Presentata a Milano la ventesima edizione della fiera ArtVerona. Il tema sarà la Conversazione

  • Postato il 12 giugno 2025
  • Fiere
  • Di Artribune
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Nei suggestivi spazi dell’Archivio Ca’ Granda di Milano – contenente mille anni di carteggi amministrativi dello storico Ospedale Maggiore del Policlinico, uno dei primi edifici rinascimentali della città e oggi sede dell’Università Statale – è stata presentata la ventesima edizione di ArtVerona, in programma dal 10 al 12 ottobre 2025 nei padiglioni 11 e 12 di Veronafiere. Quest’edizione inaugura il mandato triennale della nuova direttrice artistica, Laura Lamonea. Anche la scelta del luogo di presentazione si inserisce nel nuovo approccio, multidisciplinare e trasversale, della direzione artistica, animata da un forte dinamismo e da una radicale volontà di apertura e di rinnovamento. “In un tempo in cui le forme di comunicazione si moltiplicano, sentiamo il bisogno di riportare al centro la parola”, spiega Lamonea,“il racconto, l’ascolto reciproco Abbiamo scelto di superare la storica distinzione tra moderno e contemporaneo per favorire un dialogo continuo tra opere, artisti, gallerie, curatori, istituzioni e pubblico. La fiera si rinnova – nell’identità visiva, nella struttura e nei contenuti – con l’intento di dare nuova forza a ciò che ha reso ArtVerona uno spazio riconosciuto per la qualità della proposta artistica e per la sua dimensione umana e accessibile”.

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ArtVerona 2025 Conferenza stampa

L’edizione di quest’anno è dedicata alla Conversazione e alla scrittura, con particolare attenzione al linguaggio, in un’ottica di recupero della pregnanza del segno e di esplorazione delle possibili sfaccettature del concetto di conversazione. Si intende far riflettere sull’evoluzione delle pratiche artistiche e sul processo di riscrittura del passato, inteso come atto di conservazione e trasformazione. La conversazione diventa quindi un metodo, un approccio che coinvolge attivamente gallerie, artisti, collezionisti, istituzioni e pubblico. Viene altresì superata latradizionale separazione tra gallerie d’arte contemporanea e quelle del XX Secolo, promuovendo la connessione tra opere e linguaggi espressivi differenti. Un altro punto di rilievo è la creazione di un percorso in cui ricerca artistica e mercato si sostengono a vicenda. Il dialogo tra artisti, galleristi, collezionisti, ricercatori e pubblico è incentivato per rafforzare l’intero ecosistema dell’arte.

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Laura Lamonea

Abbiamo inaugurato alla fine dello scorso anno un nuovo triennio di direzione artistica, affidato a Laura Lamonea, che segna l’inizio di una nuova fase per ArtVerona, con una visione energica e propositiva favorevole al dialogo tra gallerie, artisti, collezionisti e istituzioni”, commenta Federico Bricolo, presidente di Veronafiere. “Il Gruppo investe fortemente non solo nella fiera, ma anche negli eventi in città, che coinvolgono luoghi simbolici come la Biblioteca Capitolare, l’Antica Dogana di fiume e la Rondella delle Boccare. Inoltre, il nostro Programma Collezionisti rappresenta un pilastro strategico: li accompagneremo in percorsi esclusivi tra fiera e città, offrendo loro accesso privilegiato a collezioni private anche in altre località italiane e a un ricco palinsesto culturale. Il nostroobiettivo è rafforzare il posizionamento internazionale della manifestazione, facendo di Verona un punto di riferimento per l’arte contemporanea”.

Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere, spiega: “È stato avviato un progetto di cross marketing tra ArtVerona e alcune delle manifestazioni organizzate da Veronafiere, rafforzando la connessione tra arte contemporanea e territorio. Queste sinergie valorizzano le competenze trasversali del nostro sistema fieristico e amplificano l’impatto delle nostre iniziative culturali ed economiche”. Si riconferma la storica collaborazione tra la fiera e ANGAMC – Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea – e Giovanni Bonelli, Vicepresidente ANGAMC dichiara che “grazie al contributo e alle relazioni che Veronafiere mette a disposizione l’associazione può permettersi di portare avanti istanze a favore di tutto il sistema dell’arte”.

