Principi reale e aristocrazia british, grandi Matrimoni da regno delle due Sicilie. In confronto quello di Bezos, una pacchianata glam con celebrities a pagamento

  • Postato il 28 luglio 2025
  • Trash Chic
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Due su tre degli abiti da sposa da Gran Marriage, compresi lo stuolo di paggetti, li disegnano Luisa e Lucilla Beccaria. Sono sbarcati dal molo di Panarea su una barchetta, di quelle che usano i pescatori, addobbata a festa. Lei Amaranta Metri, artista digitale, lui Nicholas Pacifico Griffini, figlio della scintillante Fiona Swarowski, preceduti dalla banda del paese arrivano nella antica chiesetta. Mentre sulla terrazza dell’hotel Raya, sospesa fra cielo e mare, in lontananza le sciare di fuoco di Stromboli sembravano fuochi d’artificio. Altro giro di giostra: e veramente arriva una giostra antica con i cavallucci, datata 1830, installata nel parco di Villa Malfitano, un gioiello del barocco opulento siciliano. E a Palermo cominciava la tre giorni di festeggiamenti per le nozze di Alessandra India Pacifico Griffini, talentosa attrice di teatro e il duca Federico Berlingeri di Casalnuovo. Lui vive e lavora a Londra nell’Alta Finanza.

Sotto il balcone della sposa lui le fa una serenata, lei si affaccia, manda baci e comincia il pigiama party. Da fare crepare di invidia Dolce & Gabbana, la sposa era vestita in un magnifico abito bianco, creazione dello stilista napoletano d’Alta Moda Alessio Visone, con velo lungo 9 metri, di pizzo antico. Il velo di Lady D su abito abat jour in taffetà era di appena 7,62 metri. Al braccio del padre Alfredo Pacifico, lungo la navata, la créme de la créme dell’aristocrazia inglese e del Regno delle Due Sicilie. I Gattopardi della Sicilia sono tornati e sembrano usciti dal set di Luchino Visconti. Invece entravano nel Duomo di Palermo in stile arabo normanno. Nozze benedette dal Papa. La sera prima nella veranda fiorita di Villa Chiaromonte Bordonaro, ornement de coiffure, capellini ( disegnati dalla Guenda, sorellina e damigella della sposa, per la sua griffe Equipo) velette e piume sembrava Ascot in trasferta siciliana. Anfitrioni i baroni Roberto e Antonella Bordonaro, la regina del catering stellato. Mentre il sindaco di Venezia Brugnaro ha praticamente “venduto” la città ai Bezos e mandava una Magnum di Amarone Aneri personalizzata e un fascio di rose bianche, non é stato né ringraziato, né invitato ( uno schiaffo in faccia alla città). L’abito da sposa della Bezos letteralmente cucito addosso da Stefano Dolce, si é ispirato a quello della Loren e gli accostamenti con la divina Sofia finiscono qua.

Altro bouquet di eventi per il Marriage tra Anna Virginia Visocchi Sanseverino di Marcellinara e Corso Sestini Branca di Romanico nella Chiesa del Gesù Nuovo, una volta palazzo cinquecentesco del Principe di Salerno Roberto Sanseverino, un loro antenato con pavimento di marmo intarsiato con gli stemmi di famiglia. Anna Virginia, accompagnata all’altare dal papà Alberto Visocchi, indossava un diadema donato dall imperatore d’Austria al casato Sanseverino e un velo settecentesco di Bruge della famiglia Visocchi, intorno al quale le stiliste Luisa e Lucilla Beccaria (madre e figlia, il binomio creativo é indissolubile) hanno fatto ricamare l’abito da sposa. S.A.R. Il principe Carlo di Borbone era il compare d’anello e il papa mandava la sua benedizione. C’era la famiglia di Borbone al completo Carlo, Camilla con figliolanza, Carolina e Chiara, bellissime con stuolo di corteggiatori e sorellanza, Beatrice di Borbone. Il Circolo dell’Unione affacciato sul giardino romantico di Palazzo Reale, ovviamente in date diverse, é stata la cornice ideale pre-marriage per entrambi.

Sulle balconate della facciata settecentesca della villa di famiglia sul Miglio d’Oro, siparietti di tarantelle. Nel parco all’ombra di pini marittimi sotto il tendone drappeggiato rosso borbonico, si snodava un unico tavolo a serpentina per i 400 invitati placé, illuminato con candelabri d’argento. Gran trionfo di dolci montati su sculture di erba e distillati Branca. Chi erano le Wedding Planner di tanta meraviglia. Le madri delle spose. Francesca e Selvaggia, ogni dettaglio era curato dall’amore, un gioco perfetto di armonie. Francesca trasformava la Corte di Palazzo Malfiano con carretti siciliani originali degli anni’ 40, teatrino dei pupi e gelataio, quadriglie e performer in stile jazz anni ’50. Mentre artigiane ricavamavano tovaglie e tovaglioli In lino. Anche Selvaggia reinventava un Giardino da Alice delle Meraviglie: vetrine culinarie per ogni tipo di tarallo, olive, mozzarella filata al momento, il mobile bar era una fioriera e quattro cocktail floreali ( del brand gourmet Flower) erano un omaggio agli sposi, con petali di fiori incollati ( colla vegetale ovviamente) sul bordo dei bicchieri.
Per tutti danze fino all’alba. Evviva gli Sposi. Evviva le mamme, che saranno le suocere dei mariti…

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Il Fatto Quotidiano