Putin: "Kiev risolva la guerra pacificamente o lo faremo noi militarmente"

  • Postato il 27 dicembre 2025
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  • Di Agi.it
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Putin: "Kiev risolva la guerra pacificamente o lo faremo noi militarmente"

AGI - Se Kiev non metterà fine alla guerra in modo pacifico, Mosca raggiungerà i suoi obiettivi militarmente. Lo ha affermato Vladimir Putin, citato dalla Ria Novosti, durante la visita a uno dei posti di comando delle forze congiunte. "Se Kiev non vuole risolvere il conflitto in modo pacifico, la Russia porterà a termine l'operazione militare speciale con la forza. Le autorità di Kiev hanno preferito lanciare ostilità su larga scala. Stiamo cercando di porvi fine. Fin dall'inizio, abbiamo detto che le truppe del regime di Kiev dovevano ritirarsi da questi territori. Allora non ci sarebbero state operazioni militari. Non ci hanno dato ascolto". 
Il presidente russo ha lodato la conquista da parte delle truppe russe di Dimitrov (nome russo di Myrnograd), in Donetsk, e di Guliaipole, nella regione di Zaporizhzhia, definendoli "risultati importanti" che aprono buone prospettive per ulteriori operazioni.
L'offensiva degli uomini di Mosca in queste aree del fronte sta "intensificando la pressione" sull'esercito ucraino, ha affermato il capo del Cremlino, convinto che la conquista di "Dimitrov sia un passo importante verso la completa liberazione della Repubblica Popolare di Donetsk". 

Dal canto suo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito la necessità che il suo Paese riceva solide garanzie di sicurezza per accettare qualsiasi impegno con la Russia, e ha affermato che l'atteggiamento di Mosca è stato reso chiaro dai nuovi attacchi, proprio mentre sono in corso i lavori per una nuova iniziativa di pace. "La cosa più importante sono le garanzie di sicurezza. Oltre alle questioni territoriali e all'impianto nucleare di Zaporizhzhia, ci sono garanzie di sicurezza che sono molto importanti per noi. Oggi la Russia ha mostrato la sua reazione ai colloqui di pace tra Ucraina e Stati Uniti per porre fine alla guerra", ha dichiarato sul suo account Twitter.

Zelensky ha anche affrontato l'idea di indire elezioni e un referendum su potenziali questioni territoriali, avvertendo che ciò non sarebbe possibile nelle attuali condizioni a causa dell'insufficiente protezione contro gli attacchi aerei. "Oggi, la nostra considerazione più importante, se adottiamo determinate misure, è che le garanzie di sicurezza siano solide e che siamo protetti. E se gli Stati Uniti sollevassero la questione di un referendum o di elezioni, questo non sarebbe certamente possibile nelle condizioni attuali", ha osservato. "Non disponiamo di sufficienti sistemi di difesa aerea aggiuntivi. Abbiamo bisogno di una fornitura sistematica di sistemi e missili. Servono più missili, poichè la Russia attacca più frequentemente, con più droni e missili", ha aggiunto.

 

 

Qualsiasi accordo di pace in Ucraina richiede "una Russia disposta a cooperare". Parole del premier canadese Mark Carney, che ha ricevuto il presidente ucraino Volodymr Zelensky ad Halifax. "Abbiamo i mezzi e la possibilita' di raggiungere una pace giusta e duratura in Ucraina, ma ciò richiede una Russia disposta a cooperare", ha affermato, condannando la "barbarie" degli attacchi russi contro la capitale ucraina delle ultime ore.  Pensiero condiviso anche dal presidente francese Emmanuel Macron secondo il quale i massicci raid di Mosca dimostrano la "determinazione" russa a "prolungare la guerra". 

Anche i leader occidentali, riuniti in videocollegamento con Zelensky, "hanno concordato sul fatto che le garanzie di sicurezza per l'Ucraina sono cruciali" e devono essere "specifiche e affidabili". Lo ha scritto su X il premier polacco Donald Tusk, annunciando che "domani, dopo l'incontro tra i presidenti di Usa e Ucraina, riprenderemo la conversazione".

 

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Agi.it

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