Prevenzione senologica a Messina. Azienda Ospedaliera Papardo incontra i cittadini: open day informativo
- Postato il 31 maggio 2025
- Salute E Benessere
- Di Paese Italia Press
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MESSINA, 31 maggio 2025 – L’Azienda Ospedaliera Papardo in prima linea per l’Open Day dedicato alla prevenzione senologica e diagnosi precoce delle patologie mammarie. Il tumore al seno è il più diffuso tra le donne, ma scoperto in tempo può essere sconfitto.
Il team multidisciplinare della Breast Unit incontra i cittadini a Piazza Cairoli per informarli sull’importanza della prevenzione, non solo come atto personale, ma come impegno collettivo, un segno di amore verso noi stessi e i nostri cari. Presenti in prima linea nella promozione della salute: il Direttore Generale Katia Di Blasi, il Direttore Sanitario, Paolo Cardia, il dr. G. Mastroeni e le dr.sse R. Azzolini e B. Calabrò.
Le 100 donne profilate durante l’Open day stanno avendo l’opportunità di usufruire di visite gratuite, consulenze personalizzate e orientamento specialistico per la diagnosi e la cura delle malattie della mammella. Un’occasione importante per promuovere la prevenzione e sensibilizzare la popolazione sull’importanza di un controllo precoce.
La Breast Unit, diretta dal prof. N. Gullà, avvia un percorso diagnostico e di cura partendo dagli esami mammografici ed ecografici. Dopo gli esami e l’individuazione della malattia, si procede con la visita senologica, l’esame bioptico e successivo trattamento chirurgico oncoplastico, oncoricostruttivo e successiva consulenza oncologica e radioterapica.
Il percorso di cura del paziente è operato da figure specialistiche dedicate all’attività senologica: Dr.ssa F. Saccà, Dr.ssa M. Lo Schiavo, Dr.ssa Ricciardi, Dr.ssa M. Di Pietro, Dr.ssa N. Sicilia, Dr.ssa C. Palazzolo, Dr.ssa M. Falduto, Dr. C. Fazzari, Dr. R. Lipari, la case manager Dr.ssa F. Cacciola, le oncopsicoloche D. Di Blasi e S. La Foresta, i TSRM, gli infermieri dedicati e tutto lo staff di supporto del percorso diagnostico-terapeutico rivolto al benessere del paziente durante il suo percorso di cura.
L’iter ha inizio con gli esami radiologici: Mammografia digitale con tomosintesi; Ecografia mammaria Mammografica con mezzo di contrasto (CEM); RM mammella; Biopsia microistologica (tru-cut) ecoguidata; Biopsia vacuum-assisted sotto guida mammografica (VABB); Biopsia vacuum-assisted sotto guida ecografica (VAE).
L’esito degli esami viene consegnato alla paziente dal chirurgo che, durante il colloquio condivide il percorso diagnostico-terapeutico e , in accordo con il team, l’indicazione di un’eventuale chemioterapia preoperatoria (neoadiuvante) volta alla riduzione del volume tumorale. Nel corso dell’intervento viene utilizzata la tecnica della ricerca del linfonodo sentinella (BLS) con esame istologico intraoperatorio definitivo.
Il chirurgo effettua chirurgia oncoplastica per un risultato ottimale sia oncologico che estetico. Anche in caso di mastectomia viene offerta la ricostruzione immediata con protesi e tessuti autologhi.
L’oncologo prende in carico la paziente durante le diverse fasi della malattia: pre-operatoria, post-operatoria, post-operatoria ed alla fase di malattia avanzata. Oggi si offrono trattamenti innovativi oltre la chemioterapia quali l’immunoterapia, terapie biologiche, terapie con farmaci anticorpo-coniugati.
Si possono effettuare test-genomici per definire meglio il rischio della paziente.
Il trattamento radioterapico prevede l’utilizzo di radiazioni ionizzanti indirizzate sull’area affetta da neoplasia. Tipicamente viene utilizzato dopo l’intervento chirurgico con la finalità di diminuire il rischio che la malattia si ripresenti in quel punto.
Il servizio di Anatomia Patologica si occupa di eseguire esami istologici dei campioni provenienti da prelievi agobioptici ed escissioni chirurgiche, per un inquadramento delle lesioni, in fase pre e post operatoria. Esegue indagini immunoistochimiche ( Ki67 – HER2 e PDL-1) per la valutazione di fattori predittivi indispensabili ad un piano terapeutico “su misura” per ciascun paziente. In sede intraoperatoria viene valutata dal patologo l’adeguatezza dei margini di escissione e la presenza di eventuali metastasi al linfonodo sentinella, con tecnica molecolare OSNA e/o con metodica tradizionale. Il laboratorio inoltre, avvalendosi di una sezione di biologia molecolare, esegue test genici (BRCA1 – BRCA2) con finalità sia prognostica che predittiva e test di profilazione genomica (Prosigna-test) che valuta il rischio di recidiva a distanza di 10 anni.
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