Ponte sullo Stretto, altro ricorso alla Ue: «Viola norme sulla concorrenza»

  • Postato il 9 ottobre 2025
  • Di Quotidiano del Sud
  • 3 Visualizzazioni

Il Quotidiano del Sud
Ponte sullo Stretto, altro ricorso alla Ue: «Viola norme sulla concorrenza»

Le associazioni ambientaliste presentano il quarto ricorso in Ue: L’aumento dei costi oltre il 50% per il Ponte sullo Stretto «richiede una nuova gara d’appalto. Viola la direttiva Ue sulla concorrenza».


VILLA SAN GIOVANNI- Non si arrendono le associazioni ambientaliste all’idea che il Ponte sullo Stretto stia scalando ogni gradino dell’iter burocratico che porterà alla realizzazione della mega-infrastruttura e tornano a sollecitare l’intervento dell’Unione europea con un nuovo reclamo. Wwf, Lipu, Legambiente e Greenpeace denunciano «come si vorrebbe realizzare il Ponte sullo Stretto di Messina senza procedere all’affidamento lavori tramite gara pubblica internazionale».

PONTE SULLO STRETTO, RICORSO UE E CONTESTATA LA MANCATA GARA D’APPALTO: “VIOLAZIONE DELLA NORMATIVA UE”

Gli ambientalisti, infatti, ritengono che ci sia «una reiterata violazione» da parte dell’Italia degli artt.101/109 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea e dell’art.72 della Direttiva 2014/14/UE sulla concorrenza. Si tratta della quarta volta che le associazioni presentano in Europa un elemento critico rilevato: in precedenza avevano segnalato la mancata applicazione della Direttiva sulla Valutazione Ambientale Strategica e si erano uniti contro i due pareri della Commissione Via Vas per la non corretta applicazione della Direttiva “Habitat” e della Direttiva per la “Conservazione degli uccelli selvatici”. In questo caso si ripropone il tema, già sollevato anche da altre parti politiche e civili, della mancata gara d’appalto internazionale per la realizzazione del Ponte e viene contestata l’interpretazione normativa che è stata data per evitarla.

IL NODO EUROLINK: COSTI LIEVITATI DA 3,9 A OLTRE 13,5 MILIARDI

«Infatti – spiegano in una nota – nonostante l’avvenuta messa in liquidazione della SdM avvenuta nel 2013 e i conseguenti atti caducati che regolavano i rapporti di concessione, il Governo ha inteso ripristinare integralmente i rapporti preesistenti facendo scegliere al Parlamento la soluzione di attraversamento stabile dello Stretto di Messina attraverso la realizzazione del ponte a campata unica progettato dal SdM sulla base dell’aggiudicazione dell’opera avvenuta 24 novembre 2005 e, inoltre, e sulla base di un’offerta di 3,9 miliardi avanzata dal consorzio Eurolink». Il reclamo afferma che il governo italiano avrebbe dovuto procedere, invece, a una nuova gara internazionale perché «ritiene non corretto il riferimento su cui è stato calcolato l’incremento dei costi che la normativa vigente -per non procedere a nuova gara- ritiene ammissibile sino ad un massimo del 50%».

L’appalto oggi stimato in oltre 13,5 miliardi secondo le associazioni «non può essere realizzato dallo stesso soggetto che nel 2005 lo aveva vinto per 3,9 miliardi su un progetto che poi avrebbe subito progressive modifiche e un’importante estensione delle opere connesse e di quelle compensative».

AVS E CORTE DEI CONTI CHIEDONO LO STOP: NUOVA RICHIESTA DI RITIRO DELLA DELIBERA

Trasmessa in Ue è stata anche la documentazione in cui sono state rilevate le medesime anomalie dall’Autorità nazionale anticorruzione, la quale già al Cipess aveva consigliato di chiedere un parere alla Commissione europea sulla corretta applicazione della direttiva. Greenpeace, Legambiente, Lipu e Wwf hanno poi inviato al Cipess una nota con cui chiedono il ritiro della delibera con cui il governo ha chiuso l’iter di approvazione del Ponte, «consapevoli che già la Corte dei Conti in assenza di risposte ai rilievi avanzati ha invitato il Cipess» al ritiro in autotutela.

Il Quotidiano del Sud.
Ponte sullo Stretto, altro ricorso alla Ue: «Viola norme sulla concorrenza»

Autore
Quotidiano del Sud

Potrebbero anche piacerti