Pride vietato a Budapest, Scalzi (Unite foundation): “Manifestare è un diritto”
- Postato il 5 maggio 2025
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- Di Genova24
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Genova. “La notizia del divieto del Pride a Budapest ci invita a riflettere profondamente sul significato di “non esclusione”, che rappresenta uno dei valori fondativi di Unite Foundation.
Escludere una manifestazione come il Pride significa, simbolicamente e concretamente, negare spazio alla visibilità, alla dignità e al riconoscimento, ma soprattutto significa negare a molte persone il diritto di esistere pienamente e insieme agli altri. La non esclusione non è solo un principio politico: è una responsabilità culturale, sociale, umana”, lo dichiara Tommaso Scalzi, presidente di Unite Foundation.
“La libertà non è vera se non è per tutti. E il diritto di manifestare chi si è, in sicurezza e fierezza, non dovrebbe mai dipendere dal luogo in cui si nasce o si vive. Il Pride rappresenta la voce di chi, troppo spesso, viene lasciato ai margini. Sostenerlo è una scelta di civiltà, non di parte”, aggiunge.
“Unite Foundation crede che ogni società democratica si misuri nella sua capacità di accogliere, proteggere e ascoltare tutte le identità. Il diritto a manifestare pacificamente la propria esistenza non dovrebbe mai essere messo in discussione. Quando un Pride viene cancellato, non è solo una marcia a essere fermata: è il diritto di migliaia di persone a sentirsi parte di una comunità – conclude la nota – non ci schieriamo contro nessuno, ma sempre e soltanto a favore delle persone, del loro diritto a essere sé stesse e a farlo senza paura. Ogni spazio pubblico che si chiude alla diversità è una ferita per tutti. Ogni spazio che si apre è una possibilità di futuro. Restiamo al fianco di chi oggi, in Ungheria e altrove, si sente escluso. Perché una società giusta è quella in cui nessuno resta fuori”.