Quali sono per i neopatentati i limiti di guida
- Postato il 29 giugno 2025
- Codice Della Strada
- Di Virgilio.it
- 2 Visualizzazioni

L’intervallo temporale di tre anni dal conseguimento della patente B non è scelto a caso, ma è il periodo iniziale in cui il conducente è chiamato ad acquisire esperienza ovvero a dimostrare di saper rispettare le norme e gestire situazioni di rischio in modo responsabile. Le restrizioni per i neopatentati non sono simboliche ma si declinano sulla velocità, la tipologia di veicolo guidabile, la tolleranza in caso di infrazioni e sul consumo di alcolici che per i neopatentati è completamente vietato.
I limiti di velocità imposti ai neopatentati
Una delle restrizioni più note riguarda i limiti di velocità ridotti. In autostrada, i conducenti neopatentati non possono superare i 100 km/h mentre sulle strade extraurbane principali il limite è abbassato a 90 km/h. Queste soglie, più basse rispetto a quelle consentite agli altri automobilisti, sono pensate per ridurre la possibilità di incidenti gravi legati all’inesperienza.
In ambito urbano il limite resta fissato a 50 km/h, esattamente come per gli altri automobilisti, ma il rischio di incorrere in multe è comunque elevato se si guida con superficialità, data la maggiore severità nella decurtazione dei punti per chi ha la patente da meno di tre anni.
Chi non rispetta queste soglie e guida un’auto non conforme si espone alla sospensione della patente da due a otto mesi, oltre a una sanzione pecuniaria e alla riduzione doppia dei punti.
Il sistema a punti della patente è ancora più severo nei confronti dei neopatentati. In caso di violazione del Codice della Strada, la decurtazione dei punti è raddoppiata rispetto a quella prevista per i conducenti esperti. Un’infrazione che normalmente comporterebbe la perdita di 3 punti, per chi ha la patente da meno di tre anni può portare via fino a 6 punti in un colpo solo.
Il superamento deSchedulingi tre anni e l’ingresso nella guida libera
Solo una volta completato il triennio da neopatentato, il conducente entra a pieno titolo nella categoria degli automobilisti esperti. Da quel momento, cadono tutte le restrizioni relative alla potenza del veicolo, velocità massima consentita, decurtazione punti e consumo di alcol che passa al limite ordinario di 0,5 grammi per litro.
Oltre alle restrizioni imposte dal Codice della Strada, il neopatentato deve affrontare il costo della polizza assicurativa, che per chi ha meno di 26 anni e guida da meno di tre è in genere più elevato. Le compagnie considerano i neopatentati soggetti a rischio maggiore di incidenti e di conseguenza i premi assicurativi sono più alti. In ogni caso il ricorso alla cosiddetta legge Bersani consente di ereditare la classe di merito di un familiare convivente e di mitigare l’impatto economico della polizza.
Le restrizioni sulla potenza dei veicoli
Un altro vincolo è il divieto di guidare veicoli potenti. Fino a dicembre 2023 il limite era fissato a 70 kW (95 CV), con un rapporto fra potenza e peso non superiore a 55 kW per tonnellata. Dal gennaio 2024 le nuove normative hanno innalzato il limite a 105 kW (circa 142 CV), con un rapporto massimo pari a 75 kW per tonnellata.
Per evitare sanzioni è dunque indispensabile verificare se il veicolo che si intende guidare rientri nei limiti di potenza e rapporto tra peso e potenza. I dati tecnici sono riportati sul libretto di circolazione del veicolo, ma per una verifica più immediata si può utilizzare il Portale dell’Automobilista, messo a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Inserendo la targa del mezzo, il sistema restituisce un’indicazione sulla sua compatibilità con i requisiti previsti per i neopatentati.
Nel primo triennio dopo il conseguimento della patente è dunque preferibile orientarsi su auto compatte, leggere e a basso consumo e dotate di sistemi avanzati di assistenza alla guida. I modelli consigliati per un neopatentato sono quelli con motori limitati, dotazioni di sicurezza attiva, come l’ESP o la frenata automatica d’emergenza, e costi di gestione contenuti.
Zero tolleranza per l’alcol
Uno degli obblighi più stringenti riguarda il tasso alcolemico consentito, che per i neopatentati è fissato a zero assoluto. Non è ammessa alcuna quantità di alcol nel sangue, neanche minima. Chi viene sorpreso a guidare sotto l’effetto di bevande alcoliche, anche in misura ridotta, incorre in sanzioni amministrative, ritiro della patente e potenzialmente anche in procedimenti penali nel caso di aggravanti.
In questo contesto le ore notturne sono un banco di prova insidioso per i neopatentati. La visibilità ridotta, la stanchezza e la maggiore presenza di pericoli imprevisti impongono un’attenzione supplementare. Anche se il Codice della Strada non impone il divieto di guida in orari notturni, in caso di infrazione o incidente, la responsabilità del neopatentato viene valutata con maggiore severità proprio perché ci si aspetta una condotta esemplare.
Deroghe ed eccezioni, quando si può guidare anche senza requisiti
Solo in alcune situazioni i neopatentati possono guidare anche veicoli al di fuori dei limiti, a patto che siano accompagnati da un istruttore o da una persona esperta, in possesso di patente da almeno 10 anni e con età inferiore ai 65 anni. Questa possibilità è prevista solo per le esercitazioni finalizzate al conseguimento della patente o per attività di tipo didattico e non vale in contesti ordinari. L’autorizzazione va comunque specifica e documentata.
Chi viola le restrizioni imposte ai neopatentati incorre in una lunga lista di sanzioni. Oltre alle multe, spesso consistenti scatta il fermo amministrativo del veicolo, la sospensione della patente e, nei casi più gravi, anche la revoca. La presenza di recidiva fa quindi scattare sanzioni ancora più severe.
In caso di infrazioni gravi o ripetute, il neopatentato può infatti essere sottoposto non solo a sanzioni pecuniarie o alla sospensione della patente, ma anche a revisione anticipata del documento di guida, obbligo di frequentare corsi di recupero punti o, in casi estremi, revoca del titolo di guida. Sono misure poco note, ma legittime e applicabili a discrezione dell’autorità amministrativa, soprattutto se emerge un comportamento recidivo o pericoloso.
Neopatentati e guida su mezzi a due ruote
Anche per le patenti A1 e A2 sono previste limitazioni simili. I neopatentati che guidano motocicli devono rispettare vincoli di cilindrata massima, rapporto potenza e peso e età minima. Chi trasgredisce tali regole viene trattato con la stessa severità prevista per le patenti B, con ritiro immediato del documento ed esclusione temporanea dalla guida.