Le sezioni di ArtVerona 2025 e le novità

Accanto alla tradizionale Main Section – punto nevralgico di ArtVerona, che raccoglie il gruppo più cospicuo di gallerie d’arte moderna e contemporanea, nazionali e internazionali – e alle Editorie nascono quattro nuovi segmenti espositivi tra cui Steps, a cura di Giulia Civardi, che si dedica alle pratiche innovative ed è rivolta a gallerie attive da non più di otto anni e così commenta: “Ho pensato di osservare la crescita delle realtà sul punto di emergere come un susseguirsi di passi e come lo svolgersi di una coreografia, che mi piace pensare sia come un linguaggio che utilizza le persone come lettere e scrive parole con queste”. Ispirandosi alla danza, la nuova sezione invita a presentare il lavoro di due artisti o a condividere lo spazio con un’altra galleria, aprendosi a vari linguaggi: disegno, video, pittura, scultura, performance, musica e molti altri.

Effetto Sauna, a cura di Laura Lamonea, riprende l’esperienza di Knud W. Jensen, che, con il proposito di avvicinare il pubblico ai nuovi linguaggi dell’arte contemporanea, parlava di due temperature: gli artisti noti, che conosciamo, sono “caldi”, mentre le opere di artisti ancora da scoprire sono “fredde”, ancora fuori dal mercato, che dialogano al fine di instaurare un confronto fertile, allargando la scena contemporanea a nuove voci. Pittura ORA è curata da Leonardo Regano, il quale commenta: “È un modo per raccontare l’oggi, non abbandonarmi alla nostalgia di un passato che non ritorna o ad un futuro che è troppo carico di incertezza, ma raccontare la generazione di artisti che rappresenta l’oggi”. Il titolo è un omaggio alla critica d’arte Francesca Alinovi. Video? Avete detto video? – a cura di Élisa Ganivet e Laura Lamonea- è un tributo a Philippe Dubois e alla complessità del linguaggio delle immagini in movimento, cheinvita le gallerie a portare un progetto video che dialoghi con altre forme espressive. Nell’ingresso sarà presente una Libreria, a cura di Frab’s, dedicata all’editoria di ricerca e ai servizi per l’arte, al cui interno troverà spazio un programma di talk tematici, workshop e attività per il pubblico.

Progetti speciali e il legame di ArtVerona con la città: riattivare i luoghi storici

Tra i progetti speciali segnaliamo Cinema, un format innovativo che vedrà l’attivazione di una sala cinema all’interno della fiera, con un programma di selezione di opere video di artisti in collaborazione con prestigiosi archivi nazionali e internazionali, tra cui CNAP – Centre national des arts plastiques (Parigi) e ARGOS (Bruxelles), che offrirà ai visitatori la possibilità di godere di un luogo di riflessione e pausa, con fruizione libera oltre che di approfondimento, grazie a talk con artisti e curatori. Il progetto Volante, a cura di Edizioni Brigantino, fonderà la dimensione installativa e il mondo performativo. Nei giorni di fiera si concretizzerà attraverso l’attivazione di vari display, sia fissi che mobili, dando vita ad azioni interattive e conviviali. Il nuovo allestimento di alcuni spazi della fiera viene quest’anno affidato a Cookies, studio di architettura con sede a Rotterdam e Parigi. Esplora il ruolo dell’architettura all’interno del panorama culturale, enfatizzando la collaborazione tra diverse discipline. Il podcast Invito a Vedere, ideato e curato da Laura Lamonea e Tommaso Santagostino e attivo da marzo, è stato invece pensato come un percorso di avvicinamento alla manifestazione: un racconto polifonico dell’ecosistema artistico, sociale e umano che oggi rende ancora possibile fare dell’arte un perno centrale della nostra società.

