Pogacar nella leggenda, meglio di Coppi. Quinto Lombardia di fila, vittoria in solitaria

  • Postato il 11 ottobre 2025
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Cannibale Pogacar. Terzo weekend di festa per il 27enne fenomeno sloveno. Dopo il mondiale e l’europeo Tadej Pogacar ha conquistato il quinto Giro di Lombardia consecutivo, impresa mai realizzata prima. Nell’albo d’oro della competizione ha raggiunto in testa Fausto Coppi.

Il capitano della UAE è scattato sul passo del Ganda a 36 km. dal traguardo, ha ripreso l’eroico fuggitivo Simons e ancora una volta ha vinto in solitaria. Evenepoel ha dovuto ancora accontentarsi dell’argento. Podio completato da Storer. Stagione trionfale: è arrivato a quota 108 successi di cui 20 quest’anno tra cui Fiandre, Liegi e Tour de France. Mondiali in Africa ed Europei in Francia.

Tappone di 241 km

Il percorso è rimasto fedele alla tradizione più recente, identico a quello del 2022 e 2023: partenza da Como e arrivo a Bergamo con il Passo di Ganda come ultima salita a fare ulteriore selezione.

fausto coppi
Pogacar nella leggenda, meglio di Coppi. Quinto Lombardia di fila, vittoria in solitaria (foto Ansa-Blitzquotidiano)

Tappone di 241 chilometri con 4.400 metri di dislivello. Tracciato in sintonia con i numeri di una classica Monumento, peraltro l’ultima della stagione ciclistica, in linea come le altre quattro “sorelle”.

Cioè: Milano-San Remo, Fiandre, Roubaix, Liegi; tre in Belgio, due in Italia, una in Francia; il quintetto di gare di un solo giorno più importante dell’anno. Il finale è sontuoso perché la “Classica delle Foglie Morte” è un evento che si rinnova da 109 edizioni.

Tracciato micidiale con 7 asperità iconiche: Madonna del Ghisallo, Roncola (picchi del 17%), Berbenno, Passo della Crocetta, Zambla Alta, Passo di Ganda ( picchi del 15%) e Colle Aperto. Tutti gli occhi sono stati (giustamente) puntati su Pogacar imbattuto al Lombardia dal 2021: due vittorie in una volata a due, due con la fuga solitaria.

In gara 24 squadre

Al via da Como (11.04) il meglio del ciclismo internazionale: 18 le squadre World Tour, 6 le Professional. Dalla corazzata UAE (Pogacar, Del Toro, Majka,Novak, Sivakov, Vine, Adam Yates) alla Ineos di Arensman, Pippo Ganna, Kwiatkowski.

Senza dimenticare gli altri big come Carapaz, Bernal, Pidcock, Roglic, Quinn Simmons (in fuga oltre quattro ore) l’olimpionico Evenepoel, l’eterno Alaphilippe. Eccellente la partecipazione azzurra con i vari Scaroni, Pellizzari, Cattaneo, Garofoli, Sobrero, Formolo, Rota, Vendrame, Puccio, Caruso, Tiberi, Conci, Zambanini, Milesi, Ulissi, Velasco , Masnada, Mosca, De Marchi, Petilli, Bagioli, Calzoni, Brambilla, Aleotti, Oldani, Zana, Piganzoli, i fratelli Bais, Tonelli e i ragazzi della Bardiani-Faizane’. Azzurri tutti al servizio dei loro capitani.

Lo statunitense Simmons in fuga per 200 km

Il campione del Colorado, 24 anni, ha animato gran parte del Lombardia. In fuga dal chilometro zero è rimasto al comando (prima in un gruppetto, poi solo) fin quasi al Passo di Ganda (1.058 metri), la salita decisiva. Giornata memorabile.

A 36,5 km dal traguardo apre il gas Pogacar e va alla caccia di Quinn Simmons: l’americano è raggiunto dallo sloveno a 34,3 km dall’arrivo. Sul Ganda Tadej è accolto da due ali di folla impazzita, scollina con 1’18 sui più immediati inseguitori (Evenepoel, Simmons, Storer) e vola al traguardo con potenza ed eleganza. Gli ultimi 20 km sono in discesa (rischiosa) col breve strappo conclusivo di Colle Aperto.

Pogacar a 10 km dall’arrivo mantiene 1’10 su Evenepoel. Impressionante. Guadagna altri secondi su Remco, l’altro fenomeno. Spettacolo di pubblico che invade la carreggiata, urla, strepita, blocca addirittura Evenepoel. Pogacar comincia ad esultare a 900 metri dalla linea di arrivo. Secondo il belga a 1’48. Spettacolo puro.

Ordine di arrivo

1. Pogacar in 5h45’53”, 2. Evenepoel (+1’48”), 3. Storer (+3’14”), 4. Simmons (+3’39”), 5. Del Toro (+4’16”), 6. Pidcock (+4’16”), 7. Seixas (+4’16”), 8. Bernal (+4’16”), 9. Jay Vine (+4’18”), 10. Uijtdebroeks (+4’30”).

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Autore
Blitz

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