo, sono diffusissimi, eppure ci sono quei momenti della vita quotidiana – mentre si sta cucinando, in bagno quando ci si fa la barda, a letto prima di addormentarsi – in cui l’unico audio che si sente arriva dal telefono. Ed è allora che un surplus di qualità è apprezzata. Fa la differenza.
Nello specifico, a bordo ci sono due modalità: una più discotecara, chiamiamola così, che privilegia la profondità della musica per darle un’alta intensità; una bilanciata, che esalta la nitidezza della voce, adatta per brani più soft, un podcast o un video. Alla prova pratica, la resa è davvero molto convincente. Ascoltare per credere.

Oltre all’orecchio, gli occhi
Altro pezzo forte è lo schermo, che raggiunge i 6,9 pollici, non si spaventa sotto la luce del sole spingendo forte sul piano della luminosità (il picco è di 3.500 nit), ma diventa discreta penombra di sera, per stancare meno gli occhi e non ostacolare il riposo.
Spostandosi sul retro, oltre al logo Bose che sovrintende l’audio, a catturare l’attenzione c’è il comparto fotocamere, con quella principale da 50 megapixel studiata per ridurre le sue esigenze energetiche e comportarsi bene in differenti condizioni di luce, anche le più sfidanti. Un’altra lente si preoccupa di avvicinare il mondo circostante: lo fa con uno zoom ottico da 5x, che sale a 20x con lo zampino del potere computazionale del telefono, così anche ciò che è più distante diventa a portata si sguardo e di ricordo. Una menzione per la camera frontale, da 32 megapixel, che amplia il suo angolo di visione per includere più persone in uno scatto e andare oltre le ristrettezze del solito selfie solitario.

Come un accessorio di stile
Assieme all’audio rinforzato, l’altro segnale distintivo del Poco F8 Ultra è la variante blue denim. Già, come il tessuto dei jeans, imitato da un materiale ad alta tecnologia e altrettanto resistente. Il denim non è solo tonalità, ma anche fisicità. Una texture progettata per resistere allo sporco, rendere più ferma la presa del dispositivo e nel frattempo connotarlo, caratterizzarlo, lasciarlo emergere dalle solite variazioni sugli stessi temi cromatici.
Certo, se siete degli animi più conservatori, meno sbarazzini, non dovete disperare: esiste una classicissima e impeccabile versione nera. Il tutto, a prescindere, senza eccedere nella stazza, anzi ostentando una disinvolta leggerezza: il peso non supera mai i 220 grammi.
Nella confezione si trova il necessario per iniziare, ovvero più di poco (con la p minuscola): oltre al cavo per la ricarica, una custodia dignitosa, tutta nera, robusta quanto basta per proteggere il prodotto da cadute accidentali e dagli strapazzi quotidiani. Anche se è un peccato ingabbiare la texture sul retro, specie quella blu che è pratica ed estetica.
Ecco alcune foto scattate con lo smartphone durante i giorni dell’evento a Bali, in Indonesia.
Quanto costa
Eccoci finalmente ai prezzi ufficiali: si va dagli 830 euro per la versione da 12 giga di memoria e 256 giga di spazio d’archiviazione, che salgono a 900 propendendo per 16 giga e 512. Ma è il punto di partenza: chi si muove subito e aderisce all’offerta early bird, disponibile fino al 9 dicembre, spende rispettivamente 700 e 750 euro. A ciò si aggiunge un coupon da 50 euro, uno sconto per chi rottama un vecchio modello, pari a 100 euro, e omaggi assortiti a scelta tra un monitor per giocare, delle cuffie e persino una friggitrice ad aria, dal valore fino a 130 euro. Tutti i dettagli sono elencati sul sito Mi.com, dove il telefono è venduto (l’altro canale è Amazon, non sarà distribuito nei negozi).
Calcolatrice alla mano, chi si muove subito può fare suo lo smartphone per 550 euro, senza contare il valore dei prodotti in omaggio. Insomma, alla fine il prezzo finale scende di parecchio e ci esce un oggetto extra da regalare o regalarsi a Natale. Poco non è poco.