Novità di quest’anno che avranno un forte impatto sulla città di Verona, come la riapertura di Palazzo Forti, storica sede delmuseo di arte moderna e contemporanea. Il Palazzo ospiterà The Then About As Until, in collaborazione con Video Sound Art. La mostra indaga il rapporto tra espressione verbale e immaginepartendo dalle ricerche verbo-visuali degli anni ’60, che hanno portato artisti di tutto il mondo a sperimentare nuove forme visive di produzione linguistica.
L’Antica Dogana di fiume accoglie l’installazione e una performance dell’artista cileno Enrique Ramírez (1979, Santiago del Cile, vive e lavora tra Parigi e Santiago), Una distanza senza sponde, ideata da Laura Lamonea, con la curatela di Pascale Cassagnau. La Dogana viene immaginata come uno spazio di ascolto e di riflessione per riflettere su temi centrali come migrazione, sradicamento e memoria. TOMORROWS inaugura con un concerto e dj set a cura di PathFestival, e riapre eccezionalmente al pubblico alcune suggestive sale di Palazzo del Capitanio, in Cortile del Tribunale, nel cuore di Verona. La terza edizione del progetto espositivo esplora il corpo come spazio di sperimentazione artistica, indagando le trasformazioni dell’identità e della fisicità nell’era tecnologica. La mostra, a cura di Jessica Bianchera e Domenico Quaranta, intreccia arte contemporanea, post-umanesimo e studi visivi per ridefinire i concetti di bellezza, linguaggio e corporeità.

Il progetto curato da Marta Cereda alla Biblioteca Capitolare, uno dei luoghi simbolo della memoria europea, presenta una serie di lavori che mettono in luce il valore rivoluzionario della parola, in dialogo con il patrimonio di oltre 1200 manoscritti della biblioteca. La Rondella delle Boccare, altro sito di fascino, viene riattivato in occasione di quest’edizione e ospita il progetto Autogeografie: tu fai le foto, ma sei parte del paesaggio, a cura di Thomas Ba. Verranno selezionati degli studenti dell’Istituto Marco Polo – che saranno co-progettatori delle due opere finali, fruibili negli spazi della Rondella nei giorni di fiera, e coinvolti nell’intero processo -e organizzati degli incontri per esplorare il rapporto tra corpo e paesaggio attraverso la fotografia in un “dialogo tra luogo, artisti e studenti, l’espressione più viva della città, coloro che la trasformeranno”. It sounds like another word, a cura di Nicola Giuliani, prevede una serie di interventi sonori e performativi su varie sedi. Pensato per offrire l’opportunità di porsi in ascolto e di immaginare il suono come strumento di rigenerazione, saràattivato attraverso manufatti e strumenti di riproduzione sonora ideati e prodotti da realtà artigianali e artistiche.

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Edizioni Brigantino, Alla presenza del crepitio

I premi di ArtVerona 2025

Nascono nuovi premi dedicati alle sezioni speciali, mettendo adisposizione nuove risorse per sostenere il lavoro degli artisti e delle gallerie, con l’intenzione di valorizzare pratiche artistiche sperimentali e promuovere nuove forme di ricerca attraverso partnership inedite e consolidate. Accanto allo storico fondo di acquisizione della fiera, A Disposizione. Veronafiere per l’arte, i nuovi premi sono articolati secondo tre linee principali: connessi alle sezioni presenti in fiera(che riconosceranno le migliori proposte selezionate in ciascun ambito tematico o disciplinare), di acquisizione (destinatiall’ingresso delle opere in collezioni pubbliche e private) e raccolti sotto la sigla Arte e Impresa e pensati per valorizzare lapratica artistica attraverso il dialogo con il tessuto produttivo.

Nell’ambito della 20a edizione di ArtVerona verrà dedicato in fiera uno spazio al lavoro di Rachele Maistrello, vincitrice della seconda edizione del Tomorrows UniCredit residency and production award, premio sostenuto da UniCredit, ideato, organizzato e promosso da Urbs Picta, con la curatela di Jessica Bianchera e la collaborazione di Fondazione Cariverona, Contemporanea – Università di Verona e Veronafiere S.p.A. – ArtVerona.

Giulia Bianco

L’articolo "Presentata a Milano la ventesima edizione della fiera ArtVerona. Il tema sarà la Conversazione" è apparso per la prima volta su Artribune®.

Autore
Artribune

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