Politica in fibrillazione. Continuano a nascere movimenti e associazioni di Centro che si richiamano al popolarismo

  • Postato il 3 luglio 2025
  • Politica
  • Di Blitz
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Politica in fibrillazione. Le Regionali d’autunno scottano. Si sta affollando il Centro: continuano a nascere movimenti e associazioni che si richiamano al popolarismo, la dottrina politica crstiana democratica ideata da don Sturzo. Ma non solo. Dentro c’è di tutto: cattolici, liberali, correnti dem, inguaribili nostalgici, vecchi arnesi, nuovi moderati, varia umanità. Mercoledì 2 luglio c’è stata la presentazione a Roma dell’ultima corrente; si chiama “Scelta Cristiano popolare”, coordinatori nazionali Giorgio Merlo, Rodolfo De Laurentiis, Erminia Mazzoni. Obiettivo: rafforzare il progetto politico di un Centro riformista. È così dopo le liste civiche di Alessandro Onorato (“Arricchiamo l’offerta Centrosinistra”) e dopo il partito dei pacifisti – corrente dem con la regia dell’europarlamentare Marco Tarquinio e l’ex direttore dell’Avvenire, cioè Paolo Ciani che è pure il segretario di “Democrazia Solidale” – e così, si diceva, lo spartiacque del bipolarismo è cresciuto ancora. È già affollato.

Una ventina di sigle per rubare voti al Pd

A sinistra e a destra ci sono una ventina di Associazioni, movimenti e partiti che nel Centro vedono una opportunità politica e un potenziale bacino di voti ancora da esplorare. Si raggruppano fiduciosi di far…centro. A Sinistra si distinguono i vari Delrio, Ernesto  Maria Ruffini (ex direttore della Agenzia delle Entrate), il già citato Onorato e il redivivo Pierluigi Castagnetti che stanco di stare in panchina (proprio lui che è stato alla Camera per 5 legislature in conto Dc e poi Pd-L’Ulivo) alla bella età di 80 anni ha deciso di mettersi in gioco. Ma a sinistra altre sigle incombono come “Viva Roma Sempre“, “Libertà Eguale“, “Energia Popolare”. Senza dimenticare Azione di Calenda, Europa di Emme Bonino, Italia Viva di Renzi e compagnia cantando.

A destra si distinguono Noi Moderati, leader Maurizio Lupi; la solidità di Forza Italia (l’unico vero partito solido nell’ala moderata); l’immarcescibile Clemente Mastella, sindaco di Benevento, maltro under 80 ed ex ministro, deputato per 8 legislature. Nella compagnia non va dimenticato l’avellinese Gian Franco Rotondi già ministro senza portafoglio nel governo Berlusconi nonché segretario nazionale della Democrazia Cristiana per le autonomie. C’è poi Giorgio Merlo nella DC fin da ragazzo, fondatore del movimento politico e culturale “Rete Bianca” poi candidato con Azione-Italia Viva, oggi al vertice della associazione Base Popolare con Giuseppe De Mita e Gaetano Quagliarello.

Una lista di centro acchiappavoti

Il centro affollato ha uno scopo di fondo: acciuffare voti. Impresa che al momento sembra ristretta ai travasi dal Pd, fatta eccezione per Italia Viva e Azione. Il partito di Renzi è ormai nell’orbita dem mentre Azione tiene duro e ondeggia verso destra. Non a caso Calenda ha deciso di uscire dalla coalizione marchigiana del dem Matteo Ricci e, in nome della avversione per i Cinque Stelle, probabilmente gli elettori di Calenda propenderanno per l’uscente Francesco Acquaroli, proprio come hanno fatto i renziani per Matteo Bucci in Liguria “fregando” Andrea Orlando. Ne vedremo delle belle.

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Blitz

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