Potenza, trasloco Asp: divampa la polemica

  • Postato il 10 maggio 2025
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Il Quotidiano del Sud
Potenza, trasloco Asp: divampa la polemica

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Sul trasloco dell’Asp per l’associazione Heritage «Potenza non è la matrigna cattiva che isola la periferia» mentre il consigliere regionale Fanelli chiede una soluzione equilibrata.


POTENZA- Sull’ipotetico trasferimento a Muro Lucano degli uffici dell’Azienda sanitaria di Potenza per presunte criticità strutturali della sede di Via Ciccotti interviene l’associazione Potenza Heritage: «Il paventato trasferimento si è trasformato nell’ennesima occasione per rimostranze dal sapore politico che nulla hanno a che fare con l’interesse verso problematiche urgenti ma piuttosto con rivalse campanilistiche del tutto inopportune quanto temerarie», afferma l’associazione in una nota.

Infatti, secondo Potenza heritage «il sindaco di Muro Lucano, Giovanni Setaro, giocando sulla posizione della Confsal relativa all’inopportunità di trasferire importanti uffici amministrativi dell’Asp presso una struttura localizzata a oltre 40 km di distanza da Potenza, ha utilizzato la questione per opporre un attacco strumentale al capoluogo ed al suo ruolo, rispolverando la solita litania di una regione ‘Potenza-centrica’ rea addirittura di marginalizzare le ‘aree Interne’.

SUL TRASLOCO DELL’ASP DI POTENZA: LE ACCUSE AL SINDACO DI MURO LUCANO

Questa posizione, purtroppo, espressa dai massimi livelli locali – sottolinea l’associazione – continua a perpetrare una idea miope e fuorviante dell’amministrazione pubblica e dei servizi che che le città capoluogo devono fornire ai propri territori di riferimento. In una Regione come la Basilicata ruoli e funzioni delle singole realtà purtroppo sono state svilite e svendute da idee politiche malsane, questo processo avvenuto negli ultimi due decenni ha confuso le idee e ha avvelenato i pozzi spacciando l’idea che tutte le realtà hanno lo stesso valore e sono tutte sullo stesso piano.

Evidentemente non è così – continua Potenza heritage – e non potrà mai essere così, queste soluzioni immaginifiche avanzate sempre più spesso da amministratori locali tentano sempre di piegare la realtà delle cose ai propri desiderata e non il contrario, anche in questo caso delle problematiche dell’Asp, dei suoi dipendenti e degli utenti da tutta la provincia di Potenza che usufruiscono dei suoi servizi non importa nulla a nessuno. La proposta di trasferimento di alcuni uffici presso Muro Lucano denota appunto l’assenza di cognizione di causa e di sensibilità verso chi è costretto per motivi lavorativi o di salute a sopportare le conseguenze di un trasloco in un luogo isolato e difficilmente raggiungibile relativamente a fruibilità, logistica e funzionalità.

LA CRITICA ALLA “MATRIGNA POTENZA” E L’ASSENZA DEI SINDACI DEL CAPOLUOGO

Tuttavia il fascino della provocazione per taluni è irrefrenabile, continuare a perpetrare e a spacciare presso la propria comunità l’idea che Potenza sia la matrigna cattiva piuttosto che il capoluogo e il centro di servizi riferimento anche oltre il confine regionale risulta non solo comodo ma anche la via più vantaggiosa in termini di narrazione generale. Aizzare contro qualcosa o qualcuno è certamente più facile, soprattutto più facile che rimboccarsi le maniche elaborando davvero proposte credibili e fattibili per le Aree Interne.

Di esempi ce ne sono, anche recenti, soprattutto quando gli stessi amministratori sono impegnati a fruire delle generose elargizioni che la Regione Basilicata e «Potenza matrigna» mettono a disposizione per le diverse progettualità locali, progetti spesso improduttivi mirati solo alla spartizione clientelare di risorse pubbliche».

Infine l’associazione non manca di lanciare qualche frecciata ai sindaci del capoluogo che si sono succeduti in questi anni: «Nell’agone che puntualmente si solleva in queste circostanze registriamo tuttavia la perenne assenza dei sindaci di Potenza sempre impegnati o distratti da qualcos’altro e mai pronti a spendere una parola a difesa della città e della sua comunità, ci aspetteremmo almeno una presa di posizione d’ufficio a difesa di ruolo e funzioni, soprattutto quando poi con gli altri sindaci del comprensorio si intavolano discorsi parlando di progetti e sinergie. Dobbiamo concludere che in questi casi interessi di parte sono ben celati dietro strette di mani e finti sorrisi. Per gli amministratori locali, anche in assenza di simpatie verso il Capoluogo – conclude Potenza heritage -il rispetto amministrativo è sempre dovuto».

L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA PRIMA COMMISSIONE, FRANCESCO FANELLI

Sulla questione è intervenuto anche il presidente della Prima commissione Francesco Fanelli: «La vicenda che riguarda la sede dell’Asp di via Ciccotti di Potenza, resa inagibile dopo l’ultimo evento sismico, merita la massima attenzione e un approccio equilibrato», ha dichiarato il consigliere regionale della Lega che continua: «La sicurezza dei luoghi di lavoro è una priorità imprescindibile, ma allo stesso tempo è fondamentale che ogni decisione venga valutata con equilibrio, ascoltando le esigenze dei lavoratori e tutelando i diritti degli utenti».

«L’auspicio – aggiunge Fanelli – è che il confronto convocato per il 15 maggio con le sigle sindacali possa portare a una soluzione condivisa, che non incida negativamente né sui dipendenti, né sui servizi erogati alla cittadinanza. Serve uno sforzo comune per individuare la strada più giusta e sostenibile, capace di garantire continuità operativa, sicurezza e serenità per tutti». «Confido nel lavoro dell’ASP che, con dialogo e buon senso, sono certo – conclude Fanelli – adotterà la migliore decisione nell’interesse generale».

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