Porta a porta, in consiglio comunale si discute del rinvio e dopo le polemiche del pubblico la seduta viene sospesa: “Abbiamo solo applaudito”

  • Postato il 29 aprile 2025
  • 0 Copertina
  • Di Il Vostro Giornale
  • 2 Visualizzazioni
Generico aprile 2025

Savona. Sala consigliare del Comune di Savona gremita di savonesi venuti per assistere la discussione della mozione, presentata dall’opposizione, per chiedere il rinvio di sei mesi dell’avvio del nuovo sistema di raccolta porta a porta.

Dopo la presentazione della mozione da parte di Manuel Meles è seguito l’intervento dei consiglieri Daniela Giaccardi e di Luigi Lanza. Dopo gli applausi e le urla del pubblico la seduta è stata sospesa per pochi minuti ed è intervenuta la polizia locale.

Abbiamo solo applaudito, non è una democrazia questa“, hanno detto dal pubblico durante la sospensione.

“E’ un luogo istituzionale e il pubblico può partecipare ma non può intervenire, se vi han detto una cosa diversa non vi han detto la verità”, ha precisato il presidente Franco Lirosi.

La mozione non è stata approvata (la maggioranza ha votato compatta contro la richiesta).

Generico aprile 2025

La richiesta della minoranza

La minoranza ha chiesto il rinvio a ottobre dell’avvio del servizio: “Ci sono stati grandi problemi nell’informazione delle persone e anche nelle modalità di raccolta”, evidenzia il primo firmatario Manuel Meles. Viene chiesto anche di “evitare che ricadano ulteriori oneri monetari e pratici in capo ai cittadini oltre alla Tari”, “sfruttare la proroga dei tempi di avvio per presisporre al meglio anche la logistica della distribuzione capillare dei kit” e “richiedere una consulenza professionale al fine di ottenere un parere tecnico-legale sui margini di manovrabilità del contratto e dell’effettivo servizio”.

Secondo il cronoprogramma, il servizio dovrebbe partire da inizio maggio in centro con i cassonetti con la tessera, poi gradualmente negli altri quartieri (levante, ponente, zona collinare).

I consiglieri di minoranza evidenziano – secondo loro – le criticità presenti ancora oggi a partire dalla collocazione dei bidoni e dalla modalità di esposizione: “Non sono ancora stati effettuati i sopralluoghi con gli amministratori di condominio per trovare la miglior soluzione sull’effettiva modalità di svolgimento del servizio dal punto di vista igienico e logistico oltre alla necessità di dover incaricare un volontario o retribuire un soggetto per esporre i bidoni”.

I consiglieri pongono l’attenzione anche sul “diverso trattamento” e “diversa responsabilità” in capo ai savonesi relativamente “alla libertà di conferimento e agli oneri aggiuntivi caricati sulle spalle dei condomini”. Come previsto dall’ultima variante, i cassonetti ‘intelligenti’ saranno solo nel centro città.

Consiglio comunale porta a porta

Il dibattito

Il consigliere Daniela Giaccardi aggiunge: “Savona è stata costretta in un mese e mezzo a dover affrontare questa tematica con informazioni estremamente sommarie e con un’organizzazione che non corrisponde alle esigenze della città. Vengono fatte discriminazioni ma tutti paghiamo la Tari allo stesso modo. Siamo già in ritardo sul cronoprogramma iniziale, non capiamo perchè c’è questa pervicacia nel non voler comprendere le esigenze della città”.

Il consigliere Luigi Lanza: “Il porta a porta è il metodo più efficace per aumentare la percentuale di differenziata. Cosa ci aspettiamo cambi in sei mesi? Dobbiamo partire, tutte le cose andranno al loro posto nel momento in cui si sperimenta. Il nostro obiettivo è levare i cassonetti dalla strada che sono un ricettacolo di ingombranti”.

Il consigliere Massimiliano Carpano intervenuto dopo la sospensione: “Invito i cittadini a chiedere agli amministratori di programmare gli incontri. Dobbiamo chiedere di anticipare i tempi di raccolta“.

Il consigliere Massimo Arecco: “Oggi c’è un pubblico non dalla vostra parte, valutate di prorogare l’inizio del servizio. Stiamo valutando se ci sono le condizioni per fare una class action“.

Il consigliere Maurizio Scaramuzza: “Noi siamo la voce della città – dice rivolgendosi al pubblico -. Nessuno di noi è contrario alla differenziata, i tempi sono stretti, siamo già in ritardo, valutate di fare un passo indietro altrimenti facciamo le cose raffazzonate. Tanti amministratori devono ancora fare le assemblee condominiali”.

Marco Lima aggiunge: “E’ in corso la campagna di sopralluoghi di Sea-s. Sarà tanto efficace quanto saranno attivi gli ammministratori. O partiamo ora o restiamo fermi e restare fermi vuol dire pagare più tasse. Dobbiamo accompagnare i cittadini, non strumentalizzarli“.

Luca Aschei: “Siamo preoccupati dall’atteggiamento della giunta e di Sea-s. Ieri un gruppo di amministratori doveva incontrare gli operatori di Sea-s e non si sono presentati senza neanche avvisare. Io voglio che questa azienda ci aiuti, non che pensino già alle multe. Dobbiamo essere accompagnati a buttare la spazzatura. Sea-s è al nostro servizio, non noi al servizio della Sea-s”.

La replica del sindaco Marco Russo

Il sindaco di Savona Marco Russo replica agli interventi: “Mi dispiace per quanto accaduto prima. Il consiglio comunale è regolamentato dallo statuto, non è un’assemblea pubblica, non è questa la sede per interlocuire. Noi siamo sempre disposti a ragionare. Noi abbiamo un”opposizione che aveva deciso il porta a porta e oggi ci chiede di chiedere un parere legale. Ci ricordate di dialogare con i cittadini ma quando lo avete deciso non avete incontrato i savonesi. Nessuno nei mesi scorsi ha sollevato obiezioni – dice rivogendosi alla minoranza -, abbiamo tutti preso atto della modifica per i bidoni intelligenti in centro. Parlare di discriminazione è uno sfregio alla parola, tutti i comuni che fanno porta a porta hanno il doppio sistema”.

“Sea-s – prosegue – è molto avanti nell’esaminare i condomini. E questo non era previsto dal piano di Contarina. Questo è il lavoro che si deve fare e si sta facendo ed è ovvio che si parte quando il lavoro è concluso. Ma la soluzione non è rinviare, abbiamo passato decenni a essere ridicoli. Saremo diversi da Savona e da Vado? Oggi la città deve affrontare questa fase di cambiamento. La campagna informativa è iniziata un mese fa. Una volta che siamo partiti, poi si possono apportare i correttivi”.

Autore
Il Vostro Giornale

Potrebbero anche piacerti