Protestare contro la guerra è giusto, lo dice la Chiesa, pochi gli effetti pratici: perché?
- Postato il 22 giugno 2025
- Politica
- Di Blitz
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Con la guerra, è come se avessimo fermato il tempo. Per due settimane ogni intervento degno di questo nome sarà in differita. Trump, per il momento, non apre bocca dopo aver detto che il conflitto non si può fermare se Israele sta vincendo.
Putin non farà mai da mediatore perché “io sto dalla parte dell’Iran che ha diritto ad avere il nucleare civico”.
È una situazione di stallo dal futuro incerto, senza facili ottimismi. I bombardamenti continuano, i missili piovono dal cielo senza un attimo di sosta, a Gaza si muore come sempre, Tel Aviv è minacciata ogni giorno da ordigni che talvolta non si riescono ad intercettare. Allora, dov’è quella fase di Limbo che molti si ostinano a declamare?
La verità è che, con una America incerta sull’intervento immediato, si creano buoni propositi che rimangono per ora sulla carta. Altrimenti non si spiegherebbe l’invio dei B2 sul Pacifico, gli unici aerei in grado di trasportare le bombe che riescono a penetrare i bunker dei siti nucleari.
Non solo, ma interverrebbero anche nel caso in cui si scoprisse, senza ombra di dubbio, dove si nasconde sotto terra Khamenei. Il quale per ora è sparito. Si dice, ma è soltanto una indiscrezione, che abbia già nominato i suoi tre successori certo com’è di essere ucciso. Ma al momento solo solo idee che servono a lanciare ipotesi che non hanno nessun fondamento.
Speranza di pace

Viviamo in una fase di incertezza non in Europa, ma in tutto il mondo che ha il fiato sospeso e teme un conflitto mondiale con l’atomica come protagonista. Che cosa potrebbe succedere? Meglio non pensarci nella speranza che i grandi della terra usino finalmente il cervello e facciano tacere le armi una volta per tutte.
Anche in Italia, naturalmente, le voci sono tutte per la pace e si organizzano in continuazione manifestazioni contro il riarmo.
Ogni sabato scendono in piazza cortei con decine di migliaia di persone che si scagliano contro coloro che vorrebbero aumentare di molto le spese militari per salvare i nostri confini. “Giusto dimostrare”, lo ha ribadito pure il Segretario di Stato del Vaticano, monsignor Pietro Parolin.
C’è guerra e guerra
D’accordo: perchè allora si sventolavano ieri solo bandiere palestinesi e arcobaleno? Ci sono morti di serie A e di serie B? In queste manifestazioni che hanno il patrocinio di certe forze politiche sarebbe necessario non schierarsi e gridare tutti insieme che non vogliamo la guerra.
Altrimenti entrano di prepotenza in scena le fazioni di sempre, i guelfi e i Ghibellini, i bianchi e i neri perdendo così quel denominatore comune assolutamente necessario in casi drammatici come quelli che stiamo vivendo.
Non si possono accettare, ad esempio, le esternazioni del verde Angelo Bonelli, il quale approfittando di un microfono voluto a tutti i costi ha inveito contro Giorgia Meloni rea di non avere nessuna voce in capitolo in campo internazionale. Allora, perchè da più parti in Europa si vorrebbero seguire i suggerimenti della nostra premier? Per quale ragione giornali così importanti come il Times scrivono che lei potrebbe essere l’unico pontiere fra gli Stati Uniti e il vecchio continente?
Per molte di quelle persone scese ieri in piazza ogni tipo di accordo commerciale con Israele dovrebbe essere abolito. Non dimentichiamo che a Tel Aviv come a Gerusalemme esiste una minoranza che è contro Netanyahu, a favore di una politica che sia a favore della pace e di una tranquillità economica che deve sempre prevalere.
Per fortuna i mercati dicono che la situazione non è poi così disastrosa come la si dipinge. L’euro tiene, non teme un’apocalissi, anche se questa guerra ci è costata finora centinaia di milioni di dollari.
Come sarebbe stato il mondo se quella cifra non fosse stata sacrificata per il predominio dell’Occidente o dell’Oriente?
Invece di riflettere su questi problemi determinanti per l’intero universo in Italia ci si occupa del fatto che un piccolo partito dell’area di centro destra, l’Udc, abbia lasciato la Lega per aderire a Forza Italia. Quanti sono i voti di cui dispone questa forza? Tanti che si potrebbero contare nel corso di una mattinata. Che grande problema! Tale da renderci insonni per parecchie settimane.
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