Presidio di protesta davanti alla Volpara per i lavoratori Amiu: traffico in tilt il Val Bisagno
- Postato il 17 ottobre 2025
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- Di Genova24
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Aggiornamento ore 10.30 – Continua il presidio davanti alla Volpara e continua la mattinata di passione per il traffico della Val Bisango. Segnalate code in uscita a Genova Est a causa del mancato assorbimento del traffico ordinario
Aggiornamento ore 9.30:Via Piacenza e tutte le strade sulla sponda ponente del Bisagno sono interessati da forti rallentamenti per deviazione del traffico dalla sponda opposta – manifestazione in atto in Lungobisagno Dalmazia
Genova. Oggi, venerdì 17 ottobre, in tutta Italia è sciopero del comparto dell’igiene ambientale. A Genova il presidio è stato portato davanti alla Volpara in Val Bisagno, dove si sono registrati disagi per il già complicato traffico della zona.
Secondo quanto riportano i sindacati il contratto collettivo è scaduto da quasi un anno e dopo mesi di trattative infruttuose con Utilitalia, Cisambiente-Confindustria, Assoambiente e Centrali Cooperative, i sindacati Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel hanno deciso di proclamare l’astensione dal lavoro. “La questione economica è solo uno degli aspetti al centro del rinnovo – spiegano gli organizzatori – la nostra piattaforma chiede maggiori investimenti su capitoli importanti come salute e sicurezza, riconoscimento delle professionalità, rafforzamento del welfare, maggiori tutele per i lavoratori degli appalti”.
Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel chiedono di recuperare il potere di acquisto degli stipendi mangiati dall’inflazione, maggiore sicurezza per chi lavora ogni giorno negli impianti e sulle strade, una classificazione del personale che riconosca competenze e responsabilità reali.
Le scuse ai cittadini
I sindacati, in queste ore, hanno scritto una lettera aperta destinata ai genovesi: “Care cittadine e cari cittadini, con la presente vorremmo scusarci per i disagi che l’imminente sciopero del settore dell’igiene ambientale del 17 Ottobre 2025 potrà creare. Siamo consapevoli che la città affronti già quotidianamente problemi nella gestione dei rifiuti, comprendiamo pertanto la frustrazione che ogni ulteriore interruzione del servizio può generare”
“Questo sciopero nasce dalla necessità di ripristinare un confronto serio sul rinnovo del nostro CCNL, scaduto ormai dal 31 Dicembre 2024 e dove da tempo le associazioni datoriali si rendono protagoniste di imbarazzanti proposte e silenzi – si legge – La nostra protesta nasce da lì, ma vorremo che agli occhi di coloro che ci vedranno si percepisca l’attenzione rivolta anche alla nostra città. Se le strade sono sporche e i rifiuti rimangono a terra, spesso è perché i lavoratori affrontano difficoltà e mancanze strutturali senza avere gli strumenti necessari a poterle risolvere. Tutto si può riassumere in decenni di scelte sbagliate, di mancanza di investimenti e di una gestione che non ha saputo garantire la chiusura del ciclo dei rifiuti, fondamentale anche per portare la tassa a un livello meno impattante sulle tasche dei cittadini”.
“Lo sciopero vuole quindi essere lo strumento per richiamare l’attenzione e far arrivare un segnale chiaro, sia a una parte datoriale che non tutela come dovrebbe gli operatori di un servizio essenziale ma anche a chi amministra la nostra città, per iniziare una discussione concreta sul futuro – conclude la lettera – Ci auguriamo pertanto possiate comprendere che questa mobilitazione ha il fine di arrivare a costruire le condizioni necessarie affinché i lavoratori possano finalmente svolgere il loro lavoro al meglio, a beneficio soprattutto della nostra città e dei cittadini”.