Promemoria di un black-out
- Postato il 6 maggio 2025
- Di Panorama
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Quando alle 12:33 del 28 aprile scorso Spagna e Portogallo si sono ritrovati al buio gli abitanti di questi due paesi hanno improvvisamente capito alcune cose fondamentali. In primo luogo, che il loro stile di vita e il loro benessere non dipende in concreto dalle tecnologie dell’informazione. Quello straordinario fenomeno che prende il nome di infosfera è essenzialmente appeso a un filo di rame. L’intelligenza artificiale, la blockchain, non dimenticando i metaversi e la computazione quantistica non sono i pilastri della terra. Il vero fondamento di tutto ciò è la produzione e distribuzione di energia elettrica. In secondo luogo, hanno scoperto che tale sistema è terribilmente complesso e per questo intrinsecamente fragile. Non c’è bisogno di un evento apocalittico per metterlo fuori uso, ma può bastare molto, molto meno. L’inchiesta forse spiegherà le cause. Forse qualcuno ha schiacciato il pulsante sbagliato, potrebbe essere che un paio di grandi nuvole abbiano oscurato il sole nei posti sbagliati e nei momenti sbagliati oppure, perché no, si sono verificati due attacchi cyber ai sistemi di due centrali senza bisogno di compromettere il gestore dell’intera rete. Infine, può darsi che qualcuno si stia facendo una domanda un po’ più “sofisticata”. Se la nostra società dell’informazione dipende dall’energia elettrica e noi stiamo digitalizzando tutti i sistemi deputati alla sua produzione e gestione, non è che stiamo creando un circolo che potrebbe rivelarsi vizioso? In effetti dopo il black out mi è venuto in mente un dialogo che si trova nel mio primo romanzo pubblicato ormai quattro anni orsono. Penso possa essere un utile promemoria.
Artico esordì dicendo: “Potrei farle decine di esempi di potenziali rischi legati all’informatica, ma preferisco utilizzare un paradosso. Mi dica quale potrebbe essere un disastro tale da mettere a rischio la nostra civiltà”.
“Se venisse a mancare l’energia elettrica” risposi.
“Bene. Adesso diciamo che esistono alcuni sistemi informatici deputati a gestirne la produzione e la distribuzione. Immaginiamo che qualcuno crei un virus con un solo obiettivo: spegnerli. Riesce a diffonderlo e i sistemi informatici che consentono la produzione di energia elettrica sono tutti ko. Cosa facciamo?”
“Beh” ribattei. “Qualcuno li riaccende.”
“Davvero? Con quale energia?” chiosò lui